Wednesday 13 September 2017

Il post-GoT e i vari fix

18 mesi all'inizio della stagione finale. 18 mesi non passano mai. E uno ha le proprie addiction da placare.
E, dopo un po', anche i montaggi su YouTube di Jon e Daenarys, i commentari di previsioni della stagione 8 e la pubblicita' di Dolce&Gabbana vengono a noia.
Allora uno si trova delle serie-metadone e se le spara per gola nel binge watch di ultima generazione.

Io mi sono sparata a tempo record: Defenders e Medici: Masters of Florence.

DEFENDERS
Related image
Un porcaietto che si colloca fra quel porcaio assoluto che era Iron First e quella cosa tutto sommato decisamente guardabile, seppur troppo imbevuta di black power, che era Luke Cage. Si parte con il rimettersi in pari sulla situazione dei 4 dell'oca selvaggia: Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage e Danny Rand (aka Iron First), che poi si incontrano, si scrutano, si conoscono e combattono insieme per sconfiggere il BigBad che e' la Hand. Forse proprio nella Hand sta il problema: Daredevil S2 aveva introdotto l'organizzazione in maniera vaga, tanto per creare suspence e mistero. Il cuore della narrazione sulla Hand sarebbe dovuto spettare a Iron First, che pero' era un troiaio completo, e non solo a causa di Finn Jones, ma anche perche' lo script faceva cacare. Fatto sta che sulla Hand non si e' capito un cazzo, se non che sono cattivoni-ninja che hanno in mano tutte le cattivere di New York (e del mondo intero), a partire dallo spaccio di droga in su. Poi si lascia intendere che hanno trovato il modo di sconfiggere la morte (con una pozione contenuta nelle ossa di drago - ?! - e le illeciti donazioni di sangue di ragazzini ospedalizzati) e che hanno riportato in vita Elektra, per fare che, esattamente non si e' capito. Pero' per farla resuscitare hanno finito la pozione e ora gliene serve dell'altra, che forse e' dietro a una porta, che forse puo' aprire solo l'Iron First, che quindi devono sequestrare? vi suona una cagata? beh lo e'. Poi vabbe', il Daredevil di Cox resta uno dei migliori supereroi Marvel sullo schermo al momento e Jessica Jones ha carattere, anche se senza una controparte alla sua altezza, come era Kilgrave, restano solo i calcioni e il sarcasmo. Comunque te lo spari volentieri, Defenders, una puntata dopo l'altra, magari mentre cucini o leggi la posta.

MEDICI - MASTERS OF FLORENCE
Image result for mediciGame of Thrones di noiattri. Il fix perfetto. PERFETTO.
a) perche' c'e' Richard Madden, ex-Robb Stark, adesso Cosimo de' Medici detto Cosimo il Vecchio.
b) perche' gli intrighi di corte in versione fiorentina sono quanto di meglio che una fiorentina di adozione espatriata possa desiderare.
c) perche' Robb Stark ha imparato il gioco dei troni e non si fa infinocchiare piu', soprattuto da Walder Frey, che per sorte o no, e' di nuovo il suo futuro suocero, nei panni di Alessandro de' Bardi - ovvio che penso che non sia stato affatto casuale, quel cast.
d) perche' ci sono donne rinascimentali coi controcazzi, fiorentine dentro, che giocano al gioco dei troni con una grazia che Cersei spiccia a loro tutte casa. Mi riferisco a Contessina de' Medici, nee de' Bardi, ovviamente, ma non solo. Anche Lucrezia Tornabuoni fa il suo, cosi' come tutte le moglie di questi signori della Repubblica di Firenze, che senza una donna coi controcazzi a casa a mandare avanti la baracca sarebbe stati allo sbaraglio chissa' dove.
e) perche' c'e' Donatello che fa il Davide e Brunelleschi che fa la cupola, Richard Madden coi capelli lunghi che gioca al calcio storico, Andrea de' Pazzi che fa Littlefinger e Firenze che fa da teatro. E mi frega cazzo delle - tante - inaccuratezze storiche.
f) perche' m'e' presa una grandissima nostalgia di casa e mi chiedo perche' devo essere negli USA sotto l'uragano, mentre Richard Madden si aggira per le strade di casa mia e Kit Harington per le strade di Napoli. Poi ripenso che vivevamo tutti e tre contemporaneamente a Londra e sulla Tube non ci siamo mai incontrati quindi, forse, non e' destino. Maledizione.

Tuesday 29 August 2017

GoT S7Ep7 - The Dragon and the Wolf

81 Min di cuore in gola, di nodi che vengono al pettine, di relazioni (incestuose) che finisco e altre che iniziano. Ma sopratutto, 81 min di reunions, che poi sono state per me la parte meglio dell'episodio. Un episodio dal passo veloce, troppo veloce di sicuro per qualche plot, ma che invece lascia ampio soddisfacente spazio al gioco dei troni, sopratutto quello bagnato di vino, che dopo tanto fantasy, ammettiamolo, ci mancava.



King's Landing. Inquadrature mozzafiato di eserciti e cavalli, della capitale, della flotta. Ci si prepara per il grande meeting. A Cersei verrà presentata evidenza inconfutabile dell'esercito dei morti e chiesto un armistizio. Nel mentre quasi tutti i nostri personaggi preferiti sono insieme nell'arena: amici, ex-amici, amici ritrovati, novelli nemici e vecchi antagonisti. Bronn e Pod, Bronn e Tyrion ("you can suck his magic cock later"), Pod e Tyrion ("A pleasant surprise in an unpleasant situation"), Hound e Brienne che infoma Hound che Arya è viva e vegeta anche se leggermente psyco ("the only one that needs protecting is the one that gets in her way" "it won't be me"), Claganebowl ("you know what's coming for you, you've always known"), Brienne e Jaime ("fuck loyalty"). Il Dragonpit e' un vero colosseo in Spagna, ovviamente magnifico. La scena è appositamente spoglia di particolari, minimalista nei dettagli, perfetta per lasciare spazio alla presenza ingombrande di tutti questi personaggi, al gioco di sguardi, alla tensione data dai vecchi odi e rancori che devono lasciare spazio alle nuove necessità. Le regine si incontrano ("We've been here for sometimes" "My apologies"), Tyrion e Jon spiegano il per come e per quando a una unimpressed Cersei ("they are about to became one million more soldiers in the Army of the Dead" "I imagine for most of them it would be an improvement"), si giocano la carta wight, tutti si cacano sotto, Jon spiega scienticamente come liberarsene. Qyborn non si capacita di quanto possa imparare sulla morte da questo oggetto meraviglioso che gli si agita davanti - ricordiamoci che era stato bandito dalla Citadel per sperimentare sui vivi al fine di impare la morte, invece che il contrario, e cioè sperimentare sui morti per imparare a curare i vivi. Euron dichiara di tornarsene all'Iron Island (i wight non sanno nuotare), ma non manca di ammiccare a Dany che, se anche lei se ne torna a Dragonstone, magari restano gli unici due al mondo con il compito di ricreare il genere umano. Cersei acconsente all'armistizio qualora Jon dichiari neutralità nella successiva guerra per il trono, Jon fa la solita figura del coglione, Cersei se ne va con nulla di concluso ("The deads will come North first. Enjoy dealing with them"). Tre puntate e un drago dopo siamo al punto di partenza. Sennonchè Tyrion va a parlare con la sorella regalandoci una scena di quelle dei vecchi tempi. Tyrion è l'unico, in tutta Westeros, che riesce a far perdere le staffe a Cersei. Sono due o tre stagioni, cioè da quando Tyrion ha lasciato KL, che Cersei non fa che sventolare calici di vino, sputare sentenze e ammazzare con nonochalance nemici giocando a chill-out queen ("I don't care about making the world a better place, hung the world"). Con Tyrion non ce la fa, il gioco si fa duro, anche se lei ne ha imparato bene le regole ultimamente. Prima hanno un cuore a cuore su Tywin, durante il quale Cersei, perse del tutto le staffe, ammette che dopo la morte di Tywin tutto è adato a puttane per i Lannisters. Considerando che lei è salita al potere in seguito alla sopra citata morte, non si sta facendo un gran complimento. Poi ammicca alla gravidanza, Tyrion magari sfrutta la gravidanza per convicerla a accettare armistizio, Cersei magari sfrutta la gravidanza per raggirare Tyrion. O magari si appattano off-screen su qualche WTF affare che ci verrà presentato l'anno prossimo. Comunque sia, Cersei se ne torna indietro al Dragonpit - interrompendo un altro momento romantico di J+D -, e acconsente a lottare a fianco del Nord, cosa che puzza di trappola peggio di un mercato di pesce, ma che al momento viene applaudita come cosa gradita. Quello che non mi spiego è perchè esattamente ci sia bisogno di convincere Cersei all'armistizio. Anche se dovesse continuare nella conquista di Westeros mentre il nord è impegnato nella Great War, è davvero un problema? Non ci si può pensare DOPO che si è sconfitto il Night King. Ora, se tutta questa manfrina è stata progettata per reclutare alleati è una questione diversa, ma non era quello lo scopo iniziale. Era solo quello di negoziare un armistizio, che non mi pareva la principale priorità. È anche vero che, se questo incontro non ci fosse mai stato, e Dany avesse lottato a nord con tutta la sua armata, le perdite subite le avrebbero reso complicato l'affrontare i Lannisters in un secondo momento. Ma ci avrebbe guadaganto le casate del Nord. Boh, so un tubo io di strategie di guerra. Io sono per la pace universale.
Dopo un po', il buon Jaime cerca di chiamare a raccolta l'esercito, quando Cersei scopre le carte e spiega all'incredulo gemello che era tutta una messinscena, che lei non ha alcuna intenzione nè di tenere fede all'armistizio nè tantomeno di lottare al fianco di Jon e Dany e che ha, in verità, spedito Euron a raccattare la Golden Company. Jaime è senza parole, e questa è la goccia che fa traboccare il vaso della loro relazione, con due stagioni di ritardo rispetto al libro. Jaime ora è uomo di onore e intende mantenere la promessa data, così cavalca verso nord da solo, a porgere non so bene quale aiuto con una mano sola, all'armata dei vivi. Redenzione completa. Ora lo voglio vedere insieme a Brienne e sono appagata. Nel mentre lascia KL, cade il primo fiocco di neve, winter has come a sud, e l'arco si chiude con una serie di meravigliose inquadrature della capitale che silenziosamente si ricopre di neve.
Dragonstone: il gruppazzo decide l'itinerario del viaggio, Jon vuole navigare nord con Dany - shall we have #boatsex? - Jorah dice che no Dany dovrebbe volare a nord - please no #boatsex - dany acconsente a navigare nord - yes, #boatsex please, sono in astinenza da una stagione intera. Povero Jorah. Poi Jon inspira Theon a fare la cosa giusta e Theon corre a salvare Yara. In tutta la scena, abbastanza toccante, che sa di onore e di meritata redenzione, Jon butta li una frase potenzialmente interessante "you don't need to choose, you are a Greyjoy and a Stark". Il ragazzo sembra OK con la doppia nazionalità.
Winterfell: Un altro creepy tet-a-tet fra Sansa e Littlefinger in cui Sansa discute la decisione di Jon di inchinarsi a Dany e le turbe psichiche di Arya. Dopo qualche scena, Sansa chiama a raccolta tutti i suoi bannerman e i cavalieri del Vale in quella che sembra un processo a Arya e che invece si rivela essere un processo a Littlefinger, che viene alla fine condannato a morte per omicidio e tradimento. Questa ammetto è l'unica parte dell'episodio che mi ha lasciato amaro in bocca. Capisco la necessità del WTF moment, del twist e della morte illustre, ma avrei gradito che ci avessero mostrato un minimo di più delle trame dei fratelli alle spalle di LF. Il processo è lampo. Accusa, niente difesa, sentenza e esecuzione. Il pubblico non batte ciglio, Yohn Royce non si stupisce manco: erano tutti al corrente di tutto meno che LF? Quanto è plausibile da 1 a 10 questo scenario? Il maestro assoluto degli intrighi che si fa fottere così? E poi, un esempio sublime di giustizia sommaria, alla Cersei proprio: a LF non viene nemmeno data la possibilità di un processo giusto che viene sgozzato, senza evidenze di colpa, a parte la parola di Bran, che vabbè che è magico, ma a questo punto viene elevato a livelli di onnipotenza lievemente fastidiosi. Mi sarei aspettata qualcosa di meglio per Lord Baelish, che è stato, per almeno 5 stagioni, uno dei migliori personaggi dello show.
Un paio di scene dopo, Sam arriva a Winterfell e scambia intel con Bran sulle vere origini di Jon Snow, che è confermato figlio di Rhaegar Targaryen e Lyanna Stark, e, per di più, figlio legittimo e, come tale, vero erede all'iron throne. Il tutto ci viene rivelato tramite Bran che agisce da voce narrante mentre...
Boat: ...Jon e Dany, dopo varie puntate di occhi languidi, consumano la loro relazione (#boatsex). Il montaggio è perfetto ("He loved her and she loved him") anche se avrei preferito una scena di amore più lunga, soprattutto con un po' più di preambolo. Invece dopo 7 episodi che si smania, ci regalano solo una bussata alla porta e un paio di occhiate. Vabbe che prima al Drangopit avevano avuto tutto il tempo di flirtare dell'altro e di toccare anche l'argomento erede e la non affidabità di una fattucchiera di Essos per diagnosi ginecologiche, ma insomma boh. Altri hanno invece apprezzato che la scena si sia svolta in silenzio, guidata solo da Bran come voce narrante: Jon e Dany hanno avuto mesi e mesi per chicchierare in effetti. Ora c'è solo da agire, dentro e fuori la camera da letto. Sono ovviamente inconsapevoli che la loro relazione è un po' incestuosa (ma nemmeno più di tanto, e per altro cosa del tutto accettabile per i Targaryen), ma sopratutto che sarà ben presto messa duramente alla prova: dovrà affrontare i dettagli burocratici del claim al trono. Ora, Jon non sembra interessato a regnare, mentre Dany lo ha come unico scopo di vita, ma il popolo di Essos, medioevalmente maschilista, secondo voi chi predilige? Sono curiosissima di vedere come questa faccenda si sbriga. L'incertezza della questione si legge chiara negli occhi di Tyrion, che forse fa la parte del guardone un po', ma che sembra seriamente preoccupato perchè crede, a ragione, che questa relazione porti a innumerevoli problemi. No, non credo sia innamorato di Danaerys, sì, spero che non abbia tramato alle spalle di Danaerys con Cersei. Non so quanto sappia delle reali origini di Jon, magari più del dovuto, e questo gli mette pensiero. O forse è solo un modo dello show di mostrarci che questa relazione sarà un casino. Il che è un peccato perchè loro due sono perfetti, come sembrano essersi resi conto: Dany era innamorata anche di Drogo e Jon di Ygritte, ma fra Jon e Dany c'è affinità intellettuale, oltre che evidente attrazione fisica.
Eastwatch-by-sea: Zombie-Viserion butta giù il Wall. Kaboom. Questo ha perfettamente senso: il Wall è stato lì migliaia di anni, fra ghiaccio e magia, per tenere lontani Wildlings e Others. Perchè proprio ora doveva venire giù? Perchè proprio ora erano rinati i draghi e il Night King, evidentemente, ha orchestrato il modo di chiamare un drago a nord del muro e lo ha reso un'arma di distruzione di massa. Ora scenderanno a Nord insieme all'inverno, o portandolo. Per chi è in dubbio, non credo che Tormund e Beric siano morti, almeno non ancora.

Che dire. L'unico difetto dell'episodio, ripeto, è stato il plot di Winterfell, l'unico difetto della stagione, il passo troppo veloce (e tre puntate meno).
Il titolo dell'episodio è ambiguo: Jon e Dany o doppia nazionalità di Jon?
Poi tutte le critiche sulla timeline, la velocità degli spostamenti, la mancanza di morti e strupri e la prevedibilità, secondo me lasciano il tempo che trova. Volevate tre puntate in più di cavalcate e cameo di Ed Sheeran? Non vi bastano che siano morti House Martell e le sand Snakes, Lady Olenna, Littlefinger, infiniti abitanti delle Iron Island e wildlings e Uncle Benjen (avete avuto anche il morto Stark stagionale)? In quanto agli stupri, non era questo uno degli argomenti fonte delle critiche più acute? E per la prevedibilità presunta: a parte la Great War, avete idea di cosa succede nella prossima stagione?
In ogni caso, non esiste saga che, avendo creato aspettative stellari, non deluda un po' nel finale, semplicemente perchè un finale è un finale e che sia lieto fine, catastrofe o cliffhunger, qualcuno ha sempre da ridire. Ed il motivo vero è che non si vuole che il finale esista, e cioè che la saga finisca. Ma questa è psicologia da quattro soldi e non mi dilungo oltre.
Passate bene il prossimo anno di astinenza. Ah, magari esce Winds of Winter, eh...

Tuesday 22 August 2017

GoT S7 Ep6 - Beyond the wall

Questo rischia di essere il recap più corto della storia di Parole in Libertà, perchè non c'è praticamente nulla da ricapitolare. La puntata si svolge quasi completamente a nord, eccetto per un paio di scene a Dragonstone.



Ma togliamoci subito il pensiero e parliamo di
Winterfell: Arya ha trovato l'altra settimana la lettera incriminata e medita si farne buon uso faceless assassin-style. Inizia una manfrina di 10 min su come lei da piccola tirava d'arco nonostante fosse contro le regole, ma siccome babbo-Ned una volta applaudì, lei capì che non era lei sbagliata, ma le regole. Anche io lo sostengo sempre in relazione ai torrents. Poi accusa Sansa di essere responsabile delle disgrazie della sua famiglia tutta e rompe con il fatto che a Sansa piacciono i vestiti fighi e il potere. Sansa per tutta risposta si rivolge a Littlefinger che butta li che Brienne è un impiccio qualora Sansa volesse liberarsi di Arya. Sansa prontamente manda Brienne al meeting di KL della settimana prossima, poi cerca di recuperare la lettera dalla camera di Arya e trova invece la borsetta con le facce. Qui scopre che Arya è un faceless assassin e che anche potrebbe fargli la pelle. The end. Commenti e opinioni dopo.

Dragonstone: conversazione fra Dany e Tyrion che suona più o meno così: "secondo te a Jon gli garbo?" "si, ma parlando di cose serie a) non fare cazzate settimana prossima a KL e b) inizia a pensare alla successione visto che non puoi avere figli". Per chi è confuso Dany non può avere figli per la maledizione di Mirri Maz Duur, a seguito dell tentativo fallimentare di salvare la vita a Drogo e la perdita del loro figlio. MMD verrà successivamente arrostita nel rogo funebre di Drogo, da cui Dany risorgerà dalle fiamme munita di tre piccoli draghetti.

Beyond the wall: assistiamo per una buona decina di minuti all'intera gamma cromatica di conversazioni maschili che, in tutta onesta, girano intorno a una paio di concetti: la figa e chi ce l'ha più lungo, il tutto condito da prese per il culo, battute, bevute. Manca solo la gara di rutti. Poi incontriamo un orso zombizzato, che serve al duplice scopo di mostrarci che anche gli animali possono diventare wights e a ferire a morte Thoros, unica perdita di rilievo della puntata. Poi i 7 dell'oca selvaggia vedono un gruppetto di wights guidato da un white walker, che prontamente attaccano. Jon disintegra il WW con longclaw e immediatamente tutti i wights si polverizzano tipo i vampiri di Buffy. Tutto eccetto uno - how convenient - che viene insalamato con l'intento di essere portato a Cersei a prova inconfutabile che un esercito di zombie sta attaccando il mondo dei vivi. Ma, guarda caso, dietro al gruppetto c'era il gruppone di un milione di zombie che rincorrono il gruppetto di uomini eroici, che si rifugiano in vetta a un sasso riparati da un laghetto, il cui ghiaccio cede sotto il perso dell'army of the dead. E li stanno per una notte o poco più a giudicare dal tempo Beyond the wall, o un paio di mesi, a giudicare da tutto il resto, il tutto senza acqua, cibo, riscaldamento, ma solo la fischetta di Thoros. Thoros, infatti, muore congelato, mentre gli altri tutto sommato stanno benino. Nel mentre, Gendry torna a corsa a Eastwatch, un raven viene mandato a Dragonstone, Dany prende i draghi e vola oltre il muro, dove, intanto,  uno zombie, più vispo del previsto, si accorge che può coprire la distanza irrisoria che lo separa dai nemici. L'esercito attacca la compagnia dell'anello, che lotta con eroismo e, quando tutto sembra perduto, guarda caso, arriva Dany che salva tutti, monta tutti eccetto Jon in groppa a Drogon e sta per prendere il volo quando vede il Night King ammazzare Viserion con una lancia magica di ghiaccio. Sotto shock, prende la via di Eastwatch lasciando Jon Snow affogare in un laghetto ghiacciato. Rhaegal si era preventivamente levato di culo, vedendo la mala parata.
Alzi la mano chi ha pensato che invece Rhaegal andasse a ripescare Jon. Io si e sarebbe stato più epico e sensato di come è andata: Jon riappare, non assiderato, ha un milione di walking dead che lo attaccano, ma ecco che dal nulla spunta Coldhand che gli salva il culo montandolo in groppa al suo cavallo e rispedendolo al Wall.

Barca in mezzo al mare sulla via di Dragonstone: Dany assiste Jon che pian piano si riprende dall'assideramento, in lutto per Viserion, sotto shock, ma che tutto sommato si rifà gli occhi con il fisicaccio del bastard of Winterfell. Non manca di notare la ferita all'altezza del cuore. Jon si sveglia, e, insomma, qui davvero non si può più emozionalmente sopportare tutto questo traccheggio. È troppo per me, io del resto sono quella che ha sempre parteggiato per Ted e Robin, Hannah e Adam, Buffy e Angel ed ora Jon e Dany a tutta birra, fregacazzo se sono zia e nipote. Che sarà mai.

Allora, questo show da medioeval drama con un po' di carattere fantasy, si è trasformato in un fantasy a tutti gli effetti dove le trame di corte, la crudezza delle azioni e l'onore di re e cavalieri ha lasciato il posto a draghi e zombi ed ora, draghi-zombie. È anche vero che la storia sta per finire, son morti quasi tutti e ora ci si deve per forza concentrare sulla questione del Night King. La timeline è completamente sminchiata, lo capisco anche io, e anche loro, ma la scelta è fra rendere la timeline realistica e rallentare il racconto, o mantenere il momentum dell'azione. E oh, io sono stata con il cuore in gola 80 min, con il fiato sospeso nonostante sapessi che i draghi avrebbero salvato baracca e burattini, senza respirare quando Jon è stato trascinato giù nel ghiaccio e con la lacrimuccia quando Viserion è stato trafitto. Questo effetto me lo produce solo uno show coi controcazzi - mentre guardo Arrow, per dire, faccio altre tre cose insieme tanto sono emozionalmente investita. Poi è vero che è l'ennesima volta che Jon viene salvato in extremis, la terza in maniera simile da una battaglia che pareva perduta (Stannis durante lo sconto con Mace, esercito del Vale durante la battaglia dei bastardi e adesso). Poi è vero che il Night King poteva mirare a Drogon che aveva davanti, o Drogon arrostire il Night King e finire li la faccenda. Ma magari ci sono cose che non sappiamo. Magari la magia del Night King è tale che non è così facile arrostirlo. Dany non sapeva chi fosse, o dove fosse, inoltre, e la sua era una pura missione di soccorso. O forse il Night King aveva pianificato tutto perfettamente e l'assedio dei 7 serviva solo a attirare i draghi di qua dal muro. Sappiamo così poco del Night King, che non me la sento di sminuire tutto come una minchiata. Lo show sa, per la maggior parte, quello che fa, ed io ho fiducia che molti nodi verranno al pettine, da qui alla fine.
Sarebbe stato meglio se Jon fosse stato salvato da Rhaegal? Probabilmente, ma forse tutti noi preferiremo godersi la sua prima cavalcata di drago in un altro contesto. Avrebbero potuto sviluppare di più il momento in cui Jon incontra Uncle Benjen? probabilmente. Un minuto in più di catching-up sarebbe stato carino, ma abbiamo avuto già le spiegazioni su CH quando si era incontrato con Bran. Adesso, espletata la funzione di deus ex machina, è tempo di uscire di scena. Ricordiamoci che CH è morto e tenuto in vita dalla magia dei Children. Ne avrà anche le palle piene di vagare in quel purgatorio di neve, visto che non può attraversare il Wall. O almeno, non potrebbe se Bran non avesse - forse - rotto l'incantesimo. Ma lui non lo sa. E poi sì, poteva montare sul cavallo, ma avrebbe rallentato la corsa verso il Wall, rallentamento che sarebbe stato letale per Jon. E poi anche Leo di Caprio poteva montare sulla zattera nel Titanic, eppure il film l'avete acclamato tutti come un capolavoro.
Il plot di Winterfell, anche se lascia il tempo che trova, serve a riportare lo show con i piedi per terra, ai buon vecchi intrighi di corte e follie omicide. Cosa starà tramando LF? Non mi pare che si sia molto da capire: vuole poter controllare Sansa e possibilmente trombarsela. E Arya? C'è o ci fa? Ho già dato troppo credito a Arya in passato, pensando che fosse protagonista di twist incredibili e sottotrame strafighe e sono sempre rimasta delusa. Ma le regalo ancora una volta il beneficio del dubbio: sta fingendo e vuole testare la lealtà di Sansa. O forse vuole mettere a nudo la slealtà di LF, ben consapevole che LF sta osservando le sue mosse. Ha già abbondantemente dato prova in passato di come sia una brava attrice.  O forse c'è e basta, e allora speriamo venga fatta fuori senza pietà, visto che i puristi lamentano che ormai non muore più nessuno di rilevante in questo show sbiancato. Come se, dall'inizio della stagione, mezza flotta Greyjoy non fosse stata spazzata via, le Sand Snakes tutte quante fatte fuori in maniera trucolenta, Ellaria incatenata in una prigione a guardare sua figlia marcire, Olenna  avvelenata, la stirpe dei Tyrell estinta e i Tarly arrostiti.
Dany e Jon: fan-service? Ma siiiii eddai per una volta. Ci avete ammazzato Robb Stark, ci avete ammazzato Igritte, ci avete fatto sopportare una stagione e mezzo di torture di Ramsay Snow, e dateci una gioia. Ma forse, qui sta la nuova tortura, ci lascerete a bocca asciutta con lo stramaledettissimo vorrei ma non posso: Jon scopre di essere un Targaryen e allora, per onore, si tira indietro. Speriamo di no, perchè spacco a martellate lo schermo del computer. A chi s'è lamentato che non c'era bisogno che Jon si inginocchiasse perchè Dany aveva già dato la sua parola ecc, sticazzi quella ha sacrificato un drago per aiutarlo. È il minimo segno di rispetto che ci si aspetta da uno con un minimo di senso dell'onore. E poi "my queen" è un bellissimo vezzeggiativo per una moglie: nessuno l'ha letto così? Solo io eh?
Ci sono stati anche vari riferimenti ai figli: Jorah che dice a Jon si passare Longclaw a suo figlio, Dany che ripete che i draghi sono i suoi figli, Tyrion che si preoccupa della successione e di chi porterà avanti il sogno di Dany di introdurre a Westeros la democrazia. Dany sarà incinta, prima della fine della stagione? No, secondo la profezia di MMD:"When will he [Drogo] be as he was?" Dany demanded. "When the sun rises in the west and sets in the east," said Mirri Maz Duur, "When the seas go dry and the mountains blow in the wind like leaves. When your womb quickens again, and you bear a living child. Then he will return, and not before." Ma qualcuno pensa che Drogo sia tornato a lei in forma di Drogon, e che quindi lei, a sua insaputa, sia perfettamente in grado di avere figli.

Questa stagione è tutta basata sul portare personaggi che amiamo, odiamo, rispettiamo o no, insieme, allo scopo di combattere l'unica guerra che conta. E, dite quello che volete, è bello vedere vedere Jorah e Jon discutere di Ned Stark, dal punto di vista del figlio e di colui che Ned voleva giustiziare; Gendry che si riappacifica con la brotherhood a cui tanto si voleva aggregare e che invece l'ha svenduto incontro a una morte certa; Davos e Tyrion che discutono, in maniera quasi amichevole, della battaglia di Blackwater che tanto è costata a entrambi.

Poi vabbè si potevano risparmiare lo zombie polar bear, ma a quanto pare lo D&D lo volevano da 4 stagione e in questa, più corta e con un badget stellare suppongo, si sono impuntati e l'hanno ottenuto. Un contentino ai produttori e una strizzata d'occhio a tutti i fan hard core che sanno tutto di Sheila the bear.

La cosa che più in assoluto mi sta disturbando in questi ultimi episodi è che, con la tecnologia a disposizione a Westeros, che fa volare i raven più veloci delle email, ma a nessuno passa per il capo di mandarne uno a Winterfell a avvertire Sansa e compagnia?


Wednesday 16 August 2017

GoT S7 Ep5 - Eastwatch


Non so se di questa puntata salta più all'occhio il passo inquietantemente veloce, la serie di bombe atomiche rilasciate con la nonchalanche del verderame sui campi, il totale non senso del piano di Tyrion, l'inconsistenza della storyline di Winterfell o il gruppazzo alla Ocean 11, o compagnia del White Walkers, o Avengers come qualcuno l'ha chiamata. Ma Ocean 11 si addice meglio. Non tutto per male, per carità, ma l'highlight della puntata è senz'altro il CGI.

Da qualche parte dopo la desolazione di Smaug: Jaime e Bronn, improbabilmente, riemergono dal fiume, che era un lago, ma che sembrava profondo come un oceano. A una distanza impossibilmente eccessiva rispetto al fumo degli incendi, con mezzo quintale di armatura un po' smotata. Jaime realizza che i  3 draghi sono troppi anche per Cersei, nonostante l'immenso potere della figa che costei su di lui da sempre esercita. Bronn è interessato solo ai suoi soldi, ma non a essere trasformato in una BBQ rib.
Intanto Tyrion cammina pensoso sulla desolazione della battaglia. Era infondo l'esercito della sua famiglia, suo fratello avrebbe potuto essere fra i cadaveri. Dany elargisce un altro motivational speech: "lo so che Cersei vi ha detto che sono qui per bruciare tutto, ed in effetti è ciò che ho appena fatto, ma per una buona causa. Non ammazzo nessuno, a parte chi non si mi si oppone come i qui presenti Tarly, che verranno prontamente arrostiti". Forse un attimo incosistente come discorso, ma sorte l'effetto sperato, principalemnte perchè a tutti gli Ed Sheeran supestiti cosa vuoi che gliene fotta se combattono per una regina matta o un altra. Di sicuro meglio essere dalla parte giusta, ossia dietro ai draghi, e non davanti.

Winterfell: Bran warga in uno stormo di corvi e si accorge che l'esercito dei morti è quasi a Eastwatch-by-the-Sea. Prontamente manda raven a tutto il reame. Poi c'è tutta una macchinazione e contromacchinazione per farci credere che Arya si metterà contro Sansa grazie alle giochesse di Littlefinger, ma non credo che questo plot andrà da nessuna parte. Se qualcuno si fosse perso, la lettera che Arya trova è quella che Sansa fu costretta a scrivere sotto ricatto di Cersei, in cui si denunciava il tradimento di Ned e si implorava Robb di cessare le ostilità e giurare fedeltà al trono. Robb e Maester Luwin capirono subito che Sansa era stata forzata a scrivere quelle parole, ma Arya si è persa gli ultimi intrighi di corte, essendo come era impegnata a salvarsi il culo da tutti i cattivi del reame. Si è vero che Arya ha due o tre cose da imparare sul gioco dei troni, che Sansa è tutto a un tratto una statega consumata e LF sempre un passo più avanti, ma tutta sta manfrina mi annoia un po'. Voglio il branco degli Stark compatto e incazzato e festa fatta, tutto il resto è un po' trito.

Dragonstone: Dany atterra Drogon davanti a Jon in quella che è la mia scena preferita. Sono banale lo so, ma i dettagli di Drogon sono eccezionali: le zampe che toccano terra, l'incedere verso Jon, le narici, i denti ed infine gli occhi, che registrano il volto di Jon. Jon è terrorizzato, ma chiaramente il richiamo di carezzare Drogon è più forte della paura, l'io irrazionale che parla, il sangue, il destino, chiamatelo come volete. Dany è confusa, chiaramente attratta, sta sulle sue, ma le riesce abbastanza male. Jon sembra più nei suoi cenci, dopo tutto. A rovinare la tensione questa volta non è Dany, ma friendzone Jorah Mormont, poveraccio. Da Daario Naharis a Jon Snow, dalla padella nella brace. Poi arriva il raven di Bran e Jon in un colpo solo apprende che a) Bran è vivo, è a Winterfell e ha poteri soprannaturali; b) Arya è viva ed è a casa e c) Il Night King è alle porte. Un discreto overflow di info. Mi pare di vederlo ripetersi: one step at the time, prima il night king, prima il night king. E annuncia che il tempo di flirtare davanti al mare al tramonto è finito, che lui torna a nord a combattere come può e con l'esercito che ha a disposizione, almeno che sua maestà non cambi idea e decida di volare oltre il muro i suoi 3 draghi e concludere GoT con 8 puntate di anticipo. Ma sarebbe troppo facile no?: prima si elimina il Nigh King, poi si pensa a Cersei. Ma perchè invece non elaborare un piano del tutto senza senso, tanto per perdere tempo e fare contenti tutti quei bischeri dei fan? E allora ecco che Tyrion se ne esce con: andate a catturare un White Walker e portatelo a Cersei, la quale si convincerà di chi è il vero nemico - certamente, come no-. E che ci vuole, ma chi va? Jon ovvio, e anche Ser Jorah, in perenne ansia da prestazione, i Free Folks daranno pure una mano e poi, magari, qualcun altro sbuca fuori. Ma chi glielo dice a Cersei? Jaime. E a Jaime? ma Tyrion, naturalmente, che, che vuoi che sia che è un nano con una cicatrice e una taglia gigante sulla testa, chi vuoi che lo riconosca e becchi a King's Landing se lo fa entrare di frodo quel vecchio volpone di Davos? Dany non si capacita di tutti questi uomini che erano li a dirle your grace e che ora se ne vanno a raccattare un WW, ma il piano va avanti, in maniera eccessivamente lista pero GoT, verso il suo compimento:

King's Landing: Jaime, che aveva preventivamente aggiornato Cersei sulla verità dell'omicidio di Joffrey e sul resto - draghi -, raccogliendo scarso interesse, viene portato nei sotterranei da Bronn a incontrare per l'appunto Tyrion. Come ha fatto Tyrion a contattare Bronn? Qualcosa davvero non quadra, non sarà che Tyrion ha un piano più sottile - tipo salvare la sua famiglia, insieme al regno? Ma insomma, dopo una delle solite brillanti performance di Dinklage e Coster-Waldau, che in pochi secondi rientrano nelle solite dinamiche da fratelli, Jaime si convince a convincere Cersei a sospendere le ostilità, la quale incredibilmente accetta, non prima di aver snocciolato uno dei suoi soliti deliri di onnipotenza (dead men, dragons and dragon queens, whoever stands in our way we'll defeat it). Poi lancia li la bomba che è incinta. Ma io non ci credo: 1) sennò la profezia di Maggie di Frog va a farsi benedire, 2) perchè Cersei sarà vicina alla menopausa, 3) perchè se il bambino è di Jaime, Cersei dovrebbe essere almeno nel secondo semestre. Sa molto più di un trucco per tenere Jaime sotto controllo per un altro pochino. O di un plot device per aprire la voragine definitiva fra i fratelli e far si che la profezia di Maggie the frog si compia (il valonqar, ndr).
Nel mentre, Davos raccatta nientepopodimento che Gendry che non stava ancora remando (I though you were still rowing), ma stava forgiando spade per i Lannisters. Dopo una macchietta sulla spiaggia con due Gold Clocks, recuperato Tyrion, i 3 tornano a Dragonstone, dove Gendry si presenta a Jon in una scena di old-fashon Baratheon-Stark bromance ("you're a lot leaner" "and you're a lot shorter"). Poi Jon, Davos, Gendry e Ser Jorah partono per Eastwatch accompagnati dallo sguardo languido della madre dei draghi, che, a forza di fare la sostenuta, è rimasta a bocca asciutta.

Citadel: Sam sbrocca perchè nessuno lo caca con la storia dell'esercito dei morti e, anzi, lo trattano in maniera patronising. Ruba un po' di libri e se ne va, nella notte, con un calesse, ma non prima di aver completamente ignorato la rivelazione principale della puntata e cioè che Jon non è un bastardo, afterall, ma il legittimo erede al trono di Westeros, perchè suo padre Rhaegar, a quanto pare, aveva fatto annullare il suo matrimonio con Elia Martell e aveva risposato qualcun altro in una cerimonia segreta in Dorne. Che converrete non può che essere Lyanna Stark. Ora, lo show non ha mai apertamente detto che Rhaegar sia il padre di Jon, ma la scena con Drogon ne è un'ulteriore conferma. E comunque Sam, really?

Eastwatch: dopo due chiacchiere davanti a una birra con Tormund, il quale è confuso dal precipitare degli eventi (and you need to convince the one with the dragons or the one that fucks her brother?), l'allegra brigata  scende nelle celle a conoscere gli altri Avengers, ossia, come era prevedibile, la Brotherhood&Hound. Dopo un breve riepilogo di chi conosce chi, concordano che, essendo vivi, fanno parte della stessa squadra ("we are still breathing") e partono verso la tempesta. In 7. Contro un esercito di zombie. Spero che si siano almeno ricordati di prendere un po' di dragonglass e di mandare una mail a Winterfell per quietare i signori del Nord. E che abbiamo un mente una trappola infallibile per sequestare un WW da esposizione, sennò, almeno che Dany non arrivi con Drogon, non vedo nemmeno uno scenario plausibile perchè non finisca moooolto male.

Che dire. Per qualche motivo non me lo sono goduto, troppo veloce, nel tempo e nello spazio, con il piano più tirato del GoTverse, che sembra abbia il solo scopo di far incontrate Jon e compagnia con Hound e compagnia e dare la scusa per la rientrata in scena di Gendry.
Ce n'è uno per stagione di episodi che mi lasciano perplessa, poi di solito sono solo episodi di intramezzo, che spianano il terreno per lo svolgersi delle trame. Del resto la serie sta volgendo al termine, mancano solo due puntate alla fine della stagione e solo 8 alla fine di ogni cosa. La maggior parte delle grandi famiglie è stata, almeno apparentemente, cancellata e i giochi sono fra ghiaccio e fuoco, unica cosa importante del racconto, insieme alla rivelazione sulle origini di Jon, tutto il resto è xixica per passare il tempo.

Tuesday 8 August 2017

GoT S7 Ep4: The spoils of war



The Reach: L'esercito Lannister marcia verso King's Landing con il bottino. Bronn e Jaime chiacchierano del più e del meno. Bronn non può fare a meno di notare che Jaime non è affatto soddisfatto della battaglia vinta - o forse è meglio dire saccheggio -, i semini piantati da Lady Olenna mettono radici. Bronn si lamenta anche che non gli è ancora stato dato il castello che gli era stato promesso svariate stagioni fa e per tutta risposta viene mandato insieme ai Tarly a motivare i contadini riluttanti a dare il loro raccolto alla regina. Questo è il tono del regno dei Lannisters se non si fosse capito, mors tua (di fame, dato che winter has come) vita mea. Addirittura Bronn pare contraddetto.

King's Landing: Tycho è piacevolmente impressionato dalla velocità con cui il debito è stato ripagato, e allo stesso tempo dispiaciuto di non poter più arricchirsi sugli interessi. Butta li che l'Iron Bank è pronta a supportare MadCersei as soon as the gold arrives.

Winterfell: Littlefinger, supponendo che Bran diventi il nuovo Lord di Winterfell, pensa bene di iniziare a brandirlo con chiacchiere e regali. E gli da il pugnale di Valaryan Steel con cui qualcuno, nella prima stagione, aveva provato a assassinarlo. Quel pugnale ha, in un certo modo, iniziato la concatenazione di eventi che ha portato alla decapitazione di Ned Stark. Oltre ad avere un valore simbolico, è di Valaryan Steel, che, insieme a ossidiana e fuoco di drago, è efficiente nell'annientare i White Walkers. Insomma un bel regalino. In un tentativo di apparire simpatetico, Littlefinger compatisce Bran per aver trovato al suo ritorno tutto quel caos e Bran lo zittisce con "Chaos is a ladder" (il caos è uno scaleo), che è la frase che io vorrei sulla maglia, nonchè uno dei principi di vita di Littlefinger stesso. Per chi non si ricorda, in una conversazione con Varys a King's Landing ("The climb" - S3 Ep6) Littlefinger spiega che il caos non è un pozzo nero in cui affondare, ma uno scaleo da salire approfittando della confusione - ed io, da americana fetente che sono diventata, sono assai d'accordo (Quote completa:Chaos isn't a pit. Chaos is a ladder. Many who try to climb it fail and never get to try again. The fall breaks them. And some, are given a chance to climb. They refuse, they cling to the realm or the gods or love. Illusions. Only the ladder is real. The climb is all there is). Al di là degli sfilosofiggiamenti di Littlefinger, nel contento di questo episodio, serve solo a far a lui intendere che Bran la sa lunga su di lui, le sue trame e i suoi perchè. Mi chiedo quanto Bran sappia davvero o quanti siano solo frammenti di visioni, per adesso, e non pezzi organici di eventi passati. Perchè se è al corrente del coinvolgimento di Littlefinger nell'uccisione di Ned, non capisco perchè non lo dica. O forse è semplicemente troppo di fori. Ma lo scopriremo poi, perchè i due vengono interrotti da Meera che annuncia che torna a casa. Bran saluta e ringrazia con lo stesso trasporto che ho io quando saluto la gente che incontro per le scale a lavorare, Meera ci resta un po' così ma poi Bran spiega che insomma lui ormai ha troppi pensieri per sta dietro ai salamelecchi. Bran ha un suo perchè, va detto. Mi piace molto di più adesso che quando si faceva i viaggi fra i folletti dei boschi. Adesso è comprensibilmente confuso, prova te a vedere tutto di tutti, passato e presente, vivere contemporaneamente su diversi piani temporali, vedere con gli occhi del primo gatto che ti passa davanti e mantenere anche l'allegria. Penso che l'unico modo per non impazzire sia trasformarsi in un immenso hard disk con dentro svariati tera di dati su Game of Thrones e acquistarne lo stesso spessore emozionale. Di Meera Reed forse non avremo più notizie, ma di suo padre si (tower of joy, remeber?).
Arya è ha casa, l'ha presa lunga di nulla. E dopo mille avventure, lotte, omicidi e fughe, vedi te se si deve trovare questi due coglioni all'ingresso. Ero li che pensavo son un cuoricino piccino: ora li ammazza ora li ammazza... non sarebbe stato un buon modo per attraversare l'uscio di casa. Invece mantiene una calma serafica, entra, e aspetta Sansa nella cripta. E li le due sorelle, che non si erano mai particolarmente amate, si rincontrano e forse, per la prima volta, c'è fra loro comprensione e rispetto, perchè quando la lunga notte arriva e il vento soffia forte, il lupo da solo muore ma il branco sopravvive. E insieme vanno a riformare il branco con Bran, che chiede ad Arya come mai non sia andata a King's Landing (Bran vede, non legge nel pensiero) e poi le da il pugnale, it's wasted on a cripple. Bran potrebbe far lo sforzo di spiegarsi meglio con la povera Sansa, che è un po' confusa (what do you mean it doesn't matter), però immagino che molti dei racconti delle avventure passate, i fratelli se li scambino in privato off screen. È un peccato perchè ci piacerebbe vedere le facce da WFT, ma sarebbe uno spreco di importante screentime. Lo show decide di regalarci invece un meraviglio momento di show-off di Arya, che mette Lady Brienne alle strette durante un allenamento. Questo serve per mostrare a Sansa qualcosa di quello che è diventata la sorella e a mettere Littlefinger ancora più in guardia. Pensa un po' che gli deve passare per la testa a quello: eccheccazzo, ora che Jon era fuori dalla palle, avevo tutto il tempo per intortarmi Sansarella, invece mi devono apparire dal nulla un visionario soprannaturale che sa tutto di me e un faceless assassin che se non sto attento mi fa fuori nel sonno. Almeno Jon al massimo mi attaccava al muro e mi dava du legnate, come aveva fatto "su padre" anni prima, per la qual mossa l'ho fatto decapitare, pensa un po' ("su' padre" perchè c'è il forte sospetto che LF sappia delle reali, nonchè regali, origini di Jon Snow: qui al min 2:29).

Dragonstone: ahh Dragonstone, ahh dolore e gioia, ahh patisco io per loro due. Ma insomma tagliando corto: gli abitanti di Dragonstone salgono e scendono scale tutto il giorno per tenersi in forma. Durante una delle tante discese, Dany e Missandei si gossippano come due liceali. Ed ecco che appare Jon che porta Dany nella caverna con ossidiana. I want you to see it before we start packing it to bits. Ehm, vedere che? (Posso iniziare ora a giocare coi doppi sensi ora e finire dopodomani, ma li lascio a voi, del resto Jon Snow pare dare il meglio di sè nelle grotte). Ah, volevi mostrare l'ossidiana e poi anche i disegnini dei Children of the Forest - notate le spirale, le stesse in cui i White walker usano posizionare i cadaveri - e poi che loro e i primi uomini lottavano insieme contro un nemico comune: the enemy is real, is always been real. E Danaerys, invece di fare l'unica cosa sensata da fare, ritira fuori la minchiata del "bend the knee", rovinando ognicosa. Tutti i coglioni della fandom cadono all'unisono, Jon rispiega, con voce sempre più sconsolata, che col cazzo i Lord del nord la vogliono come regina, Dany insiste. E allora fanculo oh, ti tromberei anche, ma sei più dura di questa montagna d'ossidiana. Escono dalla grotta che sembra si tengano la mano, ma invece è solo una, forse non troppo casuale, inquadratura. Fuori Varys e Tyrion. "We took Casterly Rock". Campane che suonano a morte. Dany si incazza, vuole sbrigliare i draghi, "We talked about this" (Tyrion ha lo stesso tono che ho io con Fabio quando fa le bizze perchè vuole mangiare un altro gelato). Al che Dany si rivolge a Jon che la convince a fare una cosa sensata. Jon, adesso, da presunto suddito è asceso al rango di consigliere. Del resto è uno dei pochi che guarda oltre il proprio naso, ha visione, è intelligente, ha cuore e è belloccio. Mi chiedo cosa si voglia di più da un uomo. Dopo un po', Jon e Davos scendono le scale, ovviamente. Un altro impagabile dialogo "She has a good heart" "heart? I saw you staring at her good heart (=boobs)" "bla bla sul night king" "speaking of good heart (=boobs): Missandei of Naath". Ma seriamente Davos ci prova con Missandei? L'aria di Dragonstone lo mette di buon umore, senza quella pesantezza di Stannis poi è tutto un altro stare. Toh, arriva old friend Theon, che viene prontamente preso per la collottola, rivela la cattura di Yara e sostiene di essere venuto per chiedere aiuto alla regina. "The queen is gone" "When did she go?" cut magistrale su...

The Reach Again: Tarly annuncia che l'oro è entrato nel gate di KL (bugger), chiacchiere e risate di quel compagnone di Bronn finchè, aspetta un po'... cavalli... HOLY SHIT.
As per Robert Baratheon: "only the fool would meet the Dothraki in an open field". "We can hold them off", yes, sure, e arriva Drogon.


Il resto è un orgasmo visuale che è inutile commentare, va visto e basta. Dany ha dato retta, a Tyrion o a Jon poco conta, ed ha optato per attaccare un esercito e non i civili. A chi si lamenta che la battaglia non era alla pari, vogliamo davvero iniziare a elencare tutte le merdate non alla pari che hanno fatto i Lannister? Nonostante questo non posso non provare pena per Tyrion, che guarda dalla collina sbaragliare la sua famiglia. "Fleet you idiot, you fucking idiot" (versione GoT del famoso: fly, you fool del signore degli anelli). È pur sempre suo fratello e gli ha salvato il culo più di una volta. Vediamo se l'Imp di Casterly Rock ricambia il favore e lo show ci regala il compimento della redenzione di Jaime che il libro ci ha già dato da mo'.

Che dire, se non si vuole stare a fare le solite pulci alla timeline (o i Lannister sono lenti come la morte a trasportare le provviste da Highgarden a King's Landing o i Dothraki si teletrasportano), questo episodio è bello e anzi forse il più bello. Questa stagione ha il tono opposto di quella passata, il passo è velocissimo, succedono più cose di quanto si sia in grado di processare: il branco degli Stark che si riforma a Nord, la Brotherhood without banner che si unirà presto alle fila contro il Night King, l'attrazione crescente fra gli ultimi due Targaryen (come da tradizione di famiglia, i Targaryen si sposano fra loro per tenere pulita la linea di sangue), la prima strategia di battaglia di Tyrion che da i suoi frutti, Tyrion che ritrova Jaime (perchè verrà tirato fuori dal lago, forse proprio da Drogon). Tyrion che rincontra Bronn anche, e voglio vedere che si dicono. Il centro dell'azione è adesso fra questi poli: fatte fuori tutte le altre casate "inutili" ora c'è da definire chi è dentro e chi è fuori per la battaglia finale. Come si creeranno le alleanze è tutto da vedere, ma suppongono avremo almeno due matrimoni fra qui e la Fine.

Monday 31 July 2017

GoT S7 Ep3: The Queen's justice

Posso passare tutto il recap a parlare di Jon e Daenarys eh? Posso? Posso? Mi sa che lo farò.


Dragonstone: L'episodio si apre con Jon e Davos che attraccano a Dragonstone. Ad accoglierli Tyrion, Missandei e un po' di Dothraki.
"The bastard of Winterfell" "The dwarf of Casterly Rock" che inizio, che inizio. Sorriso, stretta mi mano "Pick up some scars along the road" "it's been a long road". E poi la presentazione con Davos: "ci siamo scontrati a Blackwater Bay" "Unluckly for me". Incredilmente cool Davos, per uno che ha perso il figlio in quella battaglia. Per chi non se lo ricorda, nella battaglia di Blackwater la flotta di Stannis Baratheon, la buonanima, attacca King's Landing cercando di far breccia dalla baia di Blackwater (S2Ep9), durante la cosiddetta guerra dei 5 re, nell'impresa di conquistare la capitale e toglierla dalle mani di Joffrey, dopo che la storia dell'incesto era venuta a galla. In quella stessa battaglia,  Davos era a capo di una parte della flotta di Stannis. Quando tutto sembrava perduto per i Lannisters, Tyrion, allora Hand di Joffrey, fece esplodere la qualunque nella baia con il wildfire, svoltando le sorti della battaglia, poi completamente vinta in seguito dall'arrivo dell'esercito di Tywin Lannister, che con l'appoggio di Mace Tyrell, riconquista la città e riporta l'ordine. Ne consegue il matrimonio fra Joffrey e Margaery Tyrell e tutto il bordello che da esso deriva (Red Wedding per dirne una).
Tornando sulla spiaggia di Dragonstone, seguono le presentazioni formali con Missandei, la quale chiede di lasciare le armi li e seguirla. Su per le scale ci godiamo un altro dialogo fra Tyrion e Jon che varrebbe la pena di citare parola per parola, che sa di riunione di vecchi amici al bar davanti a un birrino. Poi un paio di draghi sorvolano il capo di Jon e Davos, i quali restanno tanticchia imparpagliati, come dirrebbe Montalbano (che mi sono, recentemente, rimessa a leggere). 1di2 WFT-expression del povero Jon, che negli ultimi anni ne ha viste varie - e ancora gli manca creepy Bran. Sulla cima del colle, Melisandre ha un tete-a-tete con Varys da cui Varys esce a dir poco col cagotto: non è abituato a non sapere che cosa succede, quindi le profezie lo fanno uscire di senno, specie quelle che velatamente-ma-poi-non-tanto alludono alla sua morte. Jon entra nella sala del trono: 2di2 WFT-expression quando vede quella strafiga di Danaerys. La scena è il meno possibile una fan-service. Ovviamente tutti i fan sono li in visibilio, aspettano questo incontro da 7 anni e due mesi, ma lo show decide di andare per la strada più difficile: non c'è chimica instantanea fra i due, anzi direi c'è palpabile antipatia. Dany pretende che Jon sia li a inchinarsi a sua maestà altissima e la aiuti a sconfiggere Cersei, Jon non ha palesemente tempo per queste minchiate e butta li la storia dell'esercito dei morti e del Night King e di questo e quello e gli astanti restano un po' perplessi.
Perle:
-"rule of thumb: a stark man going south doesn't end well" "I'm NOT a Stark" (huhu)
-"siete in presenza di Daenarys Stormborn, mother of dragons e cazzi e mazzi" "Questo è Jon Snow, ah è anche king in the north avanzatempo"
-"non ci vuole nulla a conquistare King's Landing, l'ho quasi conquistata io senza draghi" "QUASI" (sempre riferito alla battaglia di Blackwater)
-"I'm the last Targaryen alive" "mmmm, don't be so sure"
-"hai visto i draghi e i dothraki e quanto sono figa ecc ecc, non mi serve il tuo aiuto" "mmm actually yes, perchè due dei tuoi tre alleati sono stati spazzati via da un coglione vestito da pirata".
E allora saggiamente Tyrion suggerisce di dare a Jon quello che vuole, che poi è del dragonglass. Che cosa vuoi che siano du sassi in cambio di un'alleanza, forte e sicura, con il nord tutto?
Il secondo incontro fra il ghiaccio e il fuoco ha un altro sapore, i draghi volano maestosi verso il tramonto, gli sguardi si incrociano comprensivi, i fan acclamano al sesso immediato, li,  sulla scalinata, ma Jon si becca solo un'altra catchphrase "you'd better get to work, Jon Snow", che non è figa come "You know nothing, Jon Snow", ma che al momento ci accontenta, aspettando gioie più grandi.
Mari in qualche dove: Reek-Gollum-Theon viene ripescato.
King's Landing: Euron rientra acclamato dalla folla. Il perchè onestamente non mi è chiaro: la stessa folla sputava a Cersei durante il walk of shame e si è evidentemente dimenticata del kaboom della setta di Baelor. Perchè al momento è tutta pucci-pucci con Cersei? Nella sala dell'Iron Throne, Euron porge i suoi doni a Cersei nella forma di Ellaria e Tyene che ovviamente non se la passeranno benissimo, sfotte Jaime sul come trombarsi o meno la sorella e se ne va, con Yara in catene. Cersei, dopo un po' di sano sesso post tortura, riceve una visita da Tycho, capo della banca di Braavos, che la informa che ha troppi debiti per giocare alla guerra. Cersei risponde dammi 15 gg e vedrai cosa ti combino.
Winterfell: dopo un po' di Sansa-Littlefinger nonsense, ecco il WTF moment: Bran è a Winterfell. Sansa è tutta emozioni, Bran è tipo " Ciao Sansa, sto benino, non sono assolutamente coinvolto con le vostre minchiate di giochi di potere perchè sono il 3-eyed-raven-in-training, so tutto e vedo tutto, presente e passato e forse anche futuro. Sono insomma il grande fratello e ho visto ognicosa di te e Ramsay e la notte del tuo matrimonio. Al che Sansa presa da post traumatic stress disorder, se ne va nella neve, mentre Bran resta li, sotto il pero, come se manco fossero cazzi sua. Pregusto con che tatto informerà Jon delle di lui reali origini fra un paio di puntate. Anche un suo futuro dialogo con Arya la puntata prossima (stando al trailer) sarà interessante. Sarà una bella gara a chi è più disadattato.
Citadel: Sir Jorah è guarito e libero di tornare dal suo amore. Sam viene punito in old-fashion Hogwarths way.
Casterly rock: mannaggia Cersei si aspetta l'attacco, aspetta Tyrion ha un piano diabolico, ed ecco che gli Unsullied vincono, ma aspetta un po', ci sono troppi pochi soldati. Do' cazzo sono tutti? Greyworm guarda verso il mare e vede la mother ship del solito coglione vestito da pirata che affonda la sua flotta. Daenarys ha Casterly Rock, ma se ne fa di pochino assai, considerando che i suoi soldati sono appiedati e senza provviste. E il grosso dell'esercito Lannister?  marcia al suono dei Rain of Castameres verso...
Highgardern: verso il granfinale. I Lannister vincono il castello - e l'oro che contiene per pagare i debito alla banca di Braavos, come da catchphrase che da stagione 1 ci propinano. Sir Jaime confronta lady Olenna e le concede una morte onorevole con un veleno che non fa soffrire. La regina di spine non perde occasione di uscire di scena con un gran finale di fuochi di artificio, continuando a convincere Jaime che Cersei è matta da legare e confessando di essere stata lei l'artefice dell'omicidio di Joffrey. Il che scagiona Tyrion e Sansa e, probilmente, mette Jaime sulla via che lo porterà ad appoggiare, poinfine, karmaticamente, l'ascesa di Daenarys. La quale Breaker of Chains, al momento, ha preso tre bei calci nel culo afterall, a seguito dei quali si spera abbassi la cresta e si renda conto che dell'aiuto di Jon Snow, che non saprà manco nulla, ma che se non altro ha un esercito e delle oggettive capacità strategiche, ne ha bisogno eccome. E manco sa della fionda speciale ammazzadraghi di quel mattarello di Qyburn.

Che dire, un altro grandissimo episodio, se si toglie Cersei, della quale abbiamo onestamente piene le palle. Non so se reggerà viva fino alla fine della stagione, ma prima parte meglio è per tutti. Ha fatto il suo tempo. La giustizia della regina a cui il titolo si riferisce è ovviamente cosa ambigua: si può riferire alla vendetta di Cersei come alla confessione di Lady Olenna. Complaints: Littlefinger inizia a essere un attimo pesante con le sue frasi a effetto e perle di saggezza, non sta avendo nessun ruolo deciso, l'unica cosa che fa è lanciare occhiate lussuriose a Sansa. Sia lui che Varys sembrano aver perso il polso della situazione, Varys perchè non aveva idea nè dell'esistenza dell'esercito della notte, nè della più prosaica alleanza fra Cersei e Euron Greyjoy, lui perchè ora che c'è vedo-e-so-tutto Bran non se la passerà tanto liscia con i suoi giochini e sotterfugi, tant'è che nel trailer della prossima puntata aguzza il pugnale. Ci dispiace che Lady Olenna sia andata - molto meno che siano andate le Sand Snakes -, ma tutte queste case hanno fatto il loro tempo. Adesso c'e' da liberarsi di Cersei e poi la partita si gioca fra ice and fire - con probabile guerra civile nelle Iron Islans, che, ricordiamoci, nessuno in realtà si incula. E con questo vi saluto e rimando alla prossima settimana. Mi raccomando guardate il recap di OzzyMan appena esce e, se vi va, riguardate la puntata della battaglia di Blackwater che così apprezzerete i dialoghi un po' di più.

Saturday 29 July 2017

GoT S7 Ep2: Stormborn


Dragonstone: In un giorno di pioggia Danaerys decide di testare la lealtà di Varys, un po' dopo i fuochi trovo.
Dopodichè si incontra con Melisandre e viene informata della profezia di Azor Ahai, dell'esercito dei morti, del principe che fu promesso e non fa una piega perchè il principe è di genere maschile e non la riguarda. Almeno finchè non viene corretta da Missandei sul termine che in high valaryan è gendre neutro (Prince or Princess), al che forse quasi quasi ci pensa. Melisandre le dice di convocare Jon Snow. Danaerys, che è arrivata a Westeros ieri l'altro, si comporta con un tantino di arroganza. Vabbè i draghi, l'esecito di Unsullied e di Dothraki. Vabbè Breaker of chains e via e via, ma insomma ora pretendere che Jon Snow, ex Commender del Nights Watch, King in the North, nonchè su cugino, con forse più diritto al trono di lei - anche se lei non lo sa -, arrivi e si inginocchi mi sembra un attimino esagerato. Tyrion lo sa bene, come dimostra la sua espressione (Dinklage resta supremo). Qualche scena dopo informa le tre grazie - Yara Greyjoy, Ellaria Sand e lady Olenna Tyrell - che non attaccherà Kings Landing ma che la farà assediare dagli eserciti di Dorne e Highgarden per terra e dall'Iron Fleet per mare e lascerà Cersei senza provviste. Nel mentre il suo esercito di stranieri (Unsullied) attaccheranno e conquisteranno nientepopodimeno che Castlerly Rock! Piano impeccabile, di Tyrion naturalmente, che va a puttane tempo la fine della puntata. Bugger!
Nel mentre gli altri decidono il destino dell'impero, Grey Worm e Missandei consumano il loro travagliato amore suggellando la potenza indiscussa del sesso orale.
Winterfell: Jon se la pensa, nonostante sarebbe il terzo Stark a scendere a sud per venire ammazzato, il secondo per mano di un Targaryen. Ma lui è immune al fuoco? Mi pare di no, se ne ha evidenza quando si brucia al Wall. La lettera di Sam sul drangonglass a Dragonstone decreta la decisione finale, nonostante i dubbi di tutti i lord del nord, che, al momento, hanno come unico ruolo quello di scroccare viveri invernali a Winterfell. Jon scende a Dragonstone, con Davos e un po' di soldati e lascia Winterfell in mano a Sansa. Sansa Sansa Sansa, per carità, non ti fare infinocchiare da Littlefinger, il quale continuerà a tramare, ma, spero, Thrones ci stupisca con un Littlefinger che per una volta trama nella direzione che ci piace. È possibile che questo sia un preambolo a installare definitivamente Sansa come Lady of Winterfell? Ma si risposerà Tyrion alla fine? Io un po' ci spero. Infine, mi sembra a me o Jon non ci prova nemmeno più a parlare con accento del nord e slanga in londinese stretto? Ma per il discorso ai lord in cui annuncia che partirà per Dragonstone, merita un Emmys.
Citadel: Sam cerca di curare Sir Jorah dal greyscale con una procedura proibita.
Riverland sulla via di Kings Landing: Arya incontra Hot Pie. How cute, nonostante Arya abbia decisamente dimenticato le buone maniere a tavola. Hot Pie fornisce un recap delle ultime 5 stagioni di Game of Thrones e informa Arya che i Boltons sono morti tutti e Jon regge il nord. Il viso di Arya, per un momento, acquista l'espessione dell'adolescente che è, sebbene con più omicidi alle spalle di Darth Vader. Sulla via di Winterfell incontra Nymeria, i due lupi solitari si riconoscono, ma decidono velocemente di andare ognuno per la sua strada. That's not you. Certo che è lei, ma non è più il cucciolo mandato via a sassate sulla via Kings Landing un milione di anni fa, nè lo è lei, Arya. Mi chiedo come Arya possa rinstallarsi nella vita di corte: ciao Sansa, sai, sono un faceless assassin adesso. Ho fatto fuori tutti quegli stronzi dei Frey, perchè lo show ha pensato di darmi il ruolo di mamma-LadyStonehearth, quindi vedi di non farmi incazzare. Penso, però, che avrà un ruolo fondamentale nella battaglia finale, magari sarà proprio lei a far fuori il Night's King.
Mari verso Sunspears: Dopo un inizio imbarazzate in cui le Sand Snakes continuano a essere inutili e noiose e Ellaria pure, il destino si compie. Euron Greyjoy ci ragala una arrembaggio piratesco vero - negli ultimi anni mi ero fin troppo abituata a Jake and the Neverland Pirites, per ricordarmi come doveva essere per davvero la pirateria. 2/3 Sand snakes vengono fatte fuori, Ellaria, Tyene e Yara vegono prese prigioniere e costituiscono il famoso dono per Cersei, Theon si riconverte in Reek e, in un attimo di saggezza, salta giù in mare, salvandosi il culo. Theon mi ricorda tanto Gollum. Anche lui, come Gollum, avrà un ruolo spero strafigo nella battaglia finale, perchè, nonostante tutto, a me Theon piace. È un personaggio tridimensionale, che ha fatto cose orrende, pagato pene orrende e continua a vivere una vita in bilico fra il bene e il male, fra la codardia e il coraggio, ma sempre con l'animo pesante di chi ne ha passate davvero troppe per una persona sola. Se lo show decide di redimere del tutto un personaggio, spero sia lui.

Che dire: inizia a diventare difficile aspettare una settimana fra una puntata e quella dopo. Da un parte son tentata di aspettare che la serie finisca e fare binge-watch, ma non lo farò per voi, you're welcome.

Thursday 27 July 2017

GoT S7 Ep1: Dragonstone

... and we are back.



The Twins: Accendi la TV e ti appare Walder Frey. O come, non era morto? Che sia un flashback? O un riassunto delle puntate precedenti? Quattro battute e si capisce che quella non può che essere Arya-in-disguise con intenzioni bellicose. A tutti i Frey in aula serve una manciata di minuti in più a capire che qualcosa non quadra, e cioe' quando Walder/Arya inizia a elencare tutte le codardate del Red Wedding. Al che cascano giù morti come pere causa vino avvelenato. Arya deve essersi rubata un bel po' di goodies dalla House of Black and White. Implacabile, impeccabile, senza ombra di un'emozione: "tell them the North Remembers, tell them Winter Came for House Frey". Amen.
WTF?! Arya ha appena fatto fuori una stanza intera di uomini senza battere ciglio. Questo si che è un inizio.

The Wall: Bran arriva al Wall durante una trans in cui vede l'esercito dei White Walkers avanzare implacabile con anche un paio di giganti zombizzati. Dolorous Edd si chiede come possa credere che quello li di fronte a lui sia uno Stark, ma la totale mancanza di senso dell'umorismo di Bran non gli lascia dubbi. E Bran passa di qua dal muro. Vedo una Stark reunion sempre meno improbabile.  

Winterfell: il novello King in the North è in un meeting con i pochi sopravvissuti in tutto il North. Parla del Drangonglass, cerca di sensibilizzare gli astanti al pericolo incombente del Night King, spedisce Tormund a difendere Eastwatch by the Sea, si scontra con Sansa sul punire o meno House Umber and Karstark. Sansa, comprensibilmente, vuole spazzare via dalla faccia della terra chiunque abbia appoggiato Ramsay Bolton, Jon d'altro canto è un giusto e ritiene che unificare il nord sia più sensato che indulgere in vendette. E comunque i traditori sono morti sul campo di battaglia e sono restati solo un paio di ragazzetti a guidare House Uber e Karstark. Segue una faccia a faccia fra Jon e Sansa in cui Jon viene incitato a essere un po' meno coglione di su pa e su fratello, per esempio ascoltanto Sansa stessa, che viene da scuola Lannister e alla quale, dopo tutto, si deve il salvataggio di baracca e burattini (chiamando a raccolta i cavalieri del Vale, se qualcuno se lo fosse scordato, che hanno invertito il corso della battaglia dei bastardi). Qualche scena dopo un faccia a faccia fra Littlefinger e Sansa ci lascia sperare che Sansa, nonostante i disaccordi con Jon, non si lasci da lui intortare. 

Kingslanding: Cersei cammina sulla piantina delle 7 kingdom dipinta sul pavimento di salotto, realizzando che non ha alleati nè eredi. In altre parole non è in una posizione stellare, ma a lei fregacazzo, perchè dopo tutto deve aver studiato alla stessa scuola del mio presidente, e, nonostante l'inverno sia arrivato, vuole andare in guerra contro la qualunque. Come alleato decide di affidarsi a Euron Greyjoy, che oltre a essere esageratamente sborone, ha ucciso il fratello e giurato morte a tutta la sua progenie. Anche io mi sentirei in una botte de fero. A onor del vero Euron è simpatico, nonchè altamente trombabile. Cersei è evidentemente della mia stessa opinione: Jaime è diventato troppo serio, onesto. giusto e palloso. Ha addirittura intenzione di mantenere il lutto per 3 figli morti su 3. Ma insomma in prima istanza, Cersei non acconsente al matrimonio con Euron, perchè sente che di lui non ci si può fidare, chissà perchè. E allora Euron giura di portarle un dono, ho paura anche solo a immagine cosa sia.

Old Town: Sam è letteralmente nella merda. La Cittadel è un misto di Hogwarths e il Sanctum di Doctor Strange.  Sam addirittura ruba libri dall'area proibita riservata solo ai Maester, e senza nemmeno mantello dell'invisibilità o aperture di varchi spazio temporali. Pensa un po' che gli basta fregare le chiavi. Leggendo poi a casa con calma i libri rubati, realizza che ci sono riserve di dragonglass, incredibilemente, a Dragonstone e manda una lettera a Jon. Successivamente si scopre che Jorah Mormont è "ricoverato" alla Cittadel per curarsi come gli era stato ordinato.

Riverland:  Arya incontra un gruppetto di amabili soldati Lannister sulla via dei Twins. Uno di questi è Ed Sheeran che canta. La scena è fondamentale perchè mostra un quadretto di vita comune del soldato comune. Siamo abituati a pensare ai Lannister come i cattivi, ma questi ragazzi si sono trovati a combattere da quel lato del gioco dei troni per puro caso, sono ragazzi normali, lontani da casa, a cui mancano le famiglie e che non hanno grandi avventure da raccontare. Come dice uno di loro, stanno combattendo la guerra di qualcun altro, senza grosso trasporto o interesse, ma solo perchè questo è ciò che si faceva nel medioevo. Mi sono trovata a simpatizzare molto con l'allegra brigata e a sperare che Arya non facesse cazzate.
In molti hanno criticato il cameo di Ed Sheeran, sostenendo che la sua presenza ha deconcentrato lo spettatore dalla scena. Per me che non lo conosceva, o meglio che non aveva collegato volto a canzoni, la forza della scena è rimasta intatta, ma posso capire come i fans accaniti di GoT possano non apprezzare un tizio che canta ballate d'amore con la chitarra acustica. Ammetto che mi sono sentita anche vecchia, come Bridget Jones nell'ultimo film, che incontra Ed Sheeran a Glastonbury

Nord daqualchepparte: la Brotherhood Without Banner più l'Hound trovano la fattoria dove, stagioni addietro, Hound a Arya erano stati ospitati e a cui Hound aveva rubato argento e cavalli, pensando che tanto il fattore era troppo buono e sarebbe morto lo stesso. E infatti è morto, scuotendo la coscienza dell'Hound che decide di convertirsi alla religione del Lord of Fire. È un'ottima scena, che instilla l'idea che questi personaggi, che finora hanno avuto un ruolo laterale, servano a uno scopo molto più alto nella battaglia finale fra ghiaccio e fuoco, ovviamente dalla parte del fuoco che è quella che ci piace.

Dragonstone: Danaerys torna a casa. Danaerys più che una storyline ha una serie di impressionanti scene finali condite da voli di draghi. E di frasi a effetto: Shall we begin?

Un'ottimo incipit, una bellissima prima puntata, oramai amiamo Thrones, i massacri, specie quelli dei cattivi, gli intrighi, i draghi e la gente coi controcoglioni. Io ormai scrivo queste recap/review da così tanto che non ho nemmeno più bisogno di controllare lo spelling. Questi post sono oramai poco più di riassunti con qualche annotazione, perchè come tutti sanno lo show ha ampiamente superato i libri e quindi non c'è più book-to-screen da fare, che era lo scopo primario di questo blog. Però oramai Thrones è quasi, ahimè, finito quindi continuerò a mantenere aperto questo spazio nell'ottica di potenziali nerd-discussioni.

Tuesday 9 May 2017

Marvel's Luke Cage and Iron First

Ok eravamo viziati, bisogna ammetterlo. Dopo Daredevil e Jessica Jones, ci si aspettava che la qualità degli show Marvel su Netflix non potesse essere scalfita.
Ci sbagliavamo.
Succede.
Luke Cage ancora regge, eh... anzi forse è anche fatto bene. Penso che sia colpa del personaggio, che è, diciamocelo, palloso. Un semidio d'ebano indistruttibile, che però non fa ridere - nè è discreto - come Thor, e ha come unica catch phrase "Sweet Christmas".
La storia è l'ennesima origin story, e l'establishment come vigilante di Harlem, condita con un po' di polizia corrotta, qualche trauma infantile e troppo black power. I cattivi sono macchiette al confronto con Kingpin o Kilgrave, anche se ammetto che Cottonmouth è divertente. Diamondback no. Basta con questa storia che i cattivi son cattivi perchè il babbo non gli ha comprato i cioccolatini da piccini (cit. dal commissario Montalbano).
Claire Temple resta una spalla piacevole, peccato per la love story mancata. Peccato, anche, che poi si travasi in Iron First senza che si capisca bene quale sia il suo ruolo, a parte quello di far conoscere i Defenders fra di sè. Boh, forse, in effetti, è un ruolo importante. Quindi via, se togliamo che il black power m'ha un po' rotto le palle (così come il girl power, gay power, cat power e via discorrendo), che il supervillan - Diamondback - faceva un po' cacare e che Luke Cage ha l'espressività di una montagna di carbone, lo show si merita un 6 e mezzo. Forse 7, se penso al tipo che gioca a scacchi nel barber shop.

Iron fist invece è un 4 regalato. Niente in quello show è fatto bene. Ma proprio nulla hanno azzeccato. Eppure era difficile sbagliare uno show basato su un guru di arti marziali che vuole salvare new york dai ninja cattivi, per di più quarta installazione di una linea narrativa di estremo successo e preambolo del crossover più atteso dopo la battaglia nel piazzale di decathlon di Civil War. In qualche modo ci sono riusciti a produrre un troiaio, con un mix letale di dialoghi a tratti francamente imbarazzanti, back story non sviluppata, passo di una lentezza disarmante e combattimenti mal coreografati. Non c'è un solo personaggio che sia sviluppato a dovere o un solo arco narrativo che abbia senso. Danny Rand passa in maniera totalmente bipolare dallo zen assoluto del maestro supremo di arti marziali, alle bizze del ragazzetto dell'uppereast side. Forse questo era lo scopo, mettere in scena questa doppia personalità, ma così non funziona. Era necessario sviluppare la back story in maniera un po' piu' completa di un singolo flashback, che ci hanno riproposto almeno 10 volte. Veramente poi gli avete fatto dire a cani e porci che lui è l'Iron First, l'arma immortale scelta per proteggere una dimensione celeste? Ma queste cose non erano segreti sacri? boh.
La storia de the hand è di per sè figa e ha del gran potenziale che spero venga sfruttato nei Defenders, perchè così mi ha solo lasciato amaro in bocca. Madame Gao, che già conoscevamo, ha il suo perchè e sappiamo già essere una cattivona, Bakuto invece si presenta come un tizio normale e flemmatico che poi si scopre essere un supercattivo. Ecco io la transizione proprio non l'ho colta. Trovo che sia rimasto uguale dall'inizio alla fine. E Davos e il cambio repentino di posizione? Davvero a Joy basta un caffè per convincersi a far fuori l'amico di infanzia Danny? Forse le vanno mandate altre m&m's. L'arco redentivo di Ward Meachum è quasi decoroso, mentre la  morte di Harrold Meachum proprio no: che voglion dire gli occhi rossi? Che verità avremmo dovuto capire dal flashback di mezzo microsecondo del drago della caverna? e infine, davvero Danny si porta la ragazza al monastero sacro come se andasse in interrail? ma, soprattutto, veramente va a scalare l'Hymalaya senza manco un piumino?

Monday 24 April 2017

Doctor Strange


C'è Benedict Cumberbatch, la magia, i frattali, una dose giusta ma non eccessiva di battute, le arti marziali e anche un po' di imaging diagnostico.
Poteva forse non piacermi?
Doctor Strange è fatto bene, equilibrato, unisce attori con i controcoglioni a effetti speciali niente male, regala immagini di Kathmandu, Londra e New York (anche Hong Kong ma li non ci son stata, quindi mi toccano meno corde del cuore) e ci fa anche vedere un attimo Thor con la birra in auto refill.
Ora che so che Dr Stange compare in Thor - Ragnanok, sì che non vedo l'ora che esca.
L'inizio del film è perfetto, con le inquadrature che si spostano dalle mani agli occhi blu vitrei di un Cumberbatch completamente assorbito nel suo ruolo di semidio agghindato da neurochirurgo.
Poi il delirio di onnipotenza, alla guida spericolata del suo bolide, mentre analizza immagini MRI di cervelli. Infine la peggior punizione: l'incidente, che non lo uccide, ma gli rovina le mani, che sono la sua forza. E dove la scienza non può, può la magia.
- È un film, mi raccomando. È un film. Nella vita vera se siete malati andate all'ospedale e non dal mago, per favore -
Il dottor professore ci mette un po' ad abbandonare la strada del raziocinio, ma, abituato come è a credere al dato sperimentale, non può che restare intrippato nel momento in cui l'Ancient One gli mostra la dimensione astrale e il multiverso. Non è fede, è curiosità scientifica. Il pungolo che prende tutti noi quando si incoccia in qualcosa che non si sa. È la brama di sapere tutto, di capire tutto, di mettere tutto in fila. Lui inizia così, per lo stesso motivo per cui aveva scelto medicina molti anni prima.
Poi, con [...] study and practice, years of it [...] capisce che tutto non si può capire, che il suo complesso edonistico lo ha tenuto lontano dalla grandezza, che [...] it's not about you [...] e tutti, forse, siamo qui per servire qualcosa di più grande delle nostre misere vite, che non è Dio, almeno non per me, ma la conoscenza.
La morte è quello che da senso alle nostre vite? Forse, ma io non c'ho un buon rapporto, e sono in buona compagnia. L'Ancient One ha vissuto vari secoli, non sempre mantenendo la fedina penale immacolata, eppure quando si trova davanti alla Nera Signora, allunga l'ultimo istante in minuti pur di vedere per l'ultima volta la neve. Il fulmine che spacca il cielo nero di New York al rallentatore è una delle miglior immagini che abbia visto al cinema quest'anno.
Poi i buoni vincono, forse, almeno per il momento, ma quello conta poco - ci si aspettava. Conta il sacrificio, la volontà di morire all'infinito in un loop temporale eterno, pur di salvare il genere umano. In questo si incarna la vera evoluzione del personaggio, che un'ora e mezzo prima, all'inizio del film, aveva deciso di non intervenire su una sedicenne con glioma per non rovinare il suo perfect record.
Il cast è ottimo, come al solito. Il MCU ha un dono speciale nel scegliere attori perfetti nei loro ruoli, anche perché a ognuno di loro viene lasciato il tratto distintivo proprio della loro cultura di origine. Ecco che Thor ha il retrogusto del cazzone australiano, Iron Man i deliri di onnipotenza dell'imprenditore americano e Dr Strange è inglese, nonostante l'accento newyorkese. BC parla in americano, ma il suo humor resta british. "you should have stolen the whole book, the warnings come after the spell". 
Il film ha sempre perfettamente senso senza nemmeno un buco di scrittura? Forse no. Di solito, non si capisce come mai facciano entrare Strange conciato in quel modo in sala operatoria. Ma questo è forse l'unico pelo nell'uovo che mi va di trovare - loro ne hanno trovati vari -, perché anche nel suo scontro con Kaecilius, da cui esce vivo a differenza del protettore del Sanctum di NY, non è Strange a vincere, ma il Clock of Levitation, che di Strange ha visto il potenziale e lo ha scelto come suo mago.
Il film finisce con Dr Strange, in costume completo, che guarda fuori dal rosone del Sanctum di NY di cui è stato nominato protettore e dove si è stabilito per continuare con gli anni di studio e pratica.
Ci saranno altre battaglie, ma il mondo è pronto - ed io anche, sul divano, con la mia La Croix in attesa di Infinity war.


Thursday 20 April 2017

Girls


La storia di quattro amiche e le loro vite in New York City. Suona familiare? Lo è.
Centinaia di parole sono state spese sulle similitudini e differenze fra Sex and The City e Girls, lo show scritto, diretto e interpretato da Lena Durham che è finito domenica sera.
Similitudini: quattro amiche e le loro avventure nella grande mela.
Differenze: tutto il resto.
Girls non è un'inno all'amicizia che vince su tutto, non è un inno a New York - infatti è ambientato a Brooklyn -, non è un inno all'amore che trionfa - almeno non nel senso tradizionale -, non c'è il principe azzurro - a onor del vero il principe c'ha provato, ma ha perso il mantello nell'arco di una puntata di 20 minuti -, non ci sono le battute divertenti - o meglio ci sono ma non fanno tanto ridere-.
SATC era una commedia arguta basata sulla vita di quattro trettenni del ceto medio-alto che se la godono a Manhattan fra alterne vicende, moda e amori. C'era Manhattan e c'era il sesso, parecchio, sopratutto tramite Samantha, sempre in chiave o romantica o divertente. Ci sono state lacrime, ma ci sono sempre stati l'eureka, la resa dei conti e il lieto fine.
In Girls, quattro ragazze fresche di college si ritrovano a intrecciare le proprie esistenze per decidere, dopo sei anni, che alla fine non sono poi così amiche e che anzi, fondamentalmente, stanno meglio senza frequentarsi. Girls parla della generazione dei Millennial, cresciuta con l'idea di essere speciale e di meritarsi successo. "Entaitlement" e' la parola corretta in inglese, avere il diritto di ottentere qualcosa.
"I am the voice of my generation, or at least a voice or a generation".
Girls parla di come quell'idea viene distrutta una volta che, dopo il college, si passa a doversela cavare da soli e si scopre, non senza stupore, che nessuno ti deve niente e che anzi la via del successo, inteso nel senso di realizzazione personale, è lunga e faticosa.
Non è la mia generazione, io sono una Gen-X e, come viene detto in uno dei migliori scambi dello show, noi, quando ci dicevano che eravamo speciali, avevamo almeno l'intelligenza di capire che o ci stavano prendendo per il culo o ci ritenevano deficienti.
Non è la mia generazione per cui non posso valutare su un piano personale come è stata trasposta sul piccolo schermo, ma il quadro che ne esce è cupo: disillusione, depressione, sesso - tanto - per tutti i motivi possibili  - amore, attrazione, autoaffermazione, noia, divertimento. Le scene di sesso mettono per lo più a disagio, così come molte conversazioni e situazioni, ma lo spaccato di vita è così realistico che lo show si guarda bene e volentieri. Il finale è esattamente quello che doveva essere, solo un momento nel continuum, senza catarsi, chiusura, conclusione alcuna. C'è solo una nota positiva, sui titoli di coda, che segna per Hannah, protagonista indiscussa nel suo abissale egocentrismo, l'inizio - alla buon ora (n.d.r.) - della vita adulta.
Il massimo del lieto fine che ci si poteva aspettare da questo show e dalla vita in genere.


Monday 3 April 2017

The Young Pope


The Young Pope.png

Sorrentino fin dal primo fotogramma. Inquadrature storte, effetti speciali di scomposizione dell'immagine, immagini rotanti. Dialoghi lenti. Primi piani. Ingrandimenti degli occhi. 
Se uno ama Sorrentino, gli bastera' quello. Se uno odia Sorrentino, si sfavera' fin dai titoli di inizio del primo episodio. Se uno, come me, e' intrigato da Sorrentino, ma lo trova insostenibilmente pretenzioso e autocelebrativo, volera' sulla prima stagione di "The Young Pope" a fasi alterne di autentico piacere e occhi alzati al cielo in moti di fastidio.
Ah poi c'e' la storia.
La storia e' graziosa.
Per apprezzarla al pieno credo uno debba essere italiano. Se sei italiano che vive (o ha vissuto) in America ancora meglio, perche' riesci a apprezzare a pieno le sfumatore delle due culture e, a tratti, la loro inconcilibilita'. La narrativa e' interessante, anche se  forse un po' scontata. Pio XIII (Lenny Belardo, Jude Law) parte cosi' alla grande come il big bad che era assolutamente ovvio che sarebbe stato sviluppato nella direzione di una potenziale redenzione. Anche la back story un po' scontata: Lenny e' cosi' altisonantemente conservatore perche' e' stato abbandonato dai genitori hippie. Diciamo che non e' la narrativa il motivo per cui vale la pena di guardare lo show, ma sono i dettagli e il personaggi secondari a partire da un magnifico Silvio Orlando nei panni del Cardinal Voiello, con tanto di accento terribile e maglia del Napoli. Ho apprezzato anche come sono state rese italianate cliche', tipo il caso del ciarlatano Tonino Pettola, gli inciuci di palazzo e le feste della Roma di altoborgo, che tanto ricordano "La Grande Bellezza".
Trovo che non valga la pena di una seconda stagione, almeno che non ci siano in palio ideone della madonna. Non era nato per avere un prosieguo e si percepisce abbastanza bene dal cliffhanger posticcio. Spero che non ci si riduca alla totale redenzione di Pio XIII, post incontro con i genitori, ma suppongo Sorrentino sia un tipo troppo in gamba per indulgere a tale faciloneria, anche nell'ottica di lavorare per una emittente statunitense e non di andare a Cannes e di vincere un altro Oscar.

Tuesday 24 January 2017

Captain America - Civil War

di Francesco Dì



Innanzitutto scusate per il ritardo (citando Troisi), anche se immagino che nessuno si stesse logorando nell’attesa. Ho trovato solo adesso il tempo per buttare giù i miei pensieri su Captain America - Civil War, film Marvel uscito a maggio dello scorso anno. Avendo perso l'attimo per commentare poco dopo la prima visione (non il colorato androide - OK, era una battuta, risate in sottofondo), ho aspetto l’uscita del DVD e me lo sono rivisto.
Allora bando alle ciance: partiamo dal film per quello che è senza andare a sviscerare la fedeltà con il fumetto.
A me è piaciuto, decisamente. E questo è il primo punto a suo favore. Trovo che i fratelli Russo abbiano trovato il modo giusto di costruire questi film: sono film di supereroi, bisogna scazzottarsi e non poco! Certo poi c’è scazzottata e scazzottata, e nello specifico Joe e Anthony riescono, fra un inseguimento e l’altro e un po’ di esplosioni, a caratterizzare tutti i personaggi. Avevo avuto questa sensazione già al cinema, e lo confermo adesso. Sono ben definiti tutti nei vizi e virtù. Il pretesto dello scontro interno genera un confronto che ne tira fuori in maniera decente la profondità del carattere. E mi è piaciuto il “carattere” che hanno dato a tutti, gettando il seme delle future relazioni e coinvolgimenti post Civil War (Wanda e Visione in primis).
Tony, seppur egocentrico e calcolatore, fa uscire il lato “caldo” ed emotivo. Cap, fedele fino all’ottusità, si rivela testardo e non così impeccabile e senza macchia come ci si aspetterebbe. Loro due ovviamente la fanno da padroni, e anche se il film si intitola Captain America – Civil War, a mio parere è altrettanto importante la figura di Iron Man (sarà anche per il carisma di Robert Jr. ), che funziona perfettamente come l'altro piatto della bilancia. Si parla di due amici, guerrieri, compatrioti, che, nonostante lottino per la stessa identica causa, decidono, per convinzione o convenienza, di approcciarla in maniera opposta. Il primo piegandosi a un compromesso al limite del discriminatorio (il Sokovia accord: che sottopone l'operato degli Avengers al controllo delle Nazioni Unite, richiede la registrazione degli Enhance Individuals e ne regola il libero spostamento), il secondo ribellandosi al sottoporvisi. E pensare che, fra i due, la sgheggia impazzita sarebbe dovuta essere Tony. Chi ha ragione e chi ha torto? Difficile deciderlo. Ed è proprio questo il bello del film: entrambi hanno ragione e torto allo stesso tempo e lo spettatore resta sospeso, senza sapere se tifare per l'uno o l'altro.
Le new entry sono ben dosate: Pantera Nera è realizzato bene, alla fine mostra il lato fiero da sovrano del Wakanda, e il nostro arrampicamuri di quartiere è uno dei cast più azzeccati degli ultimi tempi. La continuity marvelliana qui va a farsi fottere, collocando Spiderman all’inizio della sua carriera, ma chi se ne frega (ok flagellatemi), nel plot rende benissimo. È anche uno dei pochi intermezzi “ironici”, taglio dei film Marvel di cui, fortunatamente, i fratelli Russo non abusano. Per inciso, mi chiedo perché Marisa Tomei debba sempre fare un po’ la femmina rizz… nei film.

-Fede: Non concordo. La continuity del MCU è intatta, lo Spiderman di Raimi (respect) ed il reboot di Webb non sono Marvel Studios ma Sony e, solo per questo film, Marvel, Disney e Sony hanno firmato l'accordo per usare Spiderman. Per quanto riguarda MCU, Spiderman è nuovo nuovo ed anzi rappresentarlo come un ragazzino cazzone, in contrapposizione al pesume di Cap, Black Panter e, sopratutto, The Winter Soldier, è un ottimo comic relief. E poi in coppia con Ant-Man regala delle gioie.- 

Ma arriviamo alla scena che tutti i cosplayer del mondo hanno aspettato con il rivolino alla bocca. Lo scontro nel parcheggio del Decathlon. Non epico come nel fumetto, non vede coinvolti mille personaggi ed ha epiloghi molto meno tragici, se si toglie l’incidente di War Machine (citazione di quanto successo in un periodo fumettistico di IRON Man). E’ edulcorato, ma funziona comunque e il film continua a scorrere veloce senza intoppi per tutte le sue 2h e 27 min, che non si percepiscono affatto.

-Fede: What?! Eddai è figo. Che manca? Abbiamo anche il Giant-Man. Ok, ok, c'è qualche buco di sceneggiature. Ma qui mi sento propensa a passarci sopra e lascio le critiche a loro. Fatevi du' risate. 

Un commento a parte per il cattivone: attenzione Civil War ha il pregio di inserire un cattivo che in pratica non si scontrerà mai direttamente con i nostri eroi. Interessante approccio, funziona come idea, ma scade un po’ nella scelta del personaggio: il barone Zemo originale è un genio del male. La spinta della vendetta per aver perso i cari è fuori personaggio, oltre a essere trita e ritrita. Inoltre è poco credibile che, senza nessun supporto esterno, questo ex-soldato riesca a architettare un piano così ambizioso. Non ne esce un cattivo carismatico e forte, ma del resto, anche nei fumetti, non si distingue certo per coraggio. A livello fumettistico se parliamo di Zemo parliamo di un supervillain, antagonista n.1 del mondo del nostro soldato a stelle e strisce. Addirittura due generazioni di Zemo hanno afflitto il mondo, Cap e gli Avengers tutti. Insomma, signori, parliamo del responsabile della morte di Bucky e del congelamento di Steve, un cattivone paragonabile al Red Skull. Come lo Zemo del film, fa dell'ingegno la sua forza non essendo certo lui in prima persona a poter tener testa a Cap per forza bruta. Il film lo semplifica in maniera eccessiva: non dico di rappresentare lo Zemo fumettistico, con la pezzola viola sulla faccia e il collo di ermellino, ma secondo me si poteva fare uno sforzo un po' maggiore per far emergere le qualità strategiche e l'intelletto deviato del personaggio originale.
Il soldato di inverno, per il secondo film consecutivo, è mono espressione e monotematico: "non volevo, non è colpa mia, però sono una merda e devo essere punito"...no, dai, due palle. Del resto però anche il Bucky originale esiste solo in funzione di Steve e non ha questo carattere avvincente. James "Bucky" Barnes, nella sua prima apparizione su carta, muore che è ancora minorenne. Si deve aspettare il 2005 perché Ed Brubaker e Steve Epting lo ritirino fuori come Soldato di Inverno. Una Super spia, di cui ne viene ricostruita la back-story a ritroso in maniera efficace, e che avrà un ruolo importante negli eventi post Civil War, diventando il nuovo Cap America dopo la presunta uccisione di Steve. Nonostante non si distingua per complessità caratteriale, il film non gli rende merito. O forse l'attore non funziona, chi può dirlo.
Lo scontro finale fra IronMan e Cap è bello cruento e ricalca molto quello fumettistico. Alcune inquadrature ricordano le tavole di Jenkins, con un finale ovviamente meno amaro ma che non si può certo definire un lieto fine.
In conclusione, era impossibile portare su pellicola la saga Civil War, così come è stata scritta. Ma il plot cinematografico è scritto bene e ne trae ampiamente spunto, conseguendo lo stesso risultato. Il MCU è stato costruito bene fin dall’inizio, film dopo film, ed è in Civil War che si iniziano raccogliere i frutti più evidenti. Se consideriamo poi il lavoro di continuity fra MCU in cinema e TV (vedi serie Netflix, ma soprattutto Agents of S.H.I.E.L.D.) tanto di cappello. Adesso sono curioso di vedere come si cimenteranno con qualcosa che, però, deve essere epico, come la saga InfinityGauntlet che, n.d.r. deve tirare tutte le fila delle infinity stones e spiegare tutti i post credit in cui appare Thanos con risata satanica e sarà sviluppata in Guardian of the Galaxy 2. Riusciranno a dare il giusto taglio e ad armonizzare tutti i personaggi? Perchè un gran rischio c'è ed è quello che chiamo l'effetto Apocalisse (intendendo il mutante numero uno visto nell'ultimo X-Men). In Infinity Gauntlet ci sono mega super villain, praticamente delle divinità, talmente tanto potenti e forti che è molto difficile rendere affascinanti negli scontri con i nostri amati eroi. La superiorità è talmente manifesta, che ci vuole tutta l'arte di uno sceneggiatore baciato da una aurea Kirbyana per non scadere nel banale e non deludere lo spettatore. Non è per nulla scontato rendere merito a una storia che Starlin aiutato dalle magistrali illustrazioni dal dio Perez ha reso un capolavoro.
Incrociamo le dita e nel frattempo andiamo a vedere cosa han combinato con il Dottore, godiamoci Luke Cage e Ghost Rider e aspettiamo fiduciosi maggio per Guardian of the Galaxy 3 e luglio per Thor 3.

-Fede: sopratutto luglio per Thor 3, facendosi du' risate con questo.