Tuesday 12 July 2016

X-Men Apocalypse


Terza installazione del prequel del primo X-Men (2000), quello in cui Wolverine fa da protagonista, Anna Paquin è una ragazzetta che interpreta Rogue abbastanza male, prima di imparare l'arte della recitazione in 100 stagioni di True Blood e Magneto alla fine è nella prigione di plastica che gioca a scacchi con Professor-X.
Direi il peggiore della prima trilogia, o della seconda, come la vogliamo chiamare, con questi prequel si fa sempre un gran casino con la numerazione (vedi Star Wars).
Nonostante non sia eccezionale, direi che si guarda volentieri, la recitazione è molto spesso buona, così come i dialoghi e l'evoluzione dei personaggi. Ottimo McAvoy nel ruolo del giovane Charles Xavier, che a questo giro perde i capelli. Veniamo introdotti agli X-Men originali ragazzetti: Jean Gray, Cyclops, Storm, Nightcrawler. Ritornano Mystique, Magneto, Beast. Un plauso speciale a Quicksilver al quale va la scena più divertente del film intero - citazione da "Days of future past", forse, perché il montaggio è volutamente analogo.
La trama sa di poco con lo sconto: il primo x-man, cattivone, risorge e arruola quattro fave con il costume dei cavalieri dell'apocalisse per "salvare" il mondo che ha perso la via, leggi sterminare la qualunque. Gli X-Men salvano la baracca, ma il vero ruolo di costui è servire da plot device per la "nascita" del potere psichico di Jean Gray-Sansa, che è tutto su un altro tono di come ce la ricordiamo in "The Last Strand", terzo film della prima trilogia. Anch'esso il peggiore dei tre. Come dice Sansa uscendo dal cinema dopo aver visto il ritorno dello Jedi, "we can all agree that the third is always the worst". Ma insomma in "The Last Strand" Jean è Dark Phenix, ha perso il capo, spazza tutto, ammazza Charles Xavier e alla fine muore per mano di Wolverine.
Io già che c'ero li ho riguardati tutti quanti, così da avere le idee chiare su tutte le pecche di scrittura e continuum temporale, ma se si ammette che dopo "Days of Future Past" la storia si riscrive, allora tutto torna. Forse. Jean Gray/Sansa si trasforma in Jean Gray che si vede alla fine di DoFP e non in dark phenix di TLS e magari faranno un altro film per spiegarci il che succede fra un po' d'anni, se hanno tempo. Ma forse anche no, da quanto dicono alla 20th Century Fox.
L'unico comune denominatore di 7 film è Xavier che tenta di convincere Magneto a credere nel genere umano e stare buono, con argomentazioni pari a quando si cercava di convincere il fidanzato a non lasciarci e poi ci lasciava uguale.
Intanto con questo film si conclude l'epopea di Charles, Erik, Raven e Hank e mi mancheranno.
Ora mi sta prendendo tristezza.
16 anni di X-Men. Il primo visto al cinema multisala di Firenze.
Mi toccherà riguardarli una volta ogni tot anni come si fa con i vecchi film amarcord e ricordare i bei tempi andati, quelli in cui contavo i giorni dall'uscita del secondo Spiderman di Sam Raimi.
Per chi vuole farsi due risate, legga qua la recensione di Leo Ortolani.

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