Wednesday, 22 May 2019

Game of Thrones S8 Ep6: The Iron Throne


Tanto per mettere le carte in tavola e essere chiari fin dalla prima riga: a me il finale è piaciuto assai, così come tutta l'8 stagione. Sinceramente non capisco da dove venga tutta questa rabbia e frustrazione da parte dei fan, se non dal fatto che le cose non sono andate come volevano. Che è esattamente la quinta esserenza di A song of Ice and Fire e dello show che si è appena concluso.
Avrei gradito forse un episodio in più che esplorasse, non tanto perchè a Dany parte la bambola, che a me è apparso abbastanza chiaro, ma altri dettagli, come la reazione degli Stark alla vera identità di Jon, il vero ruolo del three eyed raven (a parte essere un mezzo letterario per farci sapere gli antefatti), il complotto di Varys, la reazione di Jon alla scoperta che la sorellina Arya è un faceless man. D&D, però, non sono due coglioni nati ieri, nonostante quello che internet pensi al momento, hanno scelto di mostrarci solo il fatti per un motivo, che secondo me è il seguente: a spiegarci tutte le pippe mentali ci penseranno i libri, che ora tutta la fandome ha la bava alla bocca per leggere, perchè vuole capire, capire, capire. Quale sublime operazione di marketing!
Ma torniamo all'episodio, riassumento brevemente i fatti. Tyrion cammina fra le macerie per raggiungere il Red Keep collassato, dove diseppelisce le salme dei fratelli, morti nel crollo della torre, abbracciati, così come erano venuti al mondo. Una scena tristissima, una fotografia eccezionale. Nelle strade regna il caos, gli unsullied giustiziano prigionieri dietro ordine della regina, la quale, dopo breve, si rivolge agli eserciti ringraziandoli di aver macellato i nemici e incitandoli a fare lo stesso con tutti gli altri tiranni del mondo. La situazione non è incoraggiante. Tyrion si licenzia da Hand of the Queen e viene imprigionato. Successivamente, spiega a Jon la vera natura di Dany, con quasi le stesse parole che ho usato io nel post della settimana scorsa. Giuro non avevo visto l'episodio senza dirlo a nessuno. Jon, pur sapendo benissimo cosa sia saggio fare, ancora è speranzoso di sbagliarsi e se la racconta come non mai. Intanto Dany cammina nella sala del trono, sotto la neve (ok ok ok era neve e non cenere) e sta per toccare l'iron throne, come nella visione della House of the Undying. Mi aspettavo che Arya le piombasse addosso come aveva fatto con il Night King, e invece... Dany tocca il trono. Poi accapa Jon e le pianta un coltello nel cuore, compiendo visione e profezia. Prima però la rassicurandola che resterà sempre la sua regina. Che culo! La biondina non se l'aspettava e muore lo sguardo incredulo. Sia Kit che Emilia ci regalano una performance eccezionale. A questo punto, accapa Drogon che fonde l'Iron Throne, perdio, così si leva la ciccia daifoo. Lo stesso trono che era stato assembrato da Valeryon, con le spade dei nemici sconfitti, simbolo di tirannia e massacri, emblema della menzogna che il popolo si è raccontato per decenni (se non vi ricordate l'epico dialogo fra Varys e Littlefinger, quello "caos isn't a pit, caos is a ladder", vi incoraggio a ricercarvelo), spezzando simbolicamente la "wheel" e spazzando via il ricordo della dinastia dei Targaryen. Al che si piglia la madre fra gli artigli e si leva di culo. Amen.
Passano svariate settimane e Tyrion viene portato al cospetto dei signori e signore di Westeros da un Greyworm che si è autoletto a capo di King's Landing? Bah, questa è l'unica nota stonata. Cazzo vuole questo? Ma insomma, passiamo oltre. Tyrion suggerisce che si elegga un nuovo re o regina. Sam, bon per lui, suggerisce pubbliche elezione, ma a 'sto giro, non va... Westeros non è ancora pronto alla democrazia. Tuttavia, in qualche modo, la ruota si rompe per davvero, perchè re e regine non saranno più incoronati per diritto di nascita, ma per elezione, seppure di una oligarchia di privilegiati. Ma Roma non s'è fatta in un giorno e la repubblica che ho previsto è scritta nella storia di Westeros.
Tyrion attacca a parlare che quello che unisce i popoli sono le storie  (leggi gossip), e chi sa più storie di Bran the Broken, aka 3eyed raven? Tutti pensano che chieda a Bran di spifferare la vera identità di Jon, e invece no, lo propone come re. Surprise. Uno dei personaggi più odiati dalla fandome, finisce sull'Iron Throne (che non c'è più, ma insomma in senso figurato, ci si capisce). Soooo GRRM! Bran, con la solita aplombe, accetta e fa Tyrion Hand. La domanda sorge spontanea: l'ha sempre saputo, Bran, che quella sarebbe stata la fine? Se sì, che ruolo ha esattamente il 3eyed raven? Quello di mero spettatore dello svolgersi inarrestabile dei fatti, o può in qualche modo intervenire e cambiarli? La mia personale opinione è che, se pure avesse avuto una visione del diventare re, il suo vero ruolo gli si sia chiarito solo all'ultimo momento e, nel grande schema delle cose del 3eyed raven, l'essere re in questo momento storico, non è che un punto nell'universo della storia di tutti i tempi. 
Tyrion, eletto Hand per la terza volta, detiene il primato di quanto è campato con quella spilletta alla giacca, che generalmente porta merda come se piovesse, però tutto sommato, fra i sopravvissuti, è l'unico con abbastanza esperienza da mandare avanti la baracca ammaccata del regno. Tutti i signori di Westeros salutano il nuovo re, eccetto Sansa, che, saggiamente, decide di levare di culo se stessa e il Nord, dichiarandolo regno indipendente. Yara sembra un po' scocciata di non averci pensato anche lei prima. Jon, che non solo ha salvato i 7 regni dall'esercito dei morti, ma anche da un altro potenziale tiranno armato di drago, viene ripagato con esilio al wall, il cui ruolo, ora, è solo quello di prigione (o casa per bastards and broken men), visto che nè i Wildlings nè gli Others sono più un problema. 
Dopodichè ci viene regalato un assaggio di "Dream od Spring". 
Brienne, adesso capo delle guardie real, finisce il capitolo sulla vita di Jaime Lannister con qualche ritocco degno del migliore revisionismo storico. La storia, è proprio vero, alla fin fine viene scritta dai vincitori. Lo small council si riunisce per rimettere insieme il regno. Bronn perora la causa dei bordelli, il re allude a "warg" (come è tradotto in italiano?) Drogon, qualcuno inizia una petizione a HBO perchè si giri uno spin-off su questi qua. Sansa viene incoronata regina del Nord, Arya salpa per vedere che c'è a ovest di Westeros (mi veniva la battuta "A ovest di Paperino", ma mi pareva scontata), Jon arriva al Wall e trova Tormund a aspettarlo ("a mad man, or a king" "you have the north in you, the real north"). Lo show finisce con Jon che, chiusosi alle spalle il passaggio sotto al muro - e dopo doverosa carezza a Ghost che quieta gli animi di 2/3 di internet - cavalca a fianco del suo vero popolo, verso il suo vero regno, Beyond the Wall. Fuck the realm, fuck honor, fuck taking no wife, and bullshit. King Beyond the Wall. Fuck yeah! Me lo vedo trovarsi una che somiglia a Ygritte e sfornare decine di bambini baciati del fuoco.
Fantastico il montaggio di Jon, Arya e Sansa, ognuno che si prepara e incammina verso il proprio futuro, con il regno del nord che si inginocchia al passaggio della Regina, i free folk che *non* si inginocchiano al cospetto di Jon, e Arya che abbraccia, per una volta, carte e binocolo invece che pugnali e spade.
Tutti i cerchi si chiudono, tutto torna. Che cazzo ci sarà da lamentarsi?
C'è che lo show è finito, ecco cosa c'è, e nessuno è più triste di me. Sono stati 8 fantastici anni di televisone. Alla fine GoT è sempre stato incentrato sulla storia degli Stark, e si conclude con tutti gli Stark, la casata del grande onore, in posizione di potere. Il migliore dei finali possibili per loro e, onestamente, per il regno tutto. 

E qui si conclude anche questa avventura di "Parole in Libertà", blog nato per book-to-screen di GoT appunto, che si era evoluto nelle review della Marvel e di altro, che però alla fine quasi nessuno ha mai letto. Pitù ne avrebbe molte da dire, ma scrivere di cinema e TV senza che si inneschi alcun dibattito, non ha senso, quindi si concentrerà a scrivere le proprie opinioni su altri argomenti. Sono stati vari anni divertenti. Grazie agli affezionati che mi hanno continuato a leggere. A tutti voi auguro di continuare a godere nella luce di Netflix, la miglior invenzione dell'uomo dopo la ruota.





Tuesday, 14 May 2019

Game of Thrones S8 Ep5: The Bells

C'era poca luce eh? Ora siete stati accontentati.
Era morta troppa poca gente, vero? Spero che adesso vi possiate ritenere soddisfatti.
Temevate il finale rose e fiori colori e palloncini? Suppongo che possiamo convenire che sia stato sventato.

E allora che cosa e` successo.
E` successo quello che doveva accadere, e noi abbiamo sempre voluto ignorarlo.
Fire and Blood.

Non c'e` molto da ricapitolare nell'episodio in se`. L'episodio si apre a Dragonstone, dove una Dany riportata dalla piena, apprende da Tyrion del tradimento di Varys. Varys, il quale e` dalla parte del popolo, crede che Jon sia un reggente migliore di Danaerys (come dargli torto col senno del poi, ma il senno del poi e` una scienza esatta), e quindi complotta per farlo sedere sul trono al posto di Dany. Cosa non particolarmente complessa, dato che tutto Westeros adora Jon Snow e non nutre particolare affetto per la Dragon Queen, quindi in pratica si limita a scrivere delle lettere.
Dany si occupa del problema nell'unico modo che conosce, arrostendo Varys vivo. Non fa una piega. Non mostra compassione, pena, pieta`, emozioni. E` chiaro che la vita per lei non ha piu` alcun valore. La faccenda non promette benissimo. Dopodiche` c'e` un piccolo incontro con Jon che, di nuovo, bend the knee, ma non se la tromba.
Mettiamoci un secondo nei panni di questa ragazza, che come sapete non mi sta particolarmente simpatica. Dopo una infanzia non piacevolissima, viene, da adolescente, venduta in moglie a un bruto (seppur discreto) che appartiene a una razza che conta il successo di un matrimonio dal numero di gente sbuzzata. Un passetto alla volta conquista il cuore del bruto e il rispetto della sua banda. Quando il fratello viene "incoronato" con quell'oro fuso... non fa una piega. Poi il bruto muore durante uno strupro di massa, dismesso come "cultura locale". Lei prova a rinvivirlo con la magia nera, la cosa non funziona, allora brucia la maga in questione, viva, nel rogo funebre del marito. Ci entra e ne esce, indenne, con tre adorabili draghetti. E siamo solo alla fine della prima stagione. Nelle successive 6 e mezzo, ne passa assai, di buone e cattive. E` vero che e` la breaker of chains, ma crucifigge anche 163 tizi a Meereen, senza processo. Stermina tutti gli schiavisti di Astapor. Brucia vivi tutti i Drothaki di Khal Moro a Vaes Dothrak. Erano tutti presunti bad guys, quindi abbiamo tutti alzato il calice in onere di Mhysa, senza pensare al tipo di giustizia sommaria che si stava perpetrando. Dall'istante in cui sbarca a Dragonstone, parla di radere al suolo il Red Keep e tutta King's Landing; e solo, SOLO, grazie all'intercessione di Varys e Tyrion, all'amicizia di Misandei (che fa emergere il suo lato migliore), alla devozione di Sir Jorah, e, successivamente, all'amore di Jon Snow, sceglie la ragionevolezza e la tattica alla forza bruta. Ma adesso Jorah e` morto, due draghi su tre sono andati, meta` dei suoi eserciti sterminati, Misandei e` stata decapitata per beffa davanti ai suoi occhi, Jon la rifiuta - ed ha un claim migliore al trono, piu`, virtualmente, l'appoggio di tutto il regno - e Varys la tradisce. "Let it be fear". Non credo che possa aspirare a nulla di meglio, effettivamente. Tyrion, unico apparentemente fedele, resta sempre un Lannister e ha fatto parecchi errori tattici in passato, ultimo quello di far finta che Sansa le abbia rivelato il segreto del millennio per il bene della regina. "A Targaryen alone in the world is a scary thing". E lei e` di nuovo sola, addolorata e incompresa. Niente giustifica le sue azioni, ma non mi venite a cascare dalle nuvole e dire che lo show l'ha fatta diventire la strega cattiva in due episodi. E` sempre stata assetata di potere, senza troppi scrupoli e infiammata dal sacro fuoco della predestinazione. Se riguardate la scena iniziale con Tyrion, quando lei sa esattamente cosa sta per fare, appare scarmigliata e incredibilmene contrita. Le vite innocenti che sta per mandare al rogo sembra le pesino sulla coscienza, e questo, almeno, la rende migliore di Cersei, che fece saltare la Setta di Baylor, e un pezzo di citta`, sorseggiando vino dalla finestra del Red Keep, con il sorrisetto sulle labbra.
La conquista di King's Landing e` magistralmente girata. Fiato sospeso dall'inizio alla fine, sperando che qualcosa di magico, inammissibile, fantastico, migliorasse quello che stavo guardando. Invece solo fire and blood, schifo, macerie, panico e miseria umana, tutto visto "dal basso", cioe` dagli occhi della gente comune, senza colpa alcuna, se non quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Danaerys attacca prima la Iron Fleet, che va giu` in millisecondi; la Golden Company viene ugualmente sterminata in men che non si dica, tutti gli scorpioni sulle mura spazzati via. Da notare la scena della cavalleria dei Dothraki che attacca il capitano della Golden Company, richiamo inequivocabile alla mitica scena di Jon nella Battle of the Bastard. Quando la citta` si arrende, tutti si tira un sospiro di sollievo, Jon e Tyrion compresi. Ma Dany oramai ha perso il controllo delle sue emozioni e punta diretta al Red Keep. "Non lo fara` davvero". E invece si`,  brucia tutto quello che ci sta nel mezzo. Jon incredulo non sa che pesci pigliare. Nelle strade e` un tutti contro tutti. Tyrion capisce che la moneta e` atterrata dalla parte sbagliata, che Varys la sapeva lunga, e che tutto puo` succedere a questo punto, compresa un plausibile BBQ della sua persona per tradimento (la liberazione di Jaime).
Poteva Danaerys distruggere solo il Red Keep? Poteva.
E` plausibile che l'altra settimana non sia stata capace di fronteggiare l'attacco dell'Iron Fleet e questa settimana l'abbia buttata giu' come tante barchette di carta nel laghetto? Boh, si e no, di sicuro l'altra settimana era stata colta di sorpresa e rimasta assolutamene in stato di shock per la morte repentina di Rhaegal. Dany e` una tizia che cavalca un drago, non ha il sangue freddo e la tattica di un condottiero. Lo sbandamento e la ritirata, alla fine, ci stavano.
Ma in tutto quel casino di fuoco, sangue e macerie, vorrei riportarvi alla mente quello che Dany, mille anni prima, vide nella House of the Undying. Video qui (you're welcome). Dany entra nella stanza dell'Iron Throne coperta di qualcosa che abbiamo sempre pensato fosse neve, visto che Winter is Coming. Invece e`evidentemente cenere, come si capisce nella scena finale di Arya, eco di quella visione la`. Danaerys e` la regina della cenere. Nella visione, prova a toccare il trono, ma non ci riesce. Allora esce da una porta, sembra attraversare il Wall ed entra in una tenda con Khal Drogo e il loro figlio. Che sia presagio di morte imminente? Dopo che e` diventata regina delle ceneri, non sedera` mai sul trono, ma passera` a miglior vita riunificandosi al suo Sun and Stars? E, se cosi` fosse, per mano di chi? Non e` che Jon, che alla fine forse e` davvero Azor Ahai, il principe promesso, che il Signore della Luce ha riportato dalla morte per sconfiggere le tenebre, la fa fuori? Non e` che tutta la questione del Night's king e` stata un diversivo e la vera battaglia finale, e` si, per il Gioco dei Troni, ma non fra la povera Cersei e Danearys, ma fra Jon e Danaerys, l'Ice and Fire, tema ricorrente di tutta la serie e esacerbato in questi ultimi episodi? Non so, e` solo un pensiero. Ma un pensiero che ha senso, secondo me. Fatemi sapere che ne pensate nei commenti.
Ultimi due commenti su profezie e visioni. 1) L'ombra di Drogon che sorvola King's Landing e` stata una delle prime divioni di Bran. 2) Nel libro Danaerys vede molta piu` roba nella House of the Undying, compreso il Red Wedding e scene della Tower of Joy, dove il fratello Rheagar tiene in braccio un bambino, che chiama Aegon, e che dichiara "Prince who was promised" (per chi vuole approfondire, legga qui). Sopratutto, pero`, le viene rivelata una profezia: three fires must you light... one for life and one for death and one to love... three mounts must you ride... one to bed and one to dread and one to love... three treasons will you know... once for blood and once for gold and once for love... L'ultimo tradimento potrebbe proprio essere quello di Jon. Fra qualche giorno lo sapremo.

Altre questioni si sono risolte nell'episodio.
Jaime/Cersei: Ho sperato in un arco redentivo a tutto tondo per Jaime, ma in effetti questo finale ci stava. Nonostante tutto, lui e` morbosamente legato a Cersei, sono venuti al mondo insieme ed insieme e` giusto che se ne vadano. Alla fine, quella e` una cosa che si fa per amore. Jaime se ne parte, ironicamente, nello stesso modo che anni prima aveva contribuito a sventare (Mad King: "burn them all"). Per lo meno questo aggiunge un senso di destino. Cersei invece, se ne parte in maniera del tutto insignificante, come la morte e`, molto spesso. Muore con il panico negli occhi di una madre che vuole, a tutti i costi, difendere il proprio figlio. Alla fine, la regina nera, la strega cattiva, non e` altro che una madre in lacrime. La profezia di Maggie the Frog si compie e il Valonquar (Tyrion) indirettamente, le toglie tutto quello che ha di piu` caro.
Arya/Hound: nel migliore dei modi possibili, si conclude la storia di questo mitico duo. Arya sceglie la vita alla vendetta, passando il resto dell'episodio a aiutare paesani impanicati. L'Hound invece scaraventa nelle fiamme l'odiato fratellone, in una versione abbastanza soddisfacente del Claganebowl. Prima pero`, compie il miracolo di far ragionare Arya. "Look at me", le stesse parole che anni prima aveva detto a Sansa, il suo Little Bird, senza avere il potere di salvarla dal destino che le sarebbe toccato. Salva Arya, almeno, che forse se ne torna a Braavos, o chi lo sa. O forse chiudera` lei gli occhi verdi, per sempre.

Non so come mi sento emozionalmente nei confronti di questo episodio. Lo show e` davvero un po' tirato via, non tanto per lo script, ma perche` non lascia lo spazio necessario al dipanare dei pensieri dei personaggi. Nei libri, avremmo il lusso dei capitoli POV, qui dobbiamo accontentarsi delle espressioni degli attori, che per quanto magistrali, non possono saziare la sete dei fan di capirci qualcosa. Una parte di me non vede l'ora che tutto sia finito, per riguardarsi tutto e notare tutti i particolari che, negli anni, uno si e` inevitabilmente perso. Un'altra parte di me e` dispiaciuta che qusta lunga avventura stia per concludersi.

Ultima nota. Sto valutando di chiudere questo blog con il post della prossima settimana. Se qualcuno e` contrario, parli ora, oppure taccia per sempre.


Tuesday, 7 May 2019

Game of Thrones S8 Ep4: The Last of the Starks

Dopo la prima visione, sono rimasta con l'amaro in bocca e un senso diffuso di tristezza che ancora devo focalizzare da dove viene. Forse sono successe troppe cose tutte insieme. Forse ci sono stati troppi addii, troppe regressioni, troppe situazioni che si risolverebbero facilmente e invece non succede, solo perche` questo e` Game of Thrones.
Ma procediamo un passo alla volta.
L'episodio inizia in maniera eccelsa con la cerimonia funebre dei caduti nella battaglia di Winterfell. Pire e pire di ricchi e poveri, gente di Westeros e Essos, uomini e donne, tutti caduti in difesa di un'unica bandiera, quella della razza umana. E` il momento piu` altro della puntata, quello in cui centinai di persone mettono da parte le minchiate e uniscono le forze per il bene comune.

Non dura molto.
Dopo che Danaerys piange Jorah, Sansa dona in lacrime la spilla degli Stark a Theon e Jon rende omaggio a ladyass Lyanna Mormont, le pire si infiammano e il fumo copre il passaggio alla scena succesiva, quella del banchetto di festeggiamento.
Ora, vero e` che 2/3 della popolazione e` passata a miglior vita, ma non era che c'era penuria di cibo per l'inverno, Sansa? Spero che la signora di Winferfell, che nella prima puntata se ne era uscita con una delle classiche della nonna ('se me lo dicevi mettevo su issugo') avra` fatto i su conti. Il banchetto e` piuttosto deprimente, tant'e` che Gendry pensa bene di andare a cercare Arya e replicare l'incontro di un paio di puntate fa. Al che si alza e subito viene richiamato all'ordine dalla regina, tipo quando noi si cercava di sgattaiolare via in gita durante una spiegazione di storia dell'arte, e il prof ci beccava in fragrante e ci umiliava con una domanda a briciapello sul capitello corinzio. Pero` gira bene, perche` Dany, con il suo solito tono inappellabile, lo erige a Gendry Baratheon, Lord di Storm's End. Meglio che una spinta per le scale. La suddetta investitura non basta pero` a convincere Arya a sposarlo, perche` lei non sara` mai una lady, ci hanno provato in tanti, ma lei e` rimassa fedele a se stessa per 8 lunghe stagioni. 'It's not me'. Lo disse al padre, 8 stagioni fa, lo dice adesso al suo prentendete, poco prima di prendere la via di King's Landing, al fiaco dell'Hound, per barrare l'ultimo nome della sua lista.
Il resto del banchetto e` un misto di drinking game e battutacce da osteria di fuori porta. Non mi e` dispiaciuto. Molti hanno recriminato il tono maschilista di molti passaggi, da Tyrion che da` della vergine a Brienne, a Tormund che esalta Jon come un vero re "solo" perche` e` tornato dalla morte ed ha continuato a combatte per unire i Wildlings e il Nord, poi riconquistare Winterfell dai Boltons, poi rischiare la pelle per cercare appoggio delle Dragon Queen, e unendo tutto il regno nel processo (eccetto Celsei, ovvio). Per carita`, e` un coglione quando ci si mette, lui ed il suo fottutissimo onere, ma gli va dato quello che si merita: e` di fatto un eroe di guerra. No, non ha fatto tutto da solo, come e` ovvio, ma e` stato pivotale in ogni situazione verificatasi nelle ultime 5 stagioni. Si, anche Dany e` una coi controcoglioni, ma e` meno simpatica.
Mi e` piaciuto lo scambio Sansa/Hound, anch'esso criticato: Sansa non e` la badass che e` perche` e` stata stuprata, ma perche` ha fatto un percorso duro, ha visto mostri in faccia, li ha sconfitti ed e` sopravvissuta. E` inutile girarci intorno, e` una delle verita` delle nonne, insieme al sugo, che icche` un'amazza ingrassa, e la grande forza, purtroppo, molto spesso viene dalle grandi palate di merda prese addosso.
Jaime/Brienne e` forse fan service, forse era evitabile, ma alla fine ci stava. Quello che ci stava meno era invece la fuga di Jaime verso Cersei. 8 stagioni di crescita e redenzione per finire dove si era iniziato? alle "thing we do for love"? Spero che lo show la sappia piu` lunga di cosi` ed abbia in serbo qualche asso nella manica.
Dall'incontro di Jon e Dany in poi, invece, a mio avvio, l'episodio cade a picco in un vortice di nonsenso. Jon, che evidentemente ha detto a Dany che non e` interessato al trono off screen, sostiene di non poter tener nascosta la verita` alla sua famiglia, cosa che in effetti e` plausibile, ma che ha ovvie conseguenze. Incredibile che dopo tutte l'acqua che e` passata sotto i ponti questo non se ne renda conto.
E infatti, non appena Sansa sa che Jon ha un claim al trono migliore della non particolarmente amata biondina, da figlia di Littlefinger quale e`, passa la news a Tyrion e il resto e` un vortice senza interruzione. Varys, che e` fedele al popolo, non ce lo scordiamo mai, ammicca anche a farla fuori la biondina, perche` Jon secondo lui e` meno matto; e probabilmente e` vero. Pero` penso sia anche un pessimo re, incapace come e` di tenere un cocomero sotto il braccio. Il meeting di guerra e` il punto piu` basso. Eserciti decimati da un incontro coi morti viventi e quella fa la bizza e vuole ripartire subito. Un'idea geniale, mettersi in marcia verso sud, in inverno, con un esercito decimato e stremato e un drago ammaccato. E senza un minimo di strategia. E Jon, seriamente, la asseconda? Solo per provare il punto della sua fedelta`? ma via via viaaaa
Ed infatti, guarda un po', la flotta di Euron la stava aspettando al varco e quella manco se ne era accorta, dall'alto dei cieli. Rheagal cade come un pera cotta, cosi`, senza dire ne` Hi ne` Bye, la flotta viene distrutta (che immersioni fighe si devono poter fare a largo delle coste di Westeros) e Misandrei presa in ostaggio.
Un gruppetto scalzo e ignudo si presenta al cospetto di Cersei, per chiedere di arrendersi, e lei per tutta risposta, decapita Misandrei. In effetti non incutono molto timore. Misandrei, team ladyass, non se la tira indietro e come ultima parola sceglie Drakarys.... Che pero` e` anche "burn them all", il motivo per cui Jaime fece fuori il Mad King, nonche` babbo della nostra Dany, un milione di anni fa, o forse due. Il cerchio si chiude? La regina dei draghi e` ammattita? Ci sara` un colpo di scena che coinvolge Jaime prima che della capitale se ne faccia un BBQ?
Kudos a Emilia Clarke, di cui non sono una fan, ma che in effetti incanala uno spettro di emozioni notevoli in questo episodio, dalla gioia della vittoria, alla realizzazione che mai sara` amata quanto Jon, alla rabbia per non essere rispettata abbastanza, alla follia omicidia che le brilla negli occhi dopo la giustiziazione di Misandrei.
Ora, l'unica cosa sensata sarebbe che Jon e Dany, che oltretutto si amano, si sposassero; Westeros sapesse che Jon=Aegon, che il nord e il sud si unificassero sotto una nuova dinastia di Targaryen forse leggermente meno matta, sicuramene giusta e onesta. Ma siccome questo non e` lo show giusto, qualcosa di incredilmente fucked up deve per forza succedere, e pero` se l'alternativa fucked up non ha senso, e` solo fine a se stessa e lo show perde di credibilita`. Un conto e` non essere scontati, un altro e` voler per forza introdurre colpi di scena senza senso. Tutto puo` succede a sto punto, compreso un complotto contro Dany, o King's Landing rasa al suolo, o Cersei che vince la guerra e resta al trono con buona pace di tutti quanti, come ammette Tyrion. Dopodiche` mi aspetto la rivoluzione e l'installamento della repubblica con Gendry primo ministro e Arya alla difesa.
Boh che dire. A meta` fra il piacevole e la troppa carne al fuoco. Di sicuro ben recitato, ma con uno script non eccelso e un passo troppo veloce. Capisco che non si possa passare una puntata a mostrare gente che naviga da nord a sud, ma nemmeno pretendere che sia plausibile che, all'indomani di una battaglia come quella di WInterfell, la gente abbia voglia di mettersi in cammino, in inverno, verso un'altra guerra, solo perche` la biondina fa le bizze.
Arya resta la parte piu` vera di tutta la storia. Sansa, l'unica davvero in grado di sedere sull'Iron Throne (a fianco a Tyrion). Si, io li shippo. A domenica prossima.

Saturday, 4 May 2019

Game of Thrones S8 Ep3: The Long Night


Mi scuso per l'estremo ritardo, ma la mia vita si e` trasformata in un impossible multitasking

In compenso sull'episodio in questione non c'e` poi molto da dire: se ne sono date assai, un bel po' di gente ha tirato le cuoia, alla fine i vivi vincono. Pero` siccome devo scrivere un post, e avere delle opinioni, mi sforzero` di buttare giu` qualcosa.

L'episodio, si svolge completamente a Winterfell e al buio, a parte quando Melisandre ci da una mano illuminando un po' le scene con il fuoco. Si inizia con la gente agitata per la battaglia imminente, la telecamera passa in maniera magistale da un personaggio all'altro per cogliere gli umori: Sam a cui tremano le mani, Arya e Sansa sulle mura, Greyworm, Jorah, Brienne sul campo. Melisandre appare come uno dei cavalieri dell'apocalisse e infuoca le asce dei Dothraki. Per un attimo abbiamo l'impressione che ci sia una speranza. I Dothraki, guidati da Sir Jorah, partono all'arrembaggio contro il buio, una processione di lucciole che si scaglia contro l'ignoto. Ghost segue a ruota. Jon a Dany osservano dall'alto: hanno un piano, aspettare che il Night King si palesi. La scena mima l'attacco all'esercito dei Lannisters della scorsa stagione, l'esito e` sensibilmente diverso. Vediamo la processione di lucciole che incoccia il buio, non si capisce bene che succede, ma le lucine, a una a una, si spengono. I Dothraki ce li siamo giocati e siamo solo al 16mo minuto. Dany, che alla fin fine li ha portati in qua a fare 'sta bella fine, non reagisce benissimo, manda in culo il piano prestabilito e parte all'attacco "The dead are already here" "Duh".
La scena dopo e` ansiogena. Nessuno capisce cosa stia per arrivare, si sentono solo rumori mai sentiti prima. Poi gli zombi attaccano e inizia il macello. Come fai a sconfiggere una marea di morti? La situazione e` ovviamente impossibile. Anche i draghi fanno quello che possono, alla fine c'e` un limite a quello che riescono a arrostire, e l'unico modo di scamparla e` quella di far fuori il Night King, cosa che non si rivela facilissima. Ma noi abbiamo la principessa che fu promessa no? La regina dei draghi. Drogon arrostira` il Night King, giusto? Sbagliato! Il NK e` immune alle fiamme e la nostra Dany non solo non e` chiaramente Azor Ahai della profezia, ma in questo episodio si rileva anche abbastanza inutile. Intanto nel pieno della battaglia parecchia gente se la vede bruttissima e qualcuno saluta la curva. Il primo e' Dolorous Edd, come atteso. I vivi si ritirano dentro le mura del castello.  Gli zombie che rompono in maniera caotica le fila ordinatissime degli Unsullied e` il simbolo del tono dell'episodio.
Caos.
Del resto che strategia vuoi applicare contro un nemico impossibile da distruggere? Melisandre infiamma il perimetro, sia per tentare di tenere a bada gli zombie, che per cercare di evitare che i draghi sbaglino mira. Per un altro paio di secondi ho pensato "meno male, si riprende fiato" ma invece anche questo serve a poco, quando hai un esercito di soldati spendibili. Infatti un secondo dopo, gli zombi si immolano sulle fiamme per creare massa critica. La scena mi ha ricordato un sacco Black Panther, con i soldati di Thanos che si immolano della barriera e uno dopo l'altro la rompono. Intanto nelle cripte si consuma un ottimo momento di intimita` fra Sansa e Tyrion, che anche secondo me avrebbero dovuto restare sposati. Nel momento di guardare la verita` in faccia, Sansa ammette quello che tutti noi sappiamo, cioe` che Tyrion e` in effetti il pezzo meglio, ma che fra loro non funzionerebbe mai per via della regina dei draghi. Misandrei, stizzita,, puntualizza che senza la regina dei draghi non ci sarebbe nessun problema, perche` sarebbero gia` tutti morti. Nella Weirwood, Theon ha finalmente il suo momento di redenzione quando Bran, seduto serafico sotto il pero, gli dice che tutto quello che ha fatto e` servito a riportarlo li, a casa. Se non fosse che Bran e` assolutamente intollerabile, la scena mi avrebbe stretto il cuore. Kudos a Alfie Allen per lo spettro di emozioni che trasmette nel poco screen time che ha durante questo suo ultimo episodio. Intanto dentro le mura la battaglia infuria, sti zombie sono davvero tanti. La piccola Lady Mormont ha la sua morte onorevole facendo fuori il gigante zombie, nella versione westerosi di Davide e Golia. Arya ne fa fuori un numero imprecisato in maniera davvero elegante con il suo batacchio nuovo, ma poi batte una testata incredibile e si deve per forza ritirare dentro il castello. The Hound e Dondarrion coprono la sua ritirata. Ed e` qui che il destino del grandissimo Beric si compie, in una nuove truculenta versione di "Hold the door". "Il signore della luce l'ha riportato in vita per un motivo" "Ti conosco, mi avevi detto che avrei chiuso occhi altrui per sempre" "Occhi marroni, occhi verdi e occhi  blu". "What do you say the the lord of death? "Not today". I clue c'erano tutti, ma ero troppo col fiato in gola per capire un cavolo.
Tornando un attimo al NK, dopo che e` chiaro che le fiamme gli fanno 'na pippa, allora, io penso, dovra` essere Jon, che seppur stia dando impressione di correre senza meta fra cielo e terra come un pollo impazzito, sara` pur sempre il principe promesso. Eh, invece pare proprio di no, perche` resta bloccato nel traffico dei suoi compagni morti e resuscitati. Ne fa fuori un discreto numero, c'e` da dargli credito, ma certo non abbastanza da fermare l'avanzamento del NK verso Bran, sempre imperturbabilmente seduto sotto il pero. I morti che risorgono dalle cripte, che erano sicurissime per davvero nel contento di uno che resuscita morti, aggiungono quel non so che all'episodio.Then fa del suo meglio per proteggere Bran, ma diciamocelo, e` tutto abbastanza inutile e, una volta ottenuto la benedizione del buon Bran, si immola verso il NK in un ultimo disperato gesto eroico. Un caos. Tutto l'episodio e` un caos assoluto, senso di disperazione, gesti eroici fine a se stessi, una situazione impossibile, in cui emerge tutto l'istinto di sopravvivenza della razza umana. La musica si quieta, le riprese vanno a rallentatore fino al climax finale, di Arya, la vera principessa che fu promessa, Azor Ahai, che, dopo aver disseminato tanta morte, che la morte ha servito e da cui ha imparato, ci libera dalla morte stessa e ci rende la vita. E a cui il fratello manco dice grazie!

Nessuno se lo aspettava, che fosse proprio Arya, ma ripensandoci ha perfettamente senso. Il suo viaggio personale l'ha portata a tu per tu con la morte per stagioni e stagioni, lei ne conosce i molti volti, e nessuno piu` di lei e` qualificata per sconfiggerla. Siamo sempre stati ingannati dal fatto che Azor Ahai dovesse essere colui o colei che avrebbe sconfitto il NK e, successivamente, avrebbe regnato su Westeros. Ci siamo sempre sbagliati. Westeros e` il Game of Thrones, questa era la battaglia della luce e il buio, il sapere e l'oblio, il NK ed il 3eyed raven. Questa era la lunga notte pronosticata dalla profezia e si e` risolta grazie a tutti i pezzi del puzzle che si sono ritrovati sullo stesso tavolo, per mano del 3 eyed raven a di Rhallor, attraverso Melisandre. La storia del Night King si conclude dove e` iniziata secoli prima, nella Weirwood, e attraverso quello stesso valaryan steel che lo aveva creato, contenuto in quello stesso pugnale, che, anni prima, era stato inviato a uccidere Bran. Il cerchio si chiude e la puntata finisce con Melisandre che, portato a termine finalmente il suo dovere, si toglie il collare e si lascia morire nella neve.
Sono contenta che questa battaglia si sia risolta a meta` stagione, perche` ci lascia tre puntate di spazio al fulcro della storia, che alla fine e` il gioco dei troni. Non sara` indolore, Cersei a parte. Ricordiamoci sempre che adesso abbiamo il nostro Jon, tecnicamente contendente all'Iron Throne.

Una parola a parte per Sansa e Tyrion, che hanno un secondo momento di intimita`, nascosti dietro la tomba di Ned Stark (che non risuscita perche`, direi per fortuna a 'sto punto, era stato decapitato). Sarebbe intelligente da parte dello show decidere di farli tornare insieme, perche` aggiungerebbe un livello di complessita` agli equilibri delle alleanze. Dany, da due eserciti e due draghi, adesso ha un mezzo esercito, un drago (anche se Reaghal potrebbe essere sempre vivo) e sta sul cazzo a tutto io nord. Se perde anche meta` appoggio di Tyrion, non e` messa benissimo. Tuttavia dal trailer sembra che sia lei a alzare il calice della vittoria, per cui puo` darsi che alla fine finisca tutto a taralli e vino.

Nonostante non sia amante delle battaglie, va riconosciuta l'epicita` di questo episodio. Il senso di caos, disperazione, angoscia, lotta per la sopravvivenza che trasmette e` innegabile. Tutto sommato un buon lavoro e meno morti fra le file dei personaggi principali di quanto avessi temuto. Jon e Danaeryn si sono rivelati abbastanza inutili e spersi, gli altri hanno fatto quello che hanno potuto. Arya, Melisandre, Jorah, Theon hanno brillato. La scena di Drogon che si accascia a proteggere Dany che piange la morte di Jorah e` un capolavoro.

Thursday, 25 April 2019

Game of Thrones S8 Ep2: A KNIGHT OF THE SEVEN KINGDOMS


Quanto da 1 a 10 l'episodio prossimo bilancerà la grazia e umanità di questo? Vogliamo fare il toto-chi muore?

L'episodio si svolge completamente a Winterfell, magnifico nella neve.
Si apre con Jaime Lannister a processo improvvisato. Jaime è il grandissimo protagonista della puntata, ottimo in ogni inquadratura, ma mi rendo conto che ho un bias abbastanza importante, perchè Jaime e la sua evoluzione è una delle parti che preferisco di tutto the Song of Ice and Fire (show e libri). C'è da ricordarsi che gli individui che sono, per una seri di sfortunati eventi, riuniti tutti a Winterfell, non hanno guardato GoT e non sanno delle reciproche storie e avventure. Perciò, agli occhi di Sansa, Jaime è sempre il Jaime Season 1, quello che ha attaccato il padre per strada. Sansa si affida a Brienne, la quale, noi sappiamo ma loro no, è stata invece testimone dell'evoluzione del Golden Lion. Oltretutto nessuno, a parte l'audience e Bran, sa che proprio Jaime ha scaraventato Bran fuori dalla finestra in S1. Solo noi (e Bran) siamo a conoscenza della catena di eventi che si e' susseguita in seguito a quel gesto ("the things you do for love"). Quando si rincontrano sotto il Weirwood heart tree, tutto appare chiaro: non saresti chi sei, se tu non avessi fatto quello che hai fatto, ed io sarei sempre Brandon Stark. Doveva succedere, tutto era scritto. E non ti porto rancore, perchè siamo tutti uniti sotto all'ombrello del Greater Good. Chiarita la questione con Bran, Jaime passa al fratello Tyrion: e' un momento catartico per entrambi, che hanno fatto parecchia strada dall'ultima volta in cui si sono trovati insieme fra le mura di Winterfell, uno il Golden Lion dallo splendente futuro di capo delle Guardie Reale e scopatore di sorelle, l'altro pecora nera della famiglia e scopatore di prostitute. Infine, Jaime vede Brienne nel cortile, che cerca di mettere insieme una specie di Resistenza, e le offre i suoi servigi, in uno scambio emozionale di battute e rispetto. Fan fact: Ice, la spada di Valaryan Steel della buonanima Ned Stark, aveva lasciato Winterfell dopo la prima puntata dello show insieme al buon Ned. Era stata successivamente fusa nella premiere della S3 dal poco compianto Tywin Lannister nelle due spade Widow's Wail initialmente regalata a Joffrey, e Oathkeeper, inizialmente data a Jaime. Successivamente, Jaime dona Oathkeeper a Brienne, quando la spedisce a recuperare le sorelle Stark per conto di Catlin (da qui il nome Oathkeeper). Si prende Widow's Wail in seguito alla dipartita di Joffrey. Adesso che Jaime e Brienne uniscono le forze, per la prima volta in 8 anni, le due spade saranno unite per sostenere l'esercito dei vivi. Ice e' virtualmente tornata a Winterfell a servire il Greater Good.
Un sacco di gente tenta di spianare irrisolti, con alterni successi.
Sansa/Dany: dietro suggerimento di Jorah, Dany cerca di trovare un punto di accordo con Sansa, perche', vabbe' i draghi e gli eserciti, ma e' pur sempre a casa sua. Si scambiano qualche battuta e sguardo di intesa fra donne, ma appena Sansa tira fuori la patata bollente (cosa ne sara' del Nord quando tutto sara' finito), si osserva apparizione spontanea e immediata di statattiti e stalagmiti.
Arya/the Hound: questi due fanno finta di non essere amici, ma non ci crede nessuno. Poi appare Beric Dondarrion e tutto finisce in battutacce, taralli e vino. Per chi non se lo ricorda, Beric e' nella lista di Arya per aver venduto Gendry a Melisandre, da cui le sanguisughe, ecc. Direi un interessante espediente narrativo che introduce il fan-service della scena dopo.
Arya/Gendry: dopo aver convinto Gendry a spicciarsi a costruire la sua nuova arma (un bastone tipo quello che usava per gli allenamenti a Braavos, ma con del dragonstone staccabile? sara' interessante...), Arya decide che e' il momento di vedere cosa ci sia di cosi' imperdibile nel sesso, cosi', giusto prima di probabilmente morire. Dall'inquadratura finale, non sembra particolarmente entusiasta dell'esperienza.
Sansa/Theon: A parte la forza emotiva della scena in cui Sansa corre ad abbracciare il povero Theon, secondo me la parte piu' interessante dell'inquadratura e' l'espressione di Danaerys. Costei sta iniziando a rendersi conto che 'sta gente di Westeros ne ha passate di cotte e di crude, insieme, separati, come amici, e poi nemici e poi ancora amici. Che l'intreccio delle storie, il passato personale e delle proprie famiglie, e' radicato in ognuno degli individui radunati per lottare per i Vivi. Che, insomma, non basta arrivare con due draghi svolazzanti, un nome e della sboronaggine, arrostire qualcuno, tirare occhiatacce e ripetere "bend the knee" come un mantra, che la storia di un popolo si cancella e inizia la tua. Inizia, insomma, a capire che giocare di forza non la portera' molto lontana, perche' questa gente ha legami, e lei ha solo due draghi e due eserciti e, al momento, Jon Snow.
And... speaking of which
Jon/Dany: Jon scansa la bionda tutto l'episodio, ma alla fine, nella cripta, lancia la bomba. "ma questo significa che hai un claim al trono piu' alto del mio" "dah". Convenientemente, arriva l'esercito dei morti a rilassare la questione.
Ci sono altre scene meravigliose, i fratelli del Night's Watch che si ritrovano sul muro a parlare del passato e del presente, un sacco di ex nemici giurati che si ritrovano intorno al fuoco a valutare cosa conta davvero, un wildling che ci racconta l'origine del suo nome.
Concludo pero' con l'investitura di Brianne of Tarth a Knight of the seven kingdoms. "if I was a king I'd knight you 10 times over" "you do not need a king [...]" "In the name of the Warrior, I charge you to be brave. In the name of the Father, I charge you to be just. In the name of the Mother, I charge you to defend the innocent. Arise, Brienne of Tarth, a Knight of the Seven Kingdoms". Brianne, che pensava non sarebbe mai stata investita cavaliere ("Women cannot be knighted" "Why?" "Traditions" "Fuck traditions"), adesso e' cavaliere e per mano di Sir Jaime Lannister, il cavaliere per antonomasia. Per la prima volta in 8 stagioni, Brienne sorride. Un sorriso bellissimo. Questo significa una cosa e una sola cosa: che e' l'ultimo episodio che si conclude con lei viva!

Chi mi segue da anni, sa che questo genere di episodi sono i miei preferiti. Tante relazioni personali, niente botte. Domenica prossima, invece, la situazione sara' invertita, ci sara' la battaglia e un sacco di gente tirera' il calzino.
Vi potete divertire nei commenti a fare previsioni. Io sono abbastanza certa che Brienne, Theon, Gendry, Beric e forse anche Tormund passeranno all'esercito dei morti. Sono anche abbastanza sicura che la spear di Arya avra' a che fare con il dragon-zombie, ma chi vivra' vedra'.

Tuesday, 16 April 2019

Game of Thrones S8 Ep1: WINTERFELL


Era l'ora, proprio l'ora! dopo 20 mesi di attesa quasi quasi m'era passata la voglia, così con una settimana di anticipo mi sono rimessa a guardare highlights, video, interviste per entrare nel clima. Poi alla ride mercoledì qualcuno ha portato gli Oreo di Winterfell. Allora ho fatto mente locale che davvero stava succedendo. In sei settimane diremo addio al TV show più bello del mondo.

A voi, quindi le ultime sei review, e poi deciderò che fare di questo blog.

L'episodio inizia - e si svolge quasi interamente - a Winterfell. Un ragazzetto corre nella foresta innevata, scapperà dai White Walkers? ... no corre a vedere l'esercito di Queen Danaerys che entra a Winterfell. Allo stesso modo, un milione di anni prima, Bran si arrampicava a vedere l'arrivo di re Robert Baratheon, evento che segnò l'inizio della fine del benestare per tutti (e l'inizio delle nostre gioie).
L'esercito sfila davanti a una platea di Northener un filino scettici, ed ad Arya, che magistralmente fa dipanare emozioni sul un volto ripulito a cui oramai ci siamo abituati: gioia e sollievo nel vedere Jon, rabbia quando scorge l'Hound, sogghigno quando le passa davanti Gendry. Dany sogghigna quando i draghi fanno la loro prima comparsa, ma non sa che il Nord è duro e non si impressiona facilmente e le ci vorrà ben più di un paio di draghi e un paio di eserciti per conquistarlo. Jon entra nelle mura e corre incontro a Bran, lo abbraccia e lo bacia. Spendiamo un secondo nel ricordare che, un milione di anni fa, Jon aveva lasciato Winterfell alla volta del Wall per unirsi al Night's Watch e l'ultima persona nel castello che aveva salutato era stata Bran, in coma. Questa è la prima volta che lo rivede da allora. L'emozione, da parte sua, è palpabile. Lo stesso non si può dire di Bran, anche se forse l'abbozzo di sorriso che ci regala è il massimo spettro emozionale di cui è capace. Il suo ruolo è, al momento, apparire nel posto giusto al momento giusto, ghiacciare l'atmosfera e sputare ordini 
Jon abbraccia Sansa, le chiede di Arya, che non si sa dove sia così come nel primissimo episodio, poi le presenta Danaerys. L'incontro fra le due signore è come tutto l'audience se lo aspetta. Dany si gioca la carta della serenata, Sansa la squadra dall'altro del suo metro e 80 e le lancia un gelido "winterfell is yours, your grace" (fra le righe "we'll see about that"). Bran prontamente interviente a riportare tutto in prospettiva annunciando che il muro è cascato e che stanno tutti per essere trasformati in zombie. Ci si sposta nella great hall di winterfell dove tutti i bannermen sono stati riuniti per l'occasione. Little Lord Ned Umber viene spedito a casa a chiamare i suoi uomini, magistrale trucco per farci ricordare chi è questo; Lyanna Mormont si cazzia Jon per aver rinunciato al titolo di King in the North e essere tornato a casa rivestendo il ruolo di paggio della regina. Allora, tanto per gettare un minimo di gasolina sul foo, si alza Tyrion, che a) è un Lannister, b) è l'hand of the queen di una regina che nessuno vuole, c) è sempre il marito di Sansa (bene non scordarselo) e tenta di perorare la causa di Jon - se si sopravvive è merito suo ecc - e di incoraggiare gli astanti con la notizia che l'esercito di Cersei (quello stesso che ha sterminanto mezze casate del Nord al red wedding) presto sarebbe arrivato in soccorso. Ora io mi dico... a) really? b) ma lo show non può trovare un sistema migliore di far evolvere il plot senza far sembrare Tyrion, un tempo the cleverest man alive, un cretino? Al che Sansa, in perfetta dinamica fra moglie e marito non mettere il dito, chiede come si pensa di dar da mangiare a tutta 'sta gente, specie a due draghi. E poi, che mangiano i draghi? quello che gli pare, cara mia, risponde la regina settando il tono della relazione con la cognata. E siamo solo al 13mo minuto.
Altra scena un altro paio di reunion. 
Sansa/Tyrion. Ancora tecnicamente sposati (facciamo finta che il matrimonio con Ramsay non sia mai avvenuto), si sono visti per l'ultima volta al matrimonio di Joffrey ('it had its moments') per poi lei scappare con Littlefinger verso i Boltons e lui essere imprigionato, chiedere il trial by combat, e poi scappare verso Essos per incontrare Danaerys. Sarò l'unica in tutta la fandome, ma io voglio vedere questi due che vissero felici e contenti. Secondo me, ridendo e scherzando, sono fatti l'uno per l'altra.
Arya/Jon: "come hai fatto a arrivarmi alle spalle senza farti sentire" "ehm jon", "hai mai usato needle?" "ehm jon, un par di volte, preferisco il veleno per sterminare casate", "gelosa della mia spada di acciaio di valaryan" "ehm jon, no... ho giusto qua un pugnaletto dello stesso materiale anti zombie e ho in mente un'arma non convenzionale da far costruire alla mia vecchia fiamma Gendry". Jon, sempre in modalità paternalismo, cerca di riallacciare il vecchio senso di camerata con la sorellina contro Sansa, ma non funziona, troppa acqua è passata sotto i ponti e la nuova regina non garba granchè manco a lei (il che non è propriamente un bene). "Don't forget that". Povero Jon, nessuno che dia segno di approvare le sue scelte. Mi chiedo come e quando Jon scoprirà cosa Arya è diventata. 

Ci si sposta a King's Landing dove il personaggio di Cercei viene reintrodotto con una parole: "Good". Poeratte. Il resto è noia. Euron arriva con l'Iron Fleet e la Golden Company (senza elefanti) con l'unico scopo di scoparsi Cersei, missione compiuta in semi scioltezza. Nel mentre Bronn è in un bordello, dove 3 prostitute parlano di draghi e Ed Sheeran, cosa che non esattamente gioca a favore della prestazione di Bronn. Conta poco, perchè di punto in bianco accapa Qyburn (mi stupisce sempre come le stanze dei bordelli di Westeros siano accessibili a cani e porci in ogni momento). La proposta è la seguente: se i fratelli dorati, nonchè i suoi fedeli compagni di avventure, dovessere sopravvivere agli zombi, che li ammazzasse lui. Ora io dico.... però oh, è pur sempre Bronn di cui si parla. Unica mossa interessante di tutto il set, è il salvataggio di Yara, annoiata a morte dalle minchiate dello zio, per mano di Theon. Yara intende rifugiarsi nelle Iron Island per dare rifugio a Danaerys dovesse colei e la sua banda fallire nel fermare gli zombi (gli zombi non nuotano, ma hanno sempre un drago... bah), smart girl. Theon intende compiere il suo arco redentivo salendo a Winterfell per combattere a fianco degli Stark, e non lo biasimo. NB: il tema musicale dei Greyjoy è uno dei miei preferiti.

Di nuovo a Winterfell, Davos butta li la possibilità di un matrimonio fra Jon e Danaerys, ma dato che sappiamo quello che sappiamo, la vedo, purtroppo, bigia. Varys sigilla il mio pensiero con un laconico "nothing lasts". Poi i due montano in groppa ai rispettivi draghi: Rhaegal per Jon, il drago verde che porta il nome di suo padre. La scena è scontata e smielata, sapevamo che doveva succedere, è successa a metà del primo episodio ed amen. Serve solo a mostrare al mondo che Jon *può* cavalcare un drago, che, per chi conosce la storia... la dice lunga.
Arya/Hound: laconico, come doveva essere
Arya/Gendry: adorato ogni secondo. Dopo un secondo di smarrimento rientrano immediatamente nelle vecchie dinamiche di scherno/flirt "as you command, lady stark" "you don't know another rich girl". Voglio questi due insieme, Arya è grande abbastanza a sto punto, no? 
Sansa/Jon: Lord Glover se ne sta nel suo keep, il che non è probabilemnte una scelta astutissima, ma lui non lo sa. Il motivo è che lui era fedele a Jon Snow KitN. Sansa rantola tutto il suo disappunto a trovarsi per casa una primadonna con due eserciti e due draghi, Jon seriamente sta perdendo la pazienza ed è sul punto di sclerare urlando: you all miss the actual point! Povere Jon. Disappunto della popolazione a 360 gradi ed il peggio a ancor da venire.
Danaerys/Sam: e tu, biondina, che pensavi che almeno questa ti andasse liscia e di comprarti almeno un allaeato. E invece, un due di picche vestito a festa. Per chi non collega, Dany ha arrostito padre e fratello Tarly dopo la battaglia quella famosa che Jaime si butta nella pozza. Tyrion l'aveva avvertita di non arristore gente a caso, che la gente di solito ha famiglia, che poi usualmente si incazza. Ma lei nulla, lei è stata tutta la 7 stagione a dire Bend the Knee a cani e porci, e non ha sentito campane, ed ora sono problemi.
Sam/Jon: Povero Jon, una bega dopo l'altra. Lui voleva solo farsi dei gran cazzi suoi, cavalcare e dargliene di spada e invece prima Commander del Night's Watch, poi King in the North e ora pure Re dei 7 regni. "I know it's a lot to take". Sam... a little bit of an understatment. Quello era passato dall'odiare il fatto di essere un bastardo a portare il cognome Snow quasi come un punto d'onore, della serie "mi sono fatto da solo" come Berlusconi, ed ora viene fuori che è l'essere più entitled del mondo conosciuto? Mi girerebbero anche a me. Senza nemmeno iniziare a concepire cosa ne sarà del suo rapporto con Danaerys, che vabbè è la zia ma per due Targaryen è il meno, ma soprattuto, coucazz vestito a festa da via i 7 regni a lui solo perchè c'è sta storia di un diario e di un ragazzetto immobile che vede cose. Kudos a Kit Harrington, non deve essere stato facile recitare quella scena. Degno di nota come la sua prima reazione sia stata preoccuparsi che il retto Ned Stark gli abbia mentito. Quando si viene a sapere qualcosa di troppo grosso, il nostro cervello non ce la fa a processare e si attacca alle cazzate: è successo spesso anche a me, che quando qualche fidanzato mi mollava, mi preoccupavo di roba tipo: e ora come si fa per la relazione del corso talditale?
Last Heath: la banda di Dandarion e quel che resta del night's watch si incontrano in quello che fu il keep degli Umber, per trovare il piccolo Ned infilzato a fungere da pistillo di una margherita di arti umani. "È un messaggio del Night King" dice Tormund. Messaggio di che, esattamente? Questa è la fine che farete tutti, and, by the way, noti che non c'è più nessuno in sto castello... indovina che fine hanno fatto? Direi che oramai l'abbiamo capita.
Tornando un attimo a Bran, che ha passato giorno a notte all'addiaccio a aspettare l'arrivo di un vecchio amico... 
Jaime/Bran: oioi non vedo l'ora che sia domenica prossima.

Lo show, in 55 minuti, ha tolto dalle palle tutto, ma proprio tutto quello che ci aspettavamo, ha re-inquadrato tutti i personaggi con una battuta o due, ci ha ricordato tutti gli intrighi e i retroscena. Ora sappiamo chi odia chi, chi ha conti in sospeso con chi altro, equilibri ed alleanze, amicizie e amori. Ci siamo tolti di mezzo anche la cavalcata dei draghi. L'unica cosa scontata a sto punto è la battaglia con il Night King, che dal trailer parrebbe avvenire la settimana prossima e... poi? Ho come la sensazione che questo primo episodio, così piacevole e lineare, con solo un paio di marinai presi a mannaiate e un ragazzino infilzato in modo artistico, una sola scena di sesso dal tono canzonatorio, e, poi, abbracci e baci, sia solo la quiete prima della bufera di neve, altro che tempesta. Non ti fidare di GoT, amico mio, non ti fidare, che se ti rilassi... zaaaac ti decapito il protagonista.

Thursday, 11 April 2019

Fede scopre Netflix

Ho ceduto al lato chiaro e ho fatto account Netflix. Con esso, mi si è aperto un mondo di meraviglie. Netflix è la cosa migliore capitata al genere umano negli ultimi 20 anni. Netflix è mio amico, mi capisce e mi ama più del vino, della birra e della cioccolata (e non ha calorie). Io amo Netflix e gli sarò fedele finchè morte - o HBO - non ci separi.

Per celebrare questo grande amore, ecco a voi la recensione di una piccola percentuale di quello che mi sono sparata ultimamente, ma siccome domenica inizia l'ultima stagione di Game of Thrones, mi devo accontentare di recensire solo qualcosina, perchè il tempo è purtroppo quello che è.

Medici - The Magnificent (season 2) 
Notevole. Meravigliosamente girata. Ultimamente mi sono appassionata agli show d'epoca, ma sono anche diventata ficosa e non mi piace tutto. E con Netflix, ciò che non mi piace, semplicemente non lo guardo. Medici - Master of Florence (S1) era notevole, ma questa seconda stagione mi pare anche meglio. Lorenzo il Magnifico è magnetico, bello come il sole (questa parte manca di accuratezza storica, a quanto pare), intelligente e delicato come colui che la storia canta come patrono del rinascimento fiorentino. La storia inizia - e finisce - con la Congiura dei Pazzi, che tutti sanno come va a finire, almeno qua non ci sono colpi di scena o rischio di spoiler. Tuttavia la stagione ci regala anche un abbozzo di Red Wedding di noiattri. Jacopo de' Pazzi muore impiccato, insieme al nipote Francesco. Sean Bean interpreta Jacopo mantenendo il primato di attore perfetto per morire sullo schermo di qualche morte violenta. Lorenzo ascende al potere, politico di spicco e patrono delle arti, e perde parte della sua purezza d'animo nel processo, come purtroppo deve essere, il tutto mentre Botticelli concepisce la Venere. Di nuovo, le donne del rinascimento mostrano i controcoglioni, dall'immensa Contessina (che appare nei flashback) a Clarice Orsini, per finire con Simonetta Vespucci, che - non lo sapevo - fu musa ispiratrice di Botticelli e Poliziano. Non si può chiedere di meglio. Unico neo: qualcuno potreva insegnare al cast intero la giusta pronuncia del nome Lorenzo!

The crown
E' la storia della nostra adorata regina Elisabetta di Inghilterra, con i suoi cappellini e i suoi intrighi di corte. È storia per davvero, non saprei dire quanto accurata. Lo show e' estremamente ben fatto, episodi da un'ora l'uno, ognuno che gira intorno a un fatto certificato di storia inglese. La Fede che ha abbandonato i supereroi (per il momento), ha molto apprezzato questo elemento, anche se si chiede come la possano aver presa lei, la regina, e il principe Filippo, a vedersi sullo schermo così rappresentati.

The Kominsky method
Una piccola perla, che non sconta nemmeno un anno a un ottimo Michael Douglas (Golden Globe per migliore attore), e non lo fa, perchè il punto dello show è proprio quello: come due amici di successo si confrontano con la vecchiaia, la malattia e la definitiva partenza delle persone intorno, che giorno dopo giorno diventa parte della vita quotidiana. Ultimamente penso un sacco all'invecchiare, al corpo che non risponde come un tempo, alla pelle macchiata, alla pancia che porta i segni degli anni e delle gravidanze. Questo show è cascato a puntino, e, se non mi ha dato particolare conforto, mi ha fatto riflettere sul fatto che siamo tutti sulla stessa barca, che va... e va lasciata andare.

Bodyguard
Ammetto che la storia non sia delle migliori mai scritte, a metà fra lo scontato e il poco credibile - nell'accezione rocambolesca del termine - per un poliziesco. Un po' troppo James Bond, insomma; ma, gesummio, Richard Madden è sublime.  

Lucifer
Chi e' stato un fan di Castle, non può che apprezzare questo show. Anche il cognome della poliziotta cazzuta suona simile (Becket vs Decker). Per chi come me adora il supernaturale, qui c'è il valore aggiunto degli angeli e i demoni, degli esseri celesti e della umanizzazione degli dei. Diciamo che, nella dinamica della risoluzione dei casi, Lucifer e' davvero molto simile a Castle, e probabilmente a tutti i copycat. Quello che ho apprezzato un sacco qua invece, e' la descrizione del mondo terreno e ultraterreno vista dagli occhio del Diavolo in persona. Si scopre il suo punto di vista. Lui, the Lord of Hell, che non e' cattivo, ma punisce i cattivi nel nome della giustizia. Lui, l'invincibile, l'immortale, il figlio prediletto caduto, si scopre vulnerabile, come tutti noi miserabili, davanti a sentimenti che non capisce. Lui non e' altro che uno pieno di "daddy's issues", che viene da una famiglia disfunzionale, con le dinamiche di tutte le famiglie del mondo.

The umbrella academy
Non c'è niente, ma proprio niente che non si sia già visto.

Ho anche guardato "The chilling adventures of Sabrina" e - sopratutto - "Madame Secretary", ma mi tengo le review per quando finiscono le stagioni in corso, che non ho ancora visto.

Ora, siate pronti che *Winter is Here* e da lunedì prossimo sarò sensibilemente più attiva.