Tuesday, 24 May 2016

Game of Thrones S6Ep5 - The door


Mole town. Sansa incontra Littlefinger, nel faccia a faccia che aspettavo da cinque puntate. Non sono rimasta delusa, ma LF ha avuto, come sempre, fastidiosamente, l'ultima parola. "Did you know about Ramsay? if you didn't know you are an idiot, if you knew you are my enemy". Messo in chiaro che non vuole avere più nulla a che fare con lui e messo tutto l'audience in imbarazzo ("would you like to know about our wedding night?" ehm.. no thanks), Sansa non riesce a uscire pienamente vincitrice. All'ultimo, LF butta là l'intel che Brandyn Tully, detto Blackfish, ha ripreso Riverrun e messo su un esercito che può tornare utile alla causa Stark. Quando Sansa ribatte che userà l'esercito di suo fratello, LF non perde nemmeno l'occasione di puntualizzare che Jon è fratellastro (...). I piani di LF sono non facilmente interpretabili. Non penso punti all'Iron Throne, vuole potere, ma vuole anche restare nell'ombra (ricordiamo la quote che vorrei su una maglietta "caos is a ladder"). Suppongo il suo scopo sia (e sia sempre stato) stare sulla barca del vincitore a tutti i costi e orchestrare chi sarà il vincitore successivo. Adesso, con i Lannister in rovina, Roose Bolton morto e il centro non unificato, suppongo voglia giocare la carta della riunificazione del Nord sotto gli Stark, unica parte del regno leale, dura e d'onore. Forse il suo piano è sempre stato quello, il matrimonio di Sansa a Ramsay avrebbe dovuto servire a questo scopo, ma aveva sottostimato la follia di psyco-Ramsay. Sarebbe un grandissimo colpo di scena, se avesse le mani in pasta con gli Umber per reinstallare Rickon come lord of Winterfell. Ricordiamo che solo a Dorne, l'eredità va al figlio maggiore, maschio o femmina che sia, ma Dorne è a statuto speciale. Nel resto del regno l'eredità va al maschio e Rickon è l'unico presunto vivo.
Braavos. Arya sta effettivamente migliorando con quel bastone, ma ne busca sempre come i sette ciuchi dalla Waif in un misto di Kendo e Valetudo. Guadagna comunque un altro incarico: "give the gift" a una attricetta di teatro. Lo spettacolo è la messa in scena dei fatti di Game of Thrones season 1 e 2, dopo un notevole lavoro di revisionismo storico di partito: Cersei e Joffrey sono i buoni, Tyrion il cattivo, Ned lo stolto e Robert il villano. Quest'ultimo non è molto dissimile dal vero, a dirla tutta. Arya assiste, per la seconda volta dal pubblico, alla decapitazione del padre e derisione della sorella. È difficile non essere simpatetici per questa scena. Mentre tutto l'audience se la ride, mille ricordi dolorosi passano sul volto di Arya, che forse qui decide che lei è e sempre sarà Arya Stark. Secondo me si stanno piantando i seme della sua fuga dalla House of Black and White. Resta da capire se Jaquen H'ghar lo sappia e abbia in mente un piano diabolico, o no.
Iron Islands. Election day. Yara reclama il trono, Theon la spalleggia, riuscendo a non perdere la bussola fino alla fine, Euron Greyjoy si accaparra il titolo di re. E come? asserendo che costruirà la più grande flotta mai vista, navigherà a Meereen, sposerà Danaerys e conquisterà l'Iron Throne. Un piano impeccabile, se non che voglio proprio vederlo sedurre la Mother of Dragons, quella che ha appena fatto fuori tutti i potenziali re Dothraki. Una volta incoronato, Euron emette la sua prima proposta di legge che consiste nell'assassinare i nipoti. I quali, vedendo la mala parata, se l'erano svignata con tutta la flotta. Incredibile, ma questo set mi piace a bestia. Euron è matto abbastanza da essere interessante, diventerà il bad guy della situazione, rimpiazzando, speriamo presto, Ramsay. Ma un bad guy tridimensionale, perché di psyco senza spessore ne abbiamo già avuti due. Evidentemente hanno tagliato il personaggio di Victarion Greyjoy (è lui a navigare verso est per allearsi con Danaerys e, potenzialmente, riportarla a Westeros per farla sposare a Euron) e combinato Euron e Victarion. Nei libri Euron, a parte diventare re, non fa che fare scorribande e saccheggiare i paesi vicini, fino a quando approda a Old Town. Mentre di Victarion solo si sa che approda a Meereen. In tutta questa storia, manca un dettaglio importante, il corno Dragonbinder, arma segreta per asservire i i draghi al volere di chi lo suona. É un peccato che ai due corni, Dragonbinder e l'horn of Juramur sia stato dato poco spazio. Forse salteranno fuori o forse no. Erano gadget carini, ma la trama può restare interessante a prescindere.
Essos. Danaerys piange. Forse è la prima volta che la vediamo piangere dal primo episodio. Manda Jorah a cercare la cura della greyscale e galoppa verso Meereen alla testa del suo kalashar nuovo di pacca. Intanto back in town, il comitato di pace si congratula per aver centrato l'obiettivo. Tyrion, non solo comic relief ma anche PR, cerca di ottenere consensi pubblicizzando la Unburnt, Breaker of Chains etc, affibbiandole ancora un titolo come Herald of Security. Arruola un'altra red princest, ancora più inquietate di Melisandre, con lo stesso collare, che assicura di essere up to the job e riesce a mettere Varys, animato da sano scetticismo per il fanatismo religioso, seriamente in difficoltà ricordandogli cosa successe il giorno in cui è stato evirato. Questa rivelazione, che io sapevo dal libro, appare nuova a Tyrion, quindi assumo che lo show non l'avesse ancora tirata in ballo. Non sappiamo cosa abbia sentito dire dalla voce nelle fiamme, ma non deve avergli fatto passare notti serene.
Castle Black: Il comitato di riscossa ha intenzioni bellicose. Il piano di riconquista di Winterfell consiste principalmente nel reclutamento delle famiglie del nord fedeli agli Stark. Secondo Davos, non c'è speranza di recuperare le grandi famiglie (Karstarks, Umbers), ma ha fiducia nelle piccole famiglie. Per la prima volta vengono rammentati i Manderly di White Arbor, Easter Egg a cui i fan danno il benvenuto (Stannis manda Davos a White Arbor a reclutarli e sono loro che tramano alle spalle dei Boltons e mandano Davos a recuperare Rickon a Skagos), ma che fa un po' traballare la mia teoria del complotto degli Umber contro i Boltons e mi fa temere per la pelle di Rickon, letteralmente. Sansa butta là l'intel del Blackfish, mentendo sulla provenienza della dritta, e spedisce una riluttante Brienne a Riverrun dallo zio. Sansa potrà odiare Littlefinger, ma ha imparato da lui come giocare il Game of Thrones. Il comitato di riscossa lascia Castle Black, vestito a festa con tanto di corpetto ricamato (vorrei tanto sapere dove Sansa abbia trovato l'occorrente al Wall). La difesa del nord è in mano al povero Dolorous Edd, nuovo Lord Commander, posizione al momento meno invidiata di Westeros ("yeah, close the bloody gate").
La maggior parte dell'azione, delle rivelazioni, delle back-stories, del pathos e, anche un po', del fantasy alla pockemon, si svolge Beyond the Wall. Prima Bran impara che il Night's King è stato creato dai Children of the Forest, back in the days, per difendersi proprio dagli uomini. Poi si fa una passeggiata da solo nel passato e viene visto - e toccato - dal Night's King in persona, che adesso sa dove si nasconde e non lascia tempo in mezzo per andarlo a spazzare via dalla storia. E proprio mentre la battaglia infuria, in un tramestio di zombie e palle di fuoco, Bran si fa un'altra girata a Winterfell ai tempi gai,  a quando Ned bambino è in procinto di partire per il Vale e tutti son contenti, anche Wyllas, il futuro Hodor. Ed è qui che scopriamo l'origine scioccante del nome: Hodor è la contrazione di "Hold the door". Hodor, posseduto da Bran  che è contemporaneamente in due momenti storici, tiene chiusa la porta della weirwood mentre viene straziato, ed infine, si suppone, assassinato, dagli zombie. Nel mentre a Winterfell, molti anni prima, il giovane Hodor ha un attacco epilettico e continua a ripetere "Hold the door" che si trasforma sempre più nella parola Hodor. La scena è montata molto bene, passa incalzantemente fra i due set, quello calmo e idilliaco di Winterfell e l'inferno della Weirdwood, finchè il Bran a Winterfell sente la voce di Meera che gli dice di svegliarsi e allora il pathos sale in entrambi i set, fino al climax degli ultimi secondi, che sfuma nei titoli di coda. Mette i brividi. Diciamolo. È eccellente. Tutto, montaggio, performance, colonna sonora, pause. Tutto.
Tre osservazioni:
- Meera uccide un white walker con una lancia. Potrebbe essere stata una lancia di ossidiana. Oppure potrebbe esserci qualcosa di peculiare con lei, che potrebbe essere - folle teoria dell'ultima ora - la sorella gemella di Jon Snow e, come tale, una Targaryen, nonché terza testa del drago.
- Summer muore in maniera abbastanza senza senso. Muore per difendere il suo padrone. Ma non c'è nemmeno lotta, nulla, soccombe in meno di un secondo. Forse la sua morte sta solo a sottolineare l'effettiva minaccia che questo esercito pone. Un direwolf non fa una briciola di differenza.
- Bran è indirettamente colpevole della distruzione della weirwood, della morte del three eyed raven e dei children of the forest presenti, di Summer e della morte di Hodor, nonchè della sua demenza. Bravo Bran, un fardello non leggero da portare sulle spalle. Curiosity killed the cat. Essere stato scaraventato dalla finestra della torre, anni prima, per incapacità di farsi i cazzi propri, non gli è servito di lezione, evidentemente. Il farsi i cazzi altrui è scritto nel DNA.

Questo episodio è stato acclamato dalla critica come un capolavoro e anche a me è piaciuto molto, ma mi viene il dubbio si star perdendo obiettività. Basta vedere poco Ramsay e poi mi piace tutto.
L'origine del Night's King è stata forse tirata via, ma per la televisione va benone. Lascia quel sottile retrogusto, di quanto sia facile creare qualcosa che, scappandoci di mano, si trasforma nell'Apocalisse.  Il comportamento di Sansa ha ragionevolemente senso. Non vuole avere niente a che fare con Littlefinger e si sente sicura con Jon. Mi sentirei sicura anche io con un figone che è appena stato riportato indietro dalla morte del Lord of Light.
Nei prossimi episodi vedremo l'opera di reclutamento di Jon, conosceremo nuovi personaggi e magari assisteremo a un paio di twist. Braavos è ancora poco rilevante, c'è un po' di storia sull'origine dei Faceless Men ai tempi di Valarya, Arya continua a imparare, e prima o poi andremo da qualche a parte.
Se a qualcuno questo episodio non è piaciuto, mi incuriosisce molto sapere il perché nei commenti.

Tuesday, 17 May 2016

Game of Thrones S6Ep4 - The book of the Stranger


Come di consueto ormai, la puntata si apre a Castle Black, dove un inusualmente burlone Jon Snow dichiara di andare a sud al caldo. Non lo biasimo, anche io ho fatto lo stesso due anni fa e non avevo nemmeno fronteggiato gli White Wallkers. Se la fa e se la ride, la battuta, come si suol dire, perché Dolourous Edd ha poca voglia di scherzare, alla prospettiva di restare li da solo a fronteggiare quello che hanno visto a Hardhome. Mentre Jon rimarca che, di fatto, è stato accoltellato e quindi non si sente proprio a suo agio a restare al Wall, arriva Sansa Stark. Dopo un incredulo lungo sguardo, e 10 secondi di panico nell'audience che ha pensato che fosse un sogno, un'illusione, una visione, tutto meno che la realtà, i due mezzi fratelli si abbracciano in quella che potrebbe essere la scena più lieta da 54 puntate a questa parte. Dopo ben tre Stark-quasi-reunion (Sansa-Arya, Jon-Bran e - sigh - Arya-Ron and Cat), questa volta succede per davvero. Il web impazzisce, twitter esplode e si fanno largo anche folli teorie su un possibile matrimonio fra Jon e Sansa. Considerando che a Jon piacciono le rosse e che Sansa si sposa una volta l'anno, ci sta tutto. Mi piace che Sansa sia la colonna portante della vendetta. Chi ha detto che non ha avuto un'evoluzione ha toppato di brutto. Tutti i cazzi che ha passato, l'hanno trasformata in una che, se non altro, non ha intenzione di menare il can per l'aia, ma di spaccare il culo ai Bolton di sicuro. E vuole, sacrosantamente, riprendersi casa sua. Non impiegherà molto a vincere la riluttanza del redivivo Jon (circa 40 min). Aspetto sempre con più anticipo e ansia il suo prossimo venturo incontro con Littleflinger (guardate il trailer dell'Ep5). 
Visto il momento di calma piatta e felice riunione familiare, Davos non perde occasione di chiedere un update su Sheerene buonanima a Melisabdre e apprende da Brienne la sorte di Stannis. Apprende anche che Brienne ha la memoria lunga ed è ancora in cerca di vendetta per Renly Baratheon, di cui nessuno più si ricorda perché ammazzato due o tremila morti fa. Chissà come si evolvono gli equilibri fra queste genti, che si piacciono poco assai, ma che sono costretti a un'alleanza, seppur temporanea, per fronteggiare un male peggiore. 
Questo è l'episodio delle reunion e delle alleanze improbabili.
Nel Vale, Littlefinger, che dovrebbe essere denunciato per circonvenzione di incapace, decide di buttarsi nella mischia e marciare contro i Bolton per l'onore di Sansa Stark (che lui stesso, non dimentichiamo, ha dato in pasto a Ramsay). "Gather the knights of the Vale, the time has come to join the fray". All'inizio avevo capisco the Frey. Pensando che la notizia di Fat Walda fatta polpetta per cani fosse arrivata anche a Riverland, credevo che le due armate del centro marciassero contro Winterfell e schiacciasseo Ramsay fra loro e l'esercito del Nord. Sarebbe stato interessante, ma avevo capito male. Littlefinger dà ad intendere allo spettatore che tutto fosse parte di un articolato piano da lui prestabilito e saggiamente eseguito, ma invece io credo che la situazione gli si sfuggita di mano e che avesse, in buona fede per quanto possibile per uno come lui, creduto a un'alleanza con Roose Bolton e sottostimato la follia di Ramsay Bolton.
A Meereen, Tyrion, parzialmente ridotto a comic relief e/o paraculo, continua a cercare un dialogo con il nemico e propone l'abolizione della schiavitù in sette anni in modo pacifico e con immediato ritiro di ogni finanziamento ai Sons of the Harpy. Qualcosa mi dice che la Unburnt non sarà particolarmente contenta di questa contrattazione. 
Intanto a Vaes Dothrak, Jorah e Daario tentano il salvataggio della principessa imprigionata, la quale ha un'idea migliore: bruciare tutti i Khaal in un colpo solo, riemergere dalle fiamme come una semidea e assoggettare tutto il khalasar alla sua causa in un *epico* finale.  Epico. With fire and blood. Non me l'aspettavo davvero, puntavo su una molto più banale fuga in groppa al drago. Con un khalasar, un esercito di unsullied e tre draghi direi che si comincia a ragionare. 
Fanfact: Dany non è immune alle fiamme nei libri, a meno che della magia non sia coinvolta. Nello show, la sua pirorefrattarietà  viene confermata per la quarta volta (bagno bollente, uova nel bracere, pira funebre di Drogo ed adesso). Non c'è molto da dire. In Essos non ci sono complotti, dialoghi, chiacchiere inutili. In Essos, vale la legge del più forte, nonostante Tyrion cerchi disperatamente di portare Slaver's Bay su un registro più civilizzato. Va bene così. Essos, fra i draghi in CGI, la fotografia e un set stracolmo di comparse, deve costare già un visibilio, figuriamoci se ci si deve anche mettere a scrivere degli script articolati.
A King's Landing, dopo che Margaery si è sorbita la back-story dell'High Sparrow, si guadagna di incontrarsi con il fratello, Loras, che se la passa proprio male. Ma apprendiamo che la ragazza non è piegata, ma fa finta, cosa che meglio le riesce nella vita. Nel mentre nel Red Keep, Lannisters e Tyrells uniscono forze contro i Faith Militant. Lady Olenna non può certo permettere che la regina reggente faccia il walk of shame e decide di appoggiare i sogni di vendetta di Cersei, non prima di averle tirato le consuete quattro frecciate. Il piano è semplice e efficace: l'esercito dei Tyrell sbaraglia i Faith Militant, mentre la King's Guard si volta dall'altra parte. Se ne vedranno delle belle, perché dubito che il piano, che sulla carta non fa una piega, funzioni. "Many would die no matter what we do, better them than us". Spot on. Suona "the rains of Castamere" e the lion - chiaramente - still has claws. Anche se, a King's Landing, evidentemente hanno una prospettiva limitata su quali siano i veri problemi di Westeros, liberarsi dell'equivalente medioevale dei bacchettoni del Family Day suona di sicuro come una priorità.
Theon Greyjoy arriva, non si sa bene come,  a Pyke in tempo per apprendere che daddy è morto e che potenzialmente potrebbe anche reclamare il trono nel kingsmooth prossimo venturo, cosa di cui non era al corrente. Yara si risente di questa repentina comparsa dell'erede al trono, alla vigilia del kingsmooth, ma Theon la rassicura che non ha altro fine se non starsene al sicuro a casa. La settimana prossima vedremo l'inizio della campagna elettorale del secolo.
A Winterfell abbiamo il morto della settimana (sulla falsariga del freak of the week, qui abbiamo il dead of the week), con mio grande sgomento, in Osha. La mia teoria del complotto degli Umber contro i Bolton, del fatto che gli Umber fossero la versione dello show dei Manderlay, ecc, inizia a traballare e inizio a tremare per il povero Rickon. Sono ancora positiva che ci sia un twist, o un twist del twist del twist. O che sul più bello arrivino i draghi e salvino la situazione, come in tutte le serie di supereroi che si rispettino.
Infine di nuovo a Castle Black, a una cena dove l'imbarazzo si taglia a fette, arriva la versione dello show, abbastanza accurata, della Pink letter. Adoro come Thrones, gira e rigira, non abbia lasciato nessuna parte figa inutilizzata. In DwD, la pink letter arriva poco prima che Jon venga assassinato. Molto meno titubante della sua controparte televisiva, letta la lettera e in preda alla vena tappata, decide di armare un esercito di wildlings e brothers of the night watch e andare a riprendere casa sua. E poi viene accoltellato e poi non si sa che succede. In DwD, come sappiamo, non è Sansa che Ramsay rivuole, ma Fake Arya (Jayne Poole) e non è Rickon a essere prigioniero, ma Mance Rayder, che si era infiltrato a Winterfell sotto le mentite spoglie di un bardo, dietro incitazione di Melisandre, per fare da cavallo di troia all'esercito di Stannis. Nonostante sia plausibile che, in DwD, sia stato Ramsay a spedire la lettera, al momento in cui viene letta, il lettore non sa che Stannis sia stato sconfitto, anzi, non lo è stato, come si apprende dai capitoli di WoW rilasciati ad oggi. Ramsay, quindi, mente. Ci sono varie teorie secondo cui la PL non sarebbe stata scritta da Ramsay ma da altri, per attirare un contingente di guerrieri a sud. Tutto questo lo sapremo quando uscirà WoW. Per quanto riguarda lo show, invece, questa lettera ha tutta l'aria di essere stata scritta da Psyco-Ramsay in persona e di dire tutta la verità. Vedremo se ci sarà un twist del twist e se anche la show-PL fa tutto parte del complotto di cui sopra.

Nonostante in qualche maniera si percepisca che questo è materiale televisivo e che i libri sono finiti, questo episodio tira notevoli fila narrative. Dopo due settimane di snapshots su e giù per il reame, catching-up con i vari personaggi, e cliffhangers a non finire (ho usato un elevato numero di parole inglesi di proposito, per fare la figa), qua la narrazione procede a passo spedito. Ci possiamo aspettare, ben presto, Winterfell attaccato su due fronti, una battaglia a King's Landing e un'invasione di Slaver's Bay. Abbiamo avuto il maggior numero di riunioni visto finora (Starks, Tyrells, Dany e suoi paladini, Greyjoys ) e nuove, improbabili, alleanze si sono formate. Si conta solo un morto. In pratica, l'episodio più gaudioso dell'intero telefilm. Con un epico gran finale. 

Che ne pensate della politica di Tyrion? Arriverà Dany con draghi e khalasar a far piazza pulita, o salterà  Slaver's bay a pie' pari e farà rotta, con armi e bagagli, a Westeros? Per qualche motivo ho la sensazione che questa storia sia legata ai fatti di Dorne, del quale, forse, riavremo notizie nella seconda metà della stagione, sperando che siano notizie un po' più sensate del solito.

L'attesa di una settimana diventa sempre più difficile da gestire.




Wednesday, 11 May 2016

Game of Thrones S6Ep3 - Oathbreaker


La puntata, giustamente si apre e si chiude a Castle Black.
Jon si alza dal tavolaccio di morte. Respiro pesante, facce scioccate, inquadratura di Jon di schiena (sospiro delle fan). "I shouldn't be here". Siamo tutti li, con la mascella per terra come Melisandre. "What did you see?" "Nothing, there was nothing at all". Questo mi intriga. In questo mondo, c'è evidentemente magia a palate, ma niente dopo la morte? Quale è quindi la presenza divina, se non ultraterrena? Se R'hllor è così potente da risuscitare i morti, dove sta? Sulla terra? Nella natura? Che ci sia da leggere tutto in chiave animista? O c'è una specie di rito di passaggio al mondo ultraterreno che si raggiungere solo con la cremazione? Vabbè sto divagando. Nonostante Jon sembri sempre Jon, dubito che questo passaggio dall'oltretomba non gli abbia lasciato segni, non foss'altro che per la delusione di essere stato assassinato dai suoi compagni per aver fatto, a dirla tutta, l'unica cosa sensata da fare. D'altra parte a Castle Black, come nel resto del mondo, c'è chi vede e chi non vede la big picture.
In mare da qualche parte, si tocca base con Gilly e Sam solo per farci ricordare che ci sono anche loro. Niente di rilevante accade, se non un riferimento al fatto che vedremo House Tarly e Horn Hill e forse, alla fine della stagione, di grazia, la Citadel (che aspetto a gloria).
Alla Tower of Joy (yuppy), Ned Stark giovanotto affronta e batte Sir Arthur Dayne. Molte cose interessanti succedono in quei pochi fotogrammi. GoT è noto per non sprecare nemmeno una battuta e qui ne abbiamo un sublime esempio: Ned arriva alla tower of joy, ricordiamolo, dopo che Jaime Lannister ha ucciso il Mad King, Robert Baratheon si è installato sull'Iron Throne e ha "appoggiato" il massacro degli ultimi baby Targaryen. Ned è anche un po' incazzato con Robert per quest'ultima decisione e se ne va a salvare la sorella, che crede donzella in distress. Quando arriva alla Tower of Joy, si trova davanti il miglior spadaccino del reame e giustamente gli chiede perché cavolo non era a combattere al Trident. Perché il suo principe gli aveva ordinato di difendere quello che c'era nella torre... "I wish you good fortune for the war to come, and now it begins" dice la spada del mattino che la sa lunga lunga lunga, "No, now it ends" risponde testone-Ned, che invece non ha capito una mazza! Ma insomma la spunta, il Ned, non grazie alle sue abilità con la spada, cosa che GRRM ci aveva confessato nel primo libro, ma grazie al fido Howland Reed (padre dei mie adorati Jojen e Meera), che accoltella il leggendario spadaccino alla schiena. "He is better than my father" "far better" "But... my father beat him" "Did he?" "I know he did, I heard the story a thousand times". Beh, anche l'impeccabile Ned omette parti di verità quando si tratta della Tower of Joy. Speaking of which "what's in the tower?". E sul più bello, il cazzo di 3eyedRav ci riporta in mezzo alle radici, fanculoalui. (sappiamo già chi c'è, ma insomma ora ci tocca aspettare un altro po' per il "te l'avevo detto"). Apprendiamo che Bran è una specie di prescelto, atteso dal 3eyedRav per ben 1000 anni e a cui deve essere insegnato "tutto". Prescelto per cosa? Qui l'eccitazione sale. Che ruolo avrà Bran nella battaglia finale? Guida spirituale, possessione di animali, sbalzi spazio-temporali? - ricordiamo che i draghi NON possono essere posseduti.
A Vaes Dothrak, Danaerys non è particolarmente elettrizzata al pensiero di passare il resto dei suoi giorni fra le Dosh Khaleen - can't blame her. Del resto manco è sicuro, visto che lei ha fatto la figa conquistando regni dopo la morte del marito, e questo non si fa, it is know. La domanda è sempre la stessa, qua. Ma Drogon, in do' sta?
A Meereen apprendiamo che i Sons of the Harpy sono stati finanziati da tutte le città confinanti. Direi che non mette benissimo per la neonata land of freedom. Nonostante non stia succedendo una minchia in questa location, nonostante si abbiano tre draghi liberi di fare spucinio ma non si vedano, nonostante si parli di drinking games, oh.. resta una con i migliori dialoghi. Varys vs la tipa ad esempio: perfetto preambolo al pippone di Tyrion - the wise man "the true history of the world is the history of great conversations, in elegant rooms. Forse GoT ci vuole dimostrare che, una volta tanto, i regni si conquistano con la politica e la dialettica invece che con la forza bruta? Che la Meereen di Tyrion e Varys faccia da nemesi al Nord in mano a quel tatticone di Ramsay Bolton? Tutta questa manfrina deve avere un significato, solo che ci sfugge.
Cut a Kingslanding, dove i little birds di Varys sono adesso sul payroll di caramelle di Qyburn - e per un attimo tutti abbiamo avuto i brividi nella schiena. Entra il trio Jaime, Cersei e Clagane (nel libro non era chiaro fosse lui, ma lo show non s'è posto il problema) e i little bird  fuggono. Cersei è adesso vintage Cersei, pronta a sbaragliare chiunque le abbia fatto torto e, incurante delle lezioni apprese dalla storia recente, richiederà un trial by combact. Lo Small Council non ascolta, Lady Olenna continua a fare dell'ironia su chi sia o no sia la regina e su chi trombi chi, Maester Pycelle si caca addosso, Tommen è il re più manipolabile della storia. Anche questa settimana, a Kinglanding si gettano le base, ma le basi di che, ancora non si sa.
Fantastico montaggio di allenamento a Braavos. Arya, diventa alla fine Daredevil, ma poi riacquista la vista e allora non non è più Daredevil, ma più il Punisher, il Punisher con il taccuino del rancore (CIT. ZC).  Avrà anche imparato a rispondere che è No-one, ma sotto sotto c'è sempre lei, Arya Stark la più odiata della House of Black and White, dove pare ci siano solo lei, Jaquen e la Waif. Ma perché la Waif la odia così tanto? - perché sembra proprio che la odi. Dal libro me la ricordavo gentile e di aiuto, specie quando Arya perde la vista. Come ho più volte detto, sono fermamente convinta che la storia di Arya sia profondamente legata agli eventi della Citadel. Tornerà forse a Winterfell, alla fine, ma non credo abbia un ruolo diretto nella riconquista del Nord da parte degli Stark. Perché se lo riconquisteranno, sono sicura. A una certa si ritroveranno e faranno piazza pulita dell'invasor. Vero? Vero?!?!?
Nel mentre a Winterfell, un altro Stark, Rickon, cade fra le grinfie di Ramsay. A portarlo in dono è un Jon di House Umber,  bannermen di House Stark. Il motivo è la richiesta di un'alleanza contro i wildlings. Ora, siccome House Umber è fieramente fedele a House Stark, Osha è troppo furba e un lupo vale l'altro, tutto questo mi sa di trappolone. Non voglio credere nemmeno per un momento che dovremmo sopportare altri stupri e torture subite da quei disgraziati degli Stark. Osha è troppo selvaggia e troppo furba. Non mi convince nemmeno che un esponente del profondo nord decapiterebbe un direwolf, ci sono troppe credenze e troppa magia dietro a quegli animali - si lo so che l'attore che interpreta Rickon ha confermato che quello era proprio Shaggydog, ma anche Kit Harington aveva confermato che Jon Snow era davvero andato.  Oltretutto in DwD, house Umber è divisa: una metà che ha giurato di malavoglia fedeltà ai Bolton e l'altra metà si è unita all'esercito di Stannis (che alla fine di DwD è sempre vivo) ed è grazie a loro che si creano le condizioni per la fuga di Theon e Fake Arya. Per inciso, alla fine di DwD, non è chiaro dove sia Rickon, non c'è parola che sia con House Umber, ma si lascia invece intendere che sia a Skagos. Winterfell si fa interessante. Spero. È l'unica plotline dove non si è visto nemmeno un twist, tutto è sempre andato come previsto, scritto nella pietra della cripta. C'è bisogno di un po' di movimento. Prima o poi qualcuno dovrà pur voltare il culo ai Bolton, considerando anche che non so bene come la prenderanno i Frey, una volta appresa al notizia che Fat Walda e baby sono finiti in pasto ai cani.
La puntata di conclude a Castle Black, dove Jon giustizia i suoi assassini (in quanti possono vantare una cosa del genere?). Allister rimane fieramente inamovibile sul suo disgusto nei confronti di Jon. È
uomo d'onore, su questo non ci sono dubbi, ha fatto quello che ha creduto giusto e ora ne paga le conseguenze. "you should burn the bodies" dice Dolorous Edd, "you should" "..." "my watch has ended" risponde un Jon lievemente traumatizzato. È poi questa sorpresa? mettiamoci un attimo nei panni di Jon. Ha fatto quello che credeva giusto, sente di aver fallito (non glielo hanno proprio mandato a dire dietro), chi glielo fa fare? Anche io prenderei tutti i wildlings e galopperei a Winterfell a riprendermi le mie terre, adempiendo, alla fine, il volere di Stannis. E una volta riunificato il Nord, e magari scovata Lightbringer, galopperei di nuovo verso il Wall per la battaglia finale con i White Walkers (magari in groppa a un drago). Ha senso. Lasciare Castle Black alla scoperte del suo vero io, una specie di cammino catartico dal buio alla luce, dall'inverno all'estate, dal Wall a Essos? Chi lo sa.
Madonna quanti nodi devono ancora venire al pettine.

Un'altra gran bella puntata. I commentatori adorano trovare un tema per ogni episodio. Questo secondo me tratta le tradizioni, con Jon in testa, che con la morte ha messo fine alla sua guardia. Perché "oathbreaker"? Non credo ci siano precedenti al caso di Jon. La guardia dura fino alla morte, se poi uno torna dalla morte, automaticamente dovrebbe essere sciolto dal giuramento. Forse andrebbe messo a postilla, nel regolamento al Wall. Nessuno ha infranto giuramenti, mi rifiuto di credere che House Umber abbia tradito gli Stark, ma forse sono davvero solo in denial.
Non è successo quasi nulla, diciamocelo, non abbiamo scoperto nulla, non abbiamo visto nulla. Si continuano a piantare semini su semini e speriamo prima o poi arrivi qualche rivelazione. Intanto aspettiamo domenica prossima, sperando che riappaia Littlefinger.

Thursday, 5 May 2016

Game of Thrones S6Ep2 - Home


Beyond the wall Bran è confortabilmente inglobato nell'albero del three eyed raven con il quale si fa una passeggiata a Winterfell ai tempi in cui Ned Stark era un ragazzino che praticava la spada col fratello Benjen. Nella quotidianità di un castello nobiliare pre-GRRM, Lyanna Stark arriva sfoggiando notevoli doti da cavallerizza e indica Hodor, che si chiama Willis e che parla - Hodor non ce la racconta giusta... intrigued. Pochi fotogrammi e mi sono sentita acchiappata. La sequenza, che mima quella della prima stagione in cui è Bran a allenarsi con la spada sotto gli occhi di Ned e Catelyn, è perfettamente montata, potente, nostalgica quanto basta. "I was home". Non ero una fan del plot di Bran, che coinvolgeva essenzialmente camminate nella neve, perle di saggezza di Jojen-life coach Reed, sclerate mestruate di Meera Reed e hodor di Hodor. Praticamente una versione più splatter della compagnia dell'anello. Ma adesso è abbastanza chiaro che la storyline di Bran è legata ai flashback di Winterfell quando tutti erano felici e soprattutto di Lyanna Stark, la Tower of Joy, Rhaegar Targaryen e possibilmente la verità sul neo rinvivito Jon Snow.  Tutto questo è intrigante anche se, purtroppo, la rivelazione non scioccherà nessuno, perché nella fandom se ne discute da anni (decenni) e avrà solo il sapore di un 'te l'avevo detto'.
A Kingslanding un tipo briaco fa iggrosso sproloquiando oscenità su Cersei e ci guadagna repentinamente il cranio fracassato da the Mountain in forma come sempre. Che accento è quello? Borgate londinesi? Mi suona familiare. Poi classico Kings Landing: hopeless Tommen lamentando di essere un re che fa cacare; a Cersei non è permesso di assistere al funerale di Myrcella "did they put her in the red gown or the gold?" fashion first; Jaime confronta l'High Sparrow nella miglior scena della sequenza "who are we? we have no name, no family, everyone of us is poor and powerless and yet together we can overthrow an empire". Ma quale è esattamente il piano di questi qua? Che se ne dovrebbero fare del potere? Sento che mi manca un pezzo del puzzle.
A Meereen, Tyrion beve e sa cose. Ho già detto che adoro quell'uomo? Al di là delle battute, ci sono un paio di cose interessanti fra le righe: Tyrion, a cui, come già sappiamo, è stato dato il plot di Quentyn Martell, libera i draghi senza finire arrosto (a differenza di Quentyn Martell) il che, secondo me, va a convalidare la teoria secondo cui Tyrion è un Targaryen, per l'esattezza figlio bastardo (di stupro) del Mad King e per questo così odiato da Tywin Lannister ("you are not my son"). Ora che la flotta è andata a fuoco, significa che arriveranno provvidenzialmente le navi di Victarion Greyjoy che ancora lo show non ha introdotto? Che questa sia la stagione delle Iron Island?
A Braavos, Arya fa fatica a diventare sia Daredevil che No-one, ma guadagna di farsi una doccia.
A Winterfell, dobbiamo davvero parlar di Winterfell? No dai. Penso che uccidendo Roose, l'unica persona con un minimo di senso della tattica di tutto il cincondario, Ramsay abbia firmato la sua condanna a morte. Non vedo l'ora che lui e quei quattro coglioni dei Karstark, attacchino Castle Black e vengano sbaragliati da wildlings, giganti, brothers of the night watch e magari anche a R'hallor in persona e un paio di White walkers. Spero che Wun Wun si mangi Ramsay.
Nel mentre da qualche parte nella neve, Sansa apprende che Arya è sempre viva. Deve essere un bel sollievo venire a sapere che alla fine tutti i fratelli l'hanno scampata eccetto, ovviamente, Rob. Theon decide di andare a casa. Taglio sulle Iron Island, dove Balon Greyjoy ancora vorrebbe combattere una guerra evidentemente finita, anche se non è chiaro chi sia il vincitore. Mentre, indispettito, cerca di attraversare il ponte più metastabile di Westeros in mezzo alla bufera, incoccia nel fratello Euron, lievemente megalomane e tendenzialmente matto ("I don't mock the drowned God, I am the drowned God... I am the storm, the first storm and the last and you are in my way") che lo butta di sotto, adempiendo la profezia di Melisandre (quella delle sanguisughe nel fuoco col sangue di re). Questo è tale e quale al libro, che bello che ci sia ancora materiale del libro da vedere sullo schermo! Aspetto trepidante il kingmooth, dove spero verrà introdotto Victarion. Mi tocca ammettere che le Iron Island hanno un loro perché. Sarà la fotografia, il mare, i capelli lunghi incrostati di sale al vento, l'accento, il fatto che Euron è matto completo, ma sono speranzosa, curiosa e voto per Yara re (not).
A Castle Black, l'ordine è ricostituito e Jon Snow è stato resuscitato da Melisandre, come tutti quanti avevano previsto (io compresa appena finito di leggere DwD). Melisandre appare fragile e piena di dubbi, troppi per una che ha appena arrostito una ragazzina, e rivela fra i denti di non aver capito un cazzo delle fiamme, visioni e profezie. Sir Davos, in veste di psicologo agnostico, la invita al tentar non nuoce. Ora la vera domanda è? Come saranno i loro rapporti ora che sono compagni a delinquere? E ancora: come sarà tornato indietro Jon? Avrà parziale carattere di Lady Stonehearth? Avrà i superpoteri? Sarà in sè o fuori di capo come chi risuscita dal Lazarus Pit? Che ruolo ha avuto Ghost in tutto questo? che tipo di prezzo deve pagare Melisandre? Che ci sia una vita da sacrificare in cambio di questa? E insomma ci tocca aspettare una settimana o magari anche due.

Alla prima visione, l'impressione è stata di una puntata fatta da tanti snapshots. Un colpo qua e uno là, niente di conclusivo a parte due grossi twist: morte di Roose Bolton e resurrezione di Jon. La seconda non è stata un twist, ma la prima proprio non me l'aspettavo. Ho anche pensato per un secondo, con sollievo, che fosse stato Roose a accoltellare Ramsay, prima di ricordarmi che qui il cattivo di solito vince. Alla seconda visione però ho apprezzato la finezza dell'episodio. GoT è al suo massimo, niente da dire. E non sapere che succede, mette davvero una voglia matta che sia belle domenica sera.