Friday 19 August 2016

DC's Suicide Squad

by Francesco Dì


Prendiamo i classici del rock, quelli che stanno bene come soundtrack per introdurre buoni e cattivi, poi prendiamo i cattivi, perché diciamolo sono sempre più affascinanti e interessanti dei buoni, mescoliamo il tutto. Aggiungiamo il fascino di Will Smith e quello di Margot Robbie, un pizzico di insanita mentale, una buona dose di battute a effetto ed ecco le due ore e dieci di Suicide Squad, produzione Warner Bros basata sui comics DC.
Un'agente governativo (Amanda Waller), spietato come la merda, raccatta i peggio pazzi criminali per avere un'unità di crisi che possa intervenire in caso di attacco di metaumani. La storia si colloca, (finalmente un po’ di continuity anche in DC/WB) dopo Bat vs Sup, infatti si cita la scomparsa del kriptoniano e le problematiche del rapporto con i metaumani. Il film si sviluppa nella maniera più classica per il genere "team che dovrà salvare il mondo" (dopo Tolkien tutto è stato scritto): introduzione dei personaggi, reclutamento, prime sconfitte, affiatamento fra il team, cattivone, vittoria, ma a caro prezzo.
Il primo tempo è di preparazione della squadra, il reclutamento tentando di convincere tutti che sia una buona idea. I personaggi vengono ben caratterizzati, Harley Quinn e Deadshot fanno da padroni: gli viene dato molto spazio nella pellicola, con buon risultato. La trama fila via bene, con apparizioni di Batman, di Joker e vari rimandi ai prossimi film DC (Justice League of America su tutti).
Due parole a parte sul Joker: è sempre affascinante vedere una nuova interpretazione della nemesi di Batman. Leto è un Joker moderno; a passo con i tempi dei tatuaggi, dei fisici scolpiti e dei vestiti trendy. Ci sta, si colloca bene nel film ed è interessante rendere attuale il personaggio. Mi piace la sua interpretazione, i tick, i cambi di umore e di espressione e quella onnipotenza che ha nel fare le cose. Azzeccato! sono curioso di rivederlo in futuro. Tra l’altro è ben “dosato” all’interno del film, senza rubare troppo la scena da Harley. Lei è la numero uno, bella, pazza, innamorata e letale. Azzeccatissima e forse più caratterizzata che nei comics.
Purtroppo, per quanto il primo tempo scorra bene e sia valido, è pessimo il secondo tempo. Il villain di turno a parer mio è totalmente fuori luogo: troppo esagerato e alieno, per la squad avrei visto più calzante un antagonista più metropolitano. Nel secondo tempo il ritmo cala, la novità dei personaggi pure, c’è troppo buonismo soprattutto nel finale.
Il doppiaggio del film non si può sentire, Flag specialmente.
Riassumendo, film godibile due ore piacevoli con dei momenti di buon livello, primo tempo 7,5 secondo tempo 5. La sufficienza la raggiunge, da vedere se si vuole passare due ore spensierate, ma ben lontano da una pietra miliare del cinema supereroistico.
Un piccolo appunto: come nei film Marvel ci sono i riferimenti ai film futuri tipo JLA (Hype per quest’ultima), e questo è un bene: ma per favore, non dopo i titoli di coda!!! E dai, capisco che ¾ di Marvel è copiata dalla DC, ma non vendicatevi così.
Infine qualcosa sul fumetto.
Premetto che non conosco bene il fumetto, dell’universo DC non sono così ferrato, ma ricordo bene la prima volta che fu presentata la Squad, all’interno di un racconto di Supes and JLA (Legends, John Ostrander, Len Wein e John Byrne), dove la Squad è una comprimaria nel plot della narrazione (notare che è la prima apparizione italiana del nostro gruppo di cattivoni). Sono pochi i comprimari di questa apparizione ad essere presenti nel film di Ayer, che è in linea con la Squad moderna del periodo New52 della DC. Qui sotto riporto brevemente una rapida descrizione degli attuali personaggi, per chi sia approcciasse la prima volta a la nostra cara squadra suicida.
I membri del gruppo portato sul grande schermo sono tutti villain più o meno celebri delle serie più famose dell’universo DC.
Deadshot (Will Smith). Creato nel 1950 da Bob Kane, ossia il “papà” di Batman e del Joker, Floyd Lawton è un sicario prezzolato privo di veri superpoteri, ma dotato di una mirra infallibile. Nella sua prima apparizione era anch’egli un vigilante che finisce per scontrarsi con l’Uomo Pipistrello per il dominio nelle strade di Gotham, ruolo che ricoprirà nuovamente (ma solo per un breve periodo) negli anni ’90.
Harley Quinn (Margot Robbie). Personaggio che trova le sue origini nella mitica serie “Batman - The Animated Series”, il cartone animato generato dal successo dei film di Tim Burton e andata in onda (negli Stati Uniti) tra il 1992 e il 1995. Nata come fidanzata del Joker e spalla comica, trova un successo immediato presso il pubblico, tanto da essere inclusa anche nella serie regolare del fumetto. Originariamente, Harley era una psicologa di Arkham, impazzita a seguito di una folle infatuazione per il Joker. Tra i due esiste una tormentata relazione: lei è innamorata, ma la condizione psicologica del Clown Principe del Crimine porta a sublimare il sesso con la violenza, con ovvie conseguenze. A seguito dell’uscita del videogame “Batman - Arkham Asylum”, il look di Harley Quinn è divenuto meno cartoonesco e più sexy, tanto che nei fumetti la sua “divisa ufficiale” è data da un paio di short striminziti.
Capitan Boomerang (JayCourtney). Terzo membro della Task Force X a non avere superpoteri veri e propri, Digger Harkness è però dotato di una mira infallibile che gli permette di colpire con precisione chirurgica qualsiasi bersaglio usando i suoi boomerang. Apparso per la prima nel 1960, è stato una delle nemesi storiche di Flash.
El Diablo (JayHernandez). Il personaggio di El Diablo appare per la prima su “All-Star Western” nel 1970. Il primo a portare il nome fu Lazarus Lane, un contabile del far west che, finito in coma a seguito di un furto, viene resuscitato da uno sciamano per divenire un vigilante. Il personaggio che appare all’interno della Suicide Squad è però diametralmente opposto all’originale: Chato Santana è il membro di una gang dotato di poteri pirocinetici che, dopo aver causato una strage di innocenti nel tentativo di distruggere una gang rivale, si consegna spontaneamente alle autorità.
Killer Croc (AdewaleAkinnuoye-Agbaje). Alias Waylon Jones, altro arcinemico del Cavaliere Oscuro di Gotham. Jones nasce affetto da ipercheratosiepidermolitica, patologia che rende la sua pelle dura e coperta di scaglie come quella di un rettile. Appare per la prima nel 1983 ad opera di Gerry Conway. Più che un cattivo vero e proprio, un reietto la cui deformità finisce per traviarlo socialmente.
Joker (Jared Leto). Personaggio che non ha certo bisogno di presentazioni. Creato da Bob Kane, Jerry Robinson e Bill Finger, è il villain per antonomasia nella cultura pop. Psicopatico, deviato sin nel midollo, è l’incarnazione della risata della follia, che si oppone all’oscura giustizia di Batman. Ispirato a “L’Uomo che Ride” di Paul Leni, tratto dal romanzo omonimo di Victor Hugo. Jared Leto è il terzo attore ad incarnarne le fattezze al cinema, il quarto se si conta anche il televisivo Cesàr Romero.
L’Incantatrice (Cara Delevigne). Apparsa per la prima volta su “Strange Adventures” nel 1966, creata da Bob Haney e Howard Purcell, è la “villain dei villain” nel film di Ayer. Nei comics si è scontrata più volte sia con Supergirl che con Lanterna Verde.
Per ulteriori info fumettistiche vedere i seguenti riferimenti:

Nota di Fede: Io non ho visto il film quindi non posso parlare, ma se tanto mi dà tanto, e da quello che ho letto - e da quello che anche Francesco pare far intendere -, pare che ancora una volta la DC/WB non sia stata all'altezza delle aspettative. Dopo il flop di BvS potevano cercare di stare un po' più attenti. Un po' forse è questione di gusti: i blockbuster di supereroi con pretese di grande cinema li trovo fastidiosi, ma, temo, qua, sempre da quello che ho letto, sia proprio un problema di storytelling. C'è modo e modo di sviluppare trame e al pubblico del XXI secolo non bastano più due botte e due effetti speciali per gridare al capolavoro. Appena posso lo guarderò e dirò la mia nei commenti. Intanto si apra pure il dibattito.